(Minghui.org) Venerdì 13 maggio i praticanti della Falun Dafa in Israele si sono recati al Rothschild Boulevard di Tel Aviv per celebrare la Giornata Mondiale della Falun Dafa e il 30° anniversario della sua introduzione al pubblico.
Pratica degli esercizi lungo il viale
La Falun Dafa è una pratica di corpo e mente e include la meditazione, degli esercizi e la coltivazione della mente secondo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Milioni di persone in tutto il mondo che la praticano sono diventate persone migliori, più premurose e più virtuose. Solo in Cina i praticanti di questa disciplina sono perseguitati severamente. Vengono arrestati, incarcerati e sono soggetti al prelievo dei loro organi per alimentare l’industria cinese dei trapianti.
In questa giornata di celebrazione, il sole ha illuminato i praticanti di una luce splendente. I fiori gialli sono sbocciati quasi come fosse in onore dell’occasione. I passanti hanno ammirato la bellezza e l’atmosfera tranquilla creatasi intorno ai praticanti e si sono goduti la piacevole musica. Molti si sono fermati a scattare foto.
I praticanti hanno distribuito volantini ai passanti e le persone hanno firmato una petizione per porre fine alla persecuzione
I praticanti sensibilizzano i cittadini
Le persone firmano una petizione per porre fine alla persecuzione
Riconoscimento ufficiale
Il parlamentare Mossi Raz ha inviato un saluto in onore dell’evento:
“Per molti anni, il mondo è rimasto in silenzio di fronte alle violazioni dei diritti umani in Cina in generale e alle violazioni dei diritti umani del Falun Gong in particolare. Queste violazioni sono un crimine imperdonabile”.
“Chiediamo al governo cinese di fermare la persecuzione criminale del Falun Gong... di consentire la libertà di credo e di culto e di garantire i diritti umani dei praticanti del Falun Gong che lottano per la loro libertà”.
“Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare dell’orrore del prelievo di organi. Questo è uno dei crimini più gravi della storia. Chiediamo al governo cinese di fermare il prelievo di organi, di porre fine alla persecuzione del Falun Gong, di rilasciare tutti i praticanti incarcerati e di consentire la libertà di parola e di azione”.
Irit Kohn, ex capo del Dipartimento internazionale della Procura di Stato, ha dichiarato:
“Sono un avvocato in pensione. Ho diretto il Dipartimento internazionale della Procura di Stato e sono stata presidente di un’organizzazione internazionale di avvocati ebrei e di avvocati per i diritti umani. È la prima volta che sento parlare del prelievo di organi e della persecuzione in Cina”.
“Ho partecipato come membro di una delegazione israeliana a una conferenza internazionale di avvocati tenutasi in Cina. Sapevamo dei processi, delle esecuzioni e delle uccisioni avvenute in piazza Tienanmen. Ci è stato detto esplicitamente di non parlare di ciò che sapevamo sulle violazioni dei diritti umani in Cina. Alla conferenza, i nostri colleghi cinesi hanno sottolineato l’antico passato culturale condiviso dal popolo cinese e da quello ebraico, ma in ogni votazione all’ONU la Cina ha votato contro lo Stato di Israele.
“Non avevo sentito parlare del prelievo di organi fino a oggi. È orribile. State facendo un lavoro eccezionale e dovreste sollevare questo argomento ogni volta che è possibile, perché un crimine di così ampie dimensioni a fini di lucro è una violazione primaria dei diritti umani”.
I praticanti condividono le loro storie
Nurit Anati, una praticante della Falun Dafa, ha detto: “Ho iniziato a praticare nel 2013. All’epoca avevo problemi sia fisici che emotivi. Avevo una malattia misteriosa che i medici non avevano saputo identificare e non sono riuscita ad alzarmi dal letto per diversi mesi. Tutti gli esami, i farmaci e gli integratori che ho preso non mi hanno aiutato. Ero disperata. Inoltre, non riuscivo a gestire i problemi che incontravo nel mio lavoro e il fatto che il mondo è pieno di sofferenza”.
“Sono cresciuta in una famiglia atea e non riuscivo a conciliare l’ateismo con la sensazione che ci fosse qualcosa al di là di ciò che si vede. Un amico mi ha parlato della Falun Dafa, mi ha insegnato gli esercizi e così ho iniziato. Dopo due settimane mi sono rimessa in piedi e sono tornata a lavoro”.
“Tutti gli aspetti della mia crisi sono stati messi alla prova e mi è stata data la forza di affrontare la sofferenza. Oggi so cosa significa la vita e riesco a colmare il divario tra la mia comprensione scientifica del mondo e la mia consapevolezza che esiste una realtà al di là. Non ho più conflitti interni”.
“Mi è sempre stato chiaro che il mio obiettivo nella vita è essere una persona migliorema è più semplice di quanto pensassi: Verità-Compassione-Tolleranza sono la mia bussola”.
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Nurit mentre fa l’esercizio di meditazione
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Daniela, una soldatessa, ha scattato una foto e ha detto: “Sembra davvero bello e interessante”. Ha appreso che in Israele si può imparare la Falun Dafa gratuitamente
Shmuel, un lavoratore del ristorante, ha detto: “Voglio diventare un praticante. Ammiro la Falun Dafa, ci aiuta a riconoscere ciò che dobbiamo fare per evitare di essere intrappolati nei perseguimenti della nostra vita”.
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Shmuel vuole praticare
Polina è una praticante che ha contribuito ad organizzare l’evento. Ha detto: “All’inizio non sapevo come applicare i principi di Verità, Compassione e Tolleranza”.
“Sono passati quattordici anni da quando ho iniziato a praticare la Falun Dafa. La pratica mi ha fatto conoscere come maturare e crescere come persona. Ho sempre aspirato a essere una persona migliore, ma non sapevo come farlo. Solo quando ho iniziato a praticare ho capito in profondità cosa è il ‘bene’. ‘Verità-Compassione-Tolleranza’ sono parole magiche che mi accompagnano e riempiono la mia vita di significato ogni giorno di più. Persino mia madre ha detto che sono diventata più paziente”.
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