(Minghui.org) Ho iniziato a praticare la Falun Dafa nel 1996. Da quando, nel 1999, il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato a perseguitare la disciplina spirituale, sono uscita regolarmente per chiarire la verità alle persone e consigliare loro di ritirarsi dal Partito e dalle sue organizzazioni affiliate: la Lega della Gioventù Comunista e i Giovani Pionieri. In questo articolo vorrei raccontare alcune commoventi storie andate a buon fine. Un giorno sono passata davanti a un mercato di frutti di mare e ho visto per terra, ma ancora vivo, un pesce dal corpo allungato d'acqua dolce e che vive nei fondali, chiamato pesce barometro. Preoccupata che qualcuno potesse calpestarlo, l'ho raccolto e l'ho messo in un vasca piena d'acqua. Una donna mi ha sorriso e ha detto: “Sei una persona davvero gentile!”. In quel momento mi è venuto il pensiero che quella doveva essere una persona destinata a essere informata della verità sulla persecuzione. Le ho allora detto che pratico la Falun Dafa e che il nostro Maestro (il signor Li Hongzhi) ci ha insegnato a essere brave persone. Le ho poi spiegato che, tuttavia, il PCC non permette alle persone di essere buone e non vuole che credano nell'esistenza delle divinità. Ho concluso dicendo che la pandemia si stava manifestando per estirpare coloro che stavano dalla parte del malvagio PCC. Quando le ho chiesto se avesse sentito parlare dell'importanza di dare le dimissioni dal PCC per restare al sicuro, ha detto di averne sentito parlare ma di non averlo fatto. “Lascia che ti aiuti a dimetterti dal PCC”, ho proposto. A quel punto mi ha ribadito che ero gentile e ha affermato che voleva ritirarsi.
“Non voglio più far parte del PCC... è davvero malvagio! Voglio ritirarmi!”
Per diversi anni ho cercato di consigliare a una buddista laica di ritirarsi dal PCC. Ogni volta che la vedevo, cercavo di chiarirle la verità sulla Dafa da un'angolazione diversa, tuttavia ha sempre detto che non le piaceva la Dafa e che non voleva lasciare il Partito. Un giorno, nel bel mezzo della pandemia, l'ho vista camminare verso di me. “Maestro Li, per favore, rafforzami e fai sì che questa volta lascia possa convincerla a lasciare il PCC!”, ho chiesto nella mia mente. L'ho avvicinata per salutarla: “È un po' che non ti vedo... come stai?”. Ha risposto: “Come vuoi che stia in questo periodo di pandemia... sono così spaventata!”. “Se ti ritirerai dal PCC, sarai benedetta!”, le ho detto. “Qualcuno che aveva contratto il Covid si è ripreso recitando le frase: 'La Falun Dafa è buona!'”. Sentendo quelle parole è rimasta sorpresa. Le ho continuato a parlare della Dafa e mi ha chiesto se avessi paura di essere arrestata. “Non ho paura”, ho detto con calma. Le ho parlato di come il PCC ha arrestato, torturato, condannato e persino ucciso i praticanti della Dafa, sottoponendoli persino al prelievo forzato degli organi. “I praticanti sono brave persone... il PCC ha fatto cose orribili al di là dell'immaginazione della gente e il Cielo punirà coloro che vi sono associati. Perché mai dovresti voler essere un membro del PCC? I praticanti della Dafa rischiano la propria vita per cercare di salvare le persone!”. L'ho guardata e ho visto che aveva il viso coperto di lacrime. Ha pianto: “Non voglio più far parte del PCC... è davvero malvagio! Voglio ritirarmi!”. Ha poi premuto i palmi delle mani davanti al petto ed è rimasta in quella posizione a lungo.
Persone di tutte le età si dimettono dal PCC
Una volta ero seduta su una panchina in un centro commerciale, quando una donna sulla quarantina si è seduta accanto a me. Ho pensato che dovesse essere una persona predestinata e, dopo aver inviato pensieri retti, ho iniziato a parlare con lei. Ha detto che doveva andare a prendere sua figlia adolescente a scuola perché, quelli odierni, non erano giorni sicuri per le ragazze. A quel punto sono intervenuta: “La moralità delle persone sta diminuendo... nessuno crede più che il bene sia ricompensato e il male punito. Eppure, questo è un principio celeste!”. Quando le ho chiesto se si fosse ritirata dal PCC, ha detto che non credeva in nient'altro che nell'avere la coscienza pulita. “Il PCC non crede nell'esistenza delle divinità. Se sei un membro del PCC, come potrebbe una divinità salvarti durante una catastrofe?”, ho detto. “Non perderai nulla se ti ritirerai dal PCC... al contrario guadagnerai un futuro luminoso. Che ne dici di lasciare il PCC con il nome Liu Le? Le significa felicità!”. È scoppiata a ridere e ha detto: “Zietta, sai davvero come assegnare un nome adatto! Sì, mi ritirerò dal PCC. La Falun Dafa è buona!”. In effetti, ho dedotto il nome Liu Le telepaticamente. Un altro pomeriggio ho visto una signora anziana seduta sulle scale davanti a un edificio. L'ho salutata e lei, con aria perplessa, mi ha chiesto se la conoscessi. Le ho sorriso e ho scherzato con lei affermando che la conoscevo davvero. Dopo aver detto che le piaceva la mia voce, mi ha chiesto se praticassi la Falun Dafa e quindi le ho detto di sì. Ha detto che le piaceva il fatto che non avessi mentito e che si chiedeva se le avrei chiesto di dimettersi dal PCC. Ho detto: “Zietta, il PCC è malvagio. Il mio Maestro insegna alle persone a essere buone affinché possano essere al sicuro quando arriverà una catastrofe. Siamo qui per salvare le persone!”. La donna ha risposto: “Sono vecchia e non ho paura di morire. Tuttavia non voglio nemmeno far parte del male! Sei stata sincera, quindi mi fiderò di te. Per favore aiutami a ritirarmi dai Giovani Pionieri. Non hai bisogno di pensare a un nome falso... per favore usa quello vero!”. In seguito ho scoperto che era la suocera di un praticante della Dafa. Durante una giornata invernale la strada era ricoperta da un sottile strato di ghiaccio. Quando mi sono fermata al semaforo rosso, una ragazza ha fatto un passo avanti con l'intenzione di attraversare. L'ho fermata tenendola per un braccio: “Aspetta il semaforo verde... sarà più sicuro!”. Non appena ho finito di parlare, un'auto è sfrecciata davanti a noi. “Visto? Può essere pericoloso!”, ho detto alla ragazza. “Nonna, sei così gentile!”, ha replicato. Mi ha poi detto che era una studentessa delle superiori che stava andando a lezione. Quando il semaforo è diventato verde ha insistito per tenermi il braccio per attraversare la strada scivolosa. “Sei una ragazza molto gentile. Aiuti gli anziani ad attraversare la strada”, ho detto. Ha affermato che i suoi genitori le dicevano spesso di prendersi cura degli anziani e dei bambini. “Sei molto fortunata ad avere dei genitori così gentili! Ragazza, questo nostro incontro era sicuramente predestinato... hai sentito parlare della Falun Dafa?”. Ha detto di aver letto alcuni opuscoli della disciplina spirituale. “Allora non ho bisogno di spiegarti troppe cose. Hai aderito alla Lega della Gioventù Comunista e ai Giovani Pionieri?”. Ha risposto che lo aveva fatto, e quando mi sono offerta di aiutarla a ritirarsi, ha accettato di farlo. Prima di separarci le ho detto di recitare la frase: “La Falun Dafa è buona!”, e lei ha risposto: “Nonna, me ne ricorderò!”.
Tutto è predisposto
Una volta, mentre stavo facendo le faccende domestiche, ho avuto il pensiero che dovevo uscire. Mi sono dunque vestita e sono uscita di casa, nondimeno mi chiedevo dove dovessi andare. Mi sono diretta a ovest senza pensarci, ma non sapevo cosa sarebbe successo. Dopo che ho raggiunto una comunità residenziale e mi sono seduta su una panchina, è arrivata una giovane donna e ha chiesto educatamente se poteva sedersi accanto a me. Dopo che l'ho invitata a farlo, mi ha raccontato che era appena scesa dall'autobus e che proveniva da una grande città. Ha detto che doveva incontrare un ex compagno di classe e che sarebbe tornata a casa nel pomeriggio. Mi ha anche detto che era una maestra d'asilo. “Non c'è da stupirsi che sembri energica e adorabile”, ho affermato. “Pensavo che le persone qui fossero povere e ignoranti. Ma zia, sei davvero ben vestita e sembri ben educata!”, ha esclamato. Ho sorriso: “Oggi sei qui per incontrarmi. Sembri molto gentile... sei una delle persone scelte dalle divinità per essere salvate”. Lei ha detto: “Credo nelle divinità! Zia, pratichi la Falun Dafa?” Ho detto di sì e le ho spiegato i fatti sulla Dafa. Ha affermato: “Sapevo già quello che mi hai detto... mio padre è un poliziotto!”. Le ho chiesto di dire a suo padre di non perseguitare i praticanti della Dafa. “Glielo dirò per certo”, ha promesso. “Zia, per favore aiutami a ritirarmi dal PCC!”. “Sei un membro del PCC? Sembri molto giovane”. Ha risposto: “Sì, mi sono iscritta al Partito quando avevo 22 anni. Per favore aiutami a ritirarmi... e per favore aiuta anche mia madre a farlo. È una contabile”. Ho spiegato che sua madre avrebbe dovuto accettare personalmente di ritirarsi. In quel momento un'auto è venuta a prenderla. Prima di partire, mi ha tenuto le mani e ha continuato a dirmi di prestare attenzione alla mia sicurezza. Sapevo che quell'incontro era stato predisposto dal Maestro!