(Minghui.org) In una calda giornata estiva del 2015 sono andata a una fiera in un villaggio vicino per distribuire materiale informativo sul Falun Gong. In una piccola fabbrica vicino all'ingresso del villaggio, ho parlato con alcune persone e le ho persuase a dimettersi dal Partito Comunista Cinese. Mentre stavo parlando con una giovane coppia del posto, un uomo con la faccia scura si è avvicinato e ha afferrato la mia borsa con dentro il materiale. Ha affermato: “Come osi distribuire queste cose qui! Il Falun Gong è contro il Partito Comunista Cinese!”, e mentre mi urlava contro, ha raccolto un ramo per terra e iniziato a colpirmi alla testa. “Ti picchierò a morte, vecchia (allora avevo 79 anni)!”. Mi sono ricordata che il Falun Gong insegna a non reagire quando si viene picchiati o insultati. Mi sono seduta su un masso e ho detto: “Continua pure... non sento alcun dolore!”. A quel punto l'uomo ha gettato via il ramo, è risalito sulla motocicletta e se ne è andato. Un abitante del villaggio si è avvicinato e mi ha detto: “È il segretario del Partito del nostro villaggio, deve essere andato a denunciarti alla polizia. Ora faresti meglio ad andartene!”. Sono andata alla stazione degli autobus e sono salita su un mezzo, tuttavia mi sono presto resa conto che il mio abbonamento era nella borsa che aveva preso il segretario del Partito. Senza contanti per pagare il biglietto, sono dovuta scendere. Sono tornata al villaggio e ho trovato il segretario per chiedergli di restituirmi la borsa. “L'ho consegnata alla polizia, non potrai più riaverla!”, ha detto. Non sapevo come fare senza l'abbonamento, ma sono comunque tornata alla stazione degli autobus. Una volta arrivata, mi ha riconosciuto un autista con cui avevo parlato precedentemente e mi ha dato un passaggio fino a casa. Quattro giorni dopo sono tornata al villaggio nel tentativo di riprendere la borsa. Ho visto il segretario del villaggio seduto nella sala ricevimento della piccola fabbrica dove mi ero fermata l'ultima volta e così l'ho avvicinato: “Ciao! Mi dispiace di averti fatto arrabbiare l'ultima volta... chiedo scusa!”. Con mia sorpresa, ha tirato fuori la mia borsa e me l'ha data. “Ci sono 20 yuan e un abbonamento per l'autobus nella borsa. Sei venuta fino a qui per salvare le persone. Non è davvero facile!”. Mi ha poi porto una tazza di tè e chiesto di sedermi. Si è scoperto che aveva letto i materiali nella borsa e aveva compreso i fatti. Gli ho ulteriormente chiarito la ragione per cui il Partito Comunista Cinese perseguita il Falun Gong e la propaganda che ha diffuso per prendere di mira la pratica. L'ho anche esortato a dimettersi dal Partito, che ha causato tanti danni al nostro Paese, e lui ha accettato di farlo. Nelle vicinanze c'era inoltre un'altra persona, che dopo aver ascoltato la nostra conversazione, mi ha chiesto di aiutarla a lasciare i Giovani Pionieri. Prima che me ne andassi, il segretario del villaggio ha chiesto di poter tenere qualche volantino per farlo leggere ai suoi familiari. Mi ha poi salutato sorridendo come se fossimo buoni amici.