(Minghui.org) Lo scorso 15 agosto i praticanti della Falun Dafa hanno tenuto una conferenza stampa davanti al Consolato cinese di Melbourne, per condannare i crimini degli agenti del Partito Comunista Cinese (PCC) che hanno torturato la signora Jiang Yongqin, una praticante che si è rifiutata di rinunciare alla sua fede, dopo che il PCC ha lanciato la persecuzione, nel luglio 1999.
La sua famiglia ha dichiarato che la polizia e gli esperti di tortura hanno utilizzato un kit, sviluppato recentemente, per aggredirla e torturarla sessualmente. Durante la conferenza stampa, i familiari hanno chiesto che il PCC rilasci immediatamente la donna e smetta di perseguitare i praticanti. Hanno anche chiesto che gli agenti di polizia e gli esperti di tortura coinvolti siano ritenuti responsabili dei loro crimini.
Jiang, che ha cinquantatré anni ed è madre di tre figli, abita a Jilin, nell'omonima provincia, ed è stata docente presso l’università Zhejiang Sci-Tech, dove ha vinto numerosi premi per le sue eccellenti prestazioni.
Il 15 agosto scorso, i praticanti della Falun Dafa hanno tenuto una conferenza stampa davanti al Consolato cinese di Melbourne per chiedere al regime cinese di rilasciare immediatamente la signora Jiang Yongqin
Il marito della signora Jiang, Xiong Qi, e le loro due figlie sono fuggiti dalla Cina anni fa per evitare la persecuzione. Attualmente risiedono a Melbourne. Durante la conferenza, Xiong, che è anche un praticante, ha descritto i metodi che il PCC ha utilizzato per perseguitare sua moglie. Il 12 giugno scorso, mentre si trovava nel suo appartamento è stata prelevata dalla polizia, che in seguito si è rifiutata di permettere ai suoi familiari di farle visita. Nel pomeriggio del 7 luglio (o dell'8 luglio), gli agenti le hanno coperto la testa con un cappuccio nero, le hanno tappato le orecchie e l'hanno trasferita in una struttura segreta, dove è stata in seguito sistematicamente aggredita sessualmente.
Arresti e detenzioni multiple da parte della polizia nel corso degli anni
Il 15 agosto, durante la conferenza stampa, il signor Xiong Qi ha descritto come la polizia cinese ha torturato sua moglie, Jiang Yongqing
Durante la conferenza stampa, Xiong ha dichiarato: "Come marito, quando un insider mi ha detto come è stata torturata mia moglie, mi sono sentito come se qualcuno mi avesse pugnalato al petto".
"Il regime cinese ha ripetutamente perseguitato, arrestato, detenuto e torturato questa brava insegnante, brava moglie e brava madre. La nostra famiglia non ha mai avuto un giorno di pace".
Alle 7.30 del mattino dello scorso 12 giugno un gruppo di agenti ha fatto irruzione in casa della signora Jiang e ha arrestato lei, la figlia di otto anni e il genitore nonché confiscati il cellulare e il computer. La polizia ha poi messo a soqquadro le case dei suoi parenti, li ha arrestati tutti e ha confiscato i loro telefoni e computer. Tutti sono stati rilasciati lo stesso giorno, tranne lei. La polizia l'ha portata in una stanza d'albergo dove è stata costantemente monitorata.
"Hanno abusato di mia moglie con un kit di tortura che conteneva stuzzicadenti, strani strumenti, bottiglie di droga, afrodisiaci e fili elettrici. Sono tutti orribili strumenti che fanno desiderare la morte”. "Quattro uomini hanno partecipato alla tortura di mia moglie tra cui due di loro erano agenti speciali del Dipartimento di Pubblica Sicurezza della provincia dello Jilin: uno era un esperto di torture e l'altro il suo assistente. Gli altri due erano agenti della Sicurezza Nazionale della città di Jilin".
"La polizia le ha iniettato a forza acqua di senape nel naso, dove ha inserito anche sigarette accese. Una si è rotta a metà e l'hanno lasciata nella sua cavità nasale. La donna poi ha tossito".
"Vedendo che non cedeva, la polizia ha iniziato ad aggredirla sessualmente con uno strumento speciale. Dopo aver scoperto che aveva le mestruazioni, il cosiddetto esperto ha ordinato alla polizia di continuare".
"L'hanno torturata per due ore e lei è crollata. Quella notte è stata portata alla stazione di polizia di Xin'an, dove gli agenti hanno raccolto la sua deposizione. Il 21 luglio l'hanno trasferita al centro di detenzione di Shulan".
"Gli esperti le hanno detto che avrebbero lasciato il kit di tortura nel luogo dell'interrogatorio solo per lei, finché non avesse dato loro le informazioni che volevano".
"Ci sono alcune restrizioni sull'uso del kit. Tuttavia, quando si tratta di praticanti della Falun Dafa, gli agenti hanno il permesso di usarlo a loro discrezione".
Sig.ra Jiang Yongqin
La figlia maggiore della signora Jiang mostra la sua foto, durante la conferenza stampa del 15 agosto scorso
Il governo australiano dovrebbe ritenere il PCC responsabile di crimini contro l'umanità
Marc Bateman, praticante della Falun Dafa, ha affermato che il PCC prende di mira le donne praticanti, promuovendo la violenza sessuale come mezzo di tortura. La proposta di tali metodi indica che il regime comunista cinese, quando si tratta di violare i diritti umani, non ha una linea di fondo.
Durante una conferenza stampa, tenutasi lo scorso 15 agosto, Marc Bateman ha invitato il governo australiano a ritenere il PCC responsabile delle violazioni dei diritti umani
Bateman ha detto che in Australia uno stupratore rischia fino a dieci anni di prigione, mentre in Cina è punito con la pena di morte. "Purtroppo il crimine è commesso contro le persone da coloro che dovrebbero invece proteggerle".
"In una società democratica, la polizia protegge le comunità e assicura il benessere dei cittadini. In Cina, il PCC ordina alla sua polizia di aggredire sessualmente i prigionieri di coscienza, per costringerli a rinunciare alla loro fede, alla loro libertà e umanità".
Bateman ha chiesto al PCC di fermare immediatamente tutte le forme di tortura, compresa la violenza sessuale, contro i praticanti della Falun Dafa e altri prigionieri di coscienza. Lo ha esortato a rilasciare immediatamente la signora Jiang, i numerosi praticanti del Falun Gong e altri prigionieri di coscienza incarcerati. Ha poi invitato il governo australiano e la società internazionale a ritenere il PCC responsabile di questi crimini contro l'umanità".
Verità, compassione e tolleranza portano giustizia
Hu Zhongnan, vice segretario dell'Alleanza per la democrazia di Melbourne, ha dichiarato: "Siamo rattristati dalla notizia dell'orribile esperienza di Jiang Yongqin. Da tempo il PCC distrugge sistematicamente i vari gruppi religiosi, in Cina, per mantenere la sua dittatura".
Il 15 agosto scorso Hu Zhongnan, vice segretario dell Alleanza per la Democrazia di Melbourne, parla alla conferenza stampa
Nato e cresciuto in Cina, Hu ha dichiarato di essere stato testimone di tragedie avvenute sotto il regime del PCC. Ha affermato che la persecuzione del Falun Gong va oltre ciò che la moralità umana può tollerare. "Attaccare un gruppo come il Falun Gong, che non fa alcun male, ma tutto il bene di una società, è crudele e rivela la natura malvagia del PCC".
"I principi della Falun Dafa, Verità-Compassione-Tolleranza, sono le forze che portano alla giustizia nella società. Sono i principali valori del mondo".
"Solo se porremo fine al regno del PCC potremo veramente dare il benvenuto alla primavera della libertà religiosa", ha detto Hu.
Scenario: Cos'è la Falun Dafa e perché il PCC la perseguita
La Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong) è stata introdotta per la prima volta al pubblico dal signor Li Hongzhi a Changchun, in Cina, nel 1992. La disciplina spirituale è ora praticata in oltre cento, tra Paesi e regioni in tutto il mondo. Milioni di persone che hanno abbracciato gli insegnamenti, basati sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza, e hanno imparato i cinque esercizi, hanno sperimentato un miglioramento della salute fisica e spirituale.
Il 20 luglio 1999 Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), avvertendola crescente popolarità della disciplina spirituale come una minaccia all'ideologia atea del PCC, ha emesso l’ordine di perseguitare il Falun Gong.
Sotto la direzione personale di Jiang, il PCC ha istituito l'Ufficio 610, un'organizzazione di sicurezza extralegale con il potere di scavalcare la polizia ed il sistema giudiziario, la cui unica funzione è quella di portare avanti la persecuzione della Falun Dafa.
Negli ultimi ventitre anni Minghui.org ha confermato la morte di migliaia di praticanti del Falun Gong durante la persecuzione, ma si sospetta che il numero effettivo sia molto più alto. Molte altre persone sono state imprigionate e torturate per la loro fede.
Numerose prove dimostrano che il PCC ha ordinatoil prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza detenuti, che sono stati assassinati per rifornire l'industria cinese dei trapianti in forte espansione.