(Minghui.org) Lo scorso 25 giugno i praticanti del Falun Gong si sono riuniti in Piazza Regina Elisabetta, per commemorare la Giornata internazionale delle Nazioni Unite a sostegno delle vittime delle torture. Hanno spiegato come la Falun Dafa, conosciuta anche come Falun Gong, sia stata perseguitata dal Partito Comunista Cinese (PCC), sin dal luglio 1999, e hanno esortato la gente a contribuire a fermare il genocidio.
All'evento hanno partecipato ex consiglieri comunali, avvocati per i diritti umani, rappresentanti del Consiglio per le libertà civili di Auckland e numerose organizzazioni non governative. Tra queste, Amnesty international neozelandese, l'Associazione tibetana, la Federazione per una Cina democratica, chiese clandestine e organizzazioni cristiane. Hanno chiesto di porre fine ai crimini del PCC, contro la Falun Dafa e altri gruppi minoritari, e di sanzionare i perpetratori.
Nel pomeriggio si è svolta una marcia guidata dalla banda musicale Tian Guo.
I praticanti hanno tenuto una marcia ad Auckland, in Nuova Zelanda, il 25 giugno scorso, per sensibilizzare la persecuzione in corso in Cina
La gente ha fatto foto e video della marcia
Passanti firmano la petizione per chiedere la fine della persecuzione in Cina
Amnesty International: avvocati per i diritti umani repressi in Cina
Margaret Taylor, responsabile di Amnesty International in Nuova Zelanda, ha scritto una lettera per mostrare il suo sostegno. Ha detto che la sua organizzazione è felice di commemorare la Giornata internazionale delle Nazioni Unite a sostegno delle vittime della tortura con i praticanti della Falun Dafa: "A causa del loro credo, i praticanti vengono perseguitati in Cina, anche attraverso la tortura. In effetti, alcuni di loro, presenti agli eventi, e i loro familiari hanno vissuto personalmente queste tragedie. Secondo le informazioni raccolte da Amnesty International, la condizione dei diritti umani in Cina continua a peggiorare".
"La persecuzione da parte del PCC ha colpito numerosi gruppi, tra cui il Falun Gong, i tibetani, gli uiguri e le chiese domestiche. La persecuzione è multiforme, come l'indottrinamento politico, la detenzione arbitraria e la tortura mentale, fisica ed emotiva. Come se non bastasse, la violazione dei diritti umani si è estesa anche ai familiari dei praticanti".
"Non solo, gli avvocati per i diritti umani in Cina devono affrontare anche molestie, intimidazioni, detenzioni a lungo termine e processi iniqui. Amnesty International ritiene che "è meglio accendere una candela che maledire le tenebre". Per questo spera che più persone sollecitino il governo neozelandese a contribuire a porre fine alle atrocità, in Cina".
Attuare la legge Magnitsky
L'avvocato per i diritti umani Kerry Gore
Il famoso avvocato per i diritti umani, Kerry Gore, ha dichiarato che i praticanti della Falun Dafa, in Cina, sono costretti a subire ogni tipo di maltrattamento. Tra questi, l'arresto e la detenzione illegale, la reclusione in cella d'isolamento, negazione della rappresentanza legale, violente percosse, privazione del sonno, waterboarding (annegamento simulato), torture fisiche e psicologiche. A ciò si aggiungono gli abusi psichiatrici che causano danni permanenti al sistema nervoso. Inoltre, ci sono lavori forzati, prelievi forzati di organi e omicidi autorizzati dallo Stato. Tutto questo è stato documentato dalle organizzazioni per i diritti umani.
Gore ha anche detto che la Nuova Zelanda, nel 1989, ha ratificato la Convenzione contro la tortura (CAT). Il Paese deve fare di più per aiutare i prigionieri di coscienza e ritenere i perpetratori direttamente responsabili, attraverso leggi come il Magnitsky Act.
Porre fine alle brutalità
Barry Wilson del Consiglio per le libertà civili di Auckland
Barry Wilson, presidente del Consiglio per le libertà civili di Auckland, ha chiesto un maggiore sostegno per aiutare coloro che vengono torturati. Uno dei peggiori esempi è il prelievo forzato di organi dai praticanti della Falun Dafa. Indagini indipendenti condotte nel Regno Unito dimostrano che il PCC ha represso il Falun Gong, dal 1999, e ha prelevato organi da praticanti ancora in vita. Inoltre, ha represso anche le chiese domestiche, i tibetani, i buddisti e i residenti di Hong Kong. Si tratta di una grave crisi dei diritti umani, della nostra epoca.
Wilson ha affermato che a differenza della situazione cinese, in Nuova Zelanda si possono criticare apertamente le violazioni dei diritti umani perpetrate dal PCC. Analogamente alla legge Magnitsky, approvata dagli Stati Uniti nel 2016, ha auspicato che la Nuova Zelanda possa adottare misure simili per impedire l'ingresso ai responsabili dei diritti umani e congelare i loro beni all'estero".
Nyandak Rishul dell'Associazione tibetana
Nyandak Rishul, dell'Associazione tibetana, ha dichiarato: "Tutti dovrebbero avere libertà di credo". Ha anche sottolineato che lui e le altre persone, presenti all'evento, erano contro il PCC, non contro il popolo cinese. "Questo perché il PCC priva le persone della libertà di credo, di parola e di riunione". Ha ribadito che è tempo che le persone si uniscano e si oppongano al PCC, in modo non violento. Citando le parole di Martin Luther King, ha detto: "Alla fine, non ricorderemo le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri amici".
Qian Ailing (a destra) è della Federazione per una Cina Democratica
Qian Ailing, vice segretario della Federazione per una Cina Democratica, ha dichiarato: "Fin dal 1999, il PCC ha trattato la Falun Dafa come un nemico dello Stato. Ancora oggi, i praticanti sono arrestati e detenuti arbitrariamente. Inoltre, sono diventati vittime del prelievo forzato di organi. Solo ponendo fine alla brutalità del PCC, il popolo cinese potrà reclamare la propria dignità".
Il sostegno degli spettatori
L'ufficiale di polizia Wendy Pickering (al centro) ha lodato la Falun Dafa
Wendy Pickering, ufficiale di polizia, ha detto che la musica suonata dalla banda musicale Tian Guo è eccellente e che le persone erano commosse dalle esibizioni. Inoltre, i principi di Verità-Compassione-Tolleranza porteranno benefici significativi alla società".
Il fotografo Shay Lawrence
Shay Lawrence è un fotografo e ha scattato molte foto della banda. "Mi piace tutto del gruppo", ha spiegato: "Gli esercizi di meditazione portano pace e integrità, cosa che fa preoccupare un regime vizioso come il PCC. Nonostante la persecuzione in Cina, il nostro mondo ha bisogno dei principi di Verità-Compassione-Tolleranza".
L'uomo d'affari Luciano Garcia, nel 2013, si trovava nella provincia del Guangdong, situata nel sud della Cina, quando ha sentito parlare per la prima volta del prelievo forzato di organi. "Molte persone non sono ancora consapevoli delle atrocità che avvengono in Cina ed è per questo che eventi di questo tipo sono molto importanti. Spero che la Nuova Zelanda approvi leggi che vietino il turismo degli organi", ha dichiarato.
Lingo Lewi, attivista dei social media
Lingo Lewi, attivista dei social media, parla correntemente il cinese. Ha un profondo interesse per la cultura tradizionale cinese e ha visitato trentadue città in Cina. Sa che i praticanti della Falun Dafa sono apolitici e che denunciare la brutalità del PCC è fondamentale, perché è importante porre fine al prelievo forzato di organi".