(Minghui.org)Un praticante della contea di Qishan, nello Shaanxi, è stato arrestato quattro anni fa per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale che dal 1999 è perseguitata dal regime comunista cinese. I familiari di Zheng Shijian non hanno notizie sulla sua sorte e sul suo stato di salute. Poiché il reato di prelievo forzato di organi contro i praticanti è ancora in corso, sono molto preoccupati per la sua sicurezza.
Il signor Zheng Shijian
Zheng Shijian, sessantenne, lavorava in un ufficio di gestione dei bacini idrici. Durante i primi anni della persecuzione si è recato a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong. Dopo averlo riportato a Qishan le autorità gli hanno inflitto una condanna indefinita da scontare nel campo di lavoro forzato di Zaozihe.
Zheng è stato nuovamente arrestato nel gennaio 2001 e tenuto in un centro per il lavaggio del cervello per quarantacinque giorni; in seguito è stato condannato a tre anni e mezzo di carcere. Dopo il suo rilascio le autorità hanno tentato di portarlo al centro per il lavaggio del cervello locale, ma lui è fuggito ed è stato costretto a spostarsi continuamente. Ha soggiornato a Shanghai e nello Xinjiang in periodi diversi e una volta è sopravvissuto mangiando gli avanzi dei ristoranti. Sua moglie, a causa delle persecuzioni, ha divorziato da lui.
L'ultimo arresto di Zheng è avvenuto il 7 aprile 2018 nella città di Xi’an, capitale dello Shaanxi, ad opera di agenti della stazione di polizia di Weiqu. Il figlio e la figlia non hanno più avuto sue notizie né ricevuto informazioni dalle autorità.