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I miei pensieri dopo aver letto “Parole sincere ai praticanti impegnati nel supporto tecnico per il chiarimento della verità”

28 Set. 2022 |   Di Jing Lian, Cina

(Minghui.org) Vorrei condividere una diversa comprensione dell’Incidente 1 descritto nell’articolo “Parole sincere ai praticanti impegnati nel supporto tecnico per il chiarimento della verità”. La polizia ha trovato del materiale informativo per chiarire la verità nel computer utilizzato dai famigliari del praticante interessato. Una possibilità è che la polizia stessa abbia salvato le informazioni sul computer per incastrare il praticante. Mentre leggevo l’articolo, ho avuto l’impressione che, sia l’autore dell’articolo sia il praticante a cui è stato confiscato il computer, abbiano seguito il racconto della polizia invece di analizzare la situazione in prima persona. Questo fatto potrebbe aver creato una separazione tra il primo praticante e il praticante del supporto tecnico. L’autore dell’articolo ha detto che il praticante coinvolto non ne ha parlato col praticante del supporto tecnico ma ha tenuto la cosa per sé, come se avesse subito un’ingiustizia. Secondo me non è stato un modo corretto di gestire la situazione. Se avesse consultato il tecnico che ha assemblato il computer per la sua famiglia, gli avrebbe detto che non era affatto così. Allora, non sarebbe stata una grande opportunità per smascherare il male? Invece, se fosse vero che il tecnico ha fatto qualcosa di scorretto, sarebbe stata una buona occasione per aiutarlo a capire la gravità del problema. In ogni caso, una comunicazione aperta e onesta sarebbe stata molto meglio che tenere le cose per sé e soffocare delle emozioni spiacevoli. Continuando a leggere, sono rimasto piuttosto sorpreso da quanto descritto nell’Incidente 2 dell’articolo, in particolare dal reclamo: “Mi è costato un sacco di soldi, ma c’è sempre un problema qua o là”. È vero che le situazioni possono variare da luogo a luogo, ma non mi sono mai imbattuto in una cosa del genere. I praticanti dell’assistenza tecnica che ho incontrato sono sempre molto disponibili e incoraggiano sempre gli altri a imparare le competenze tecniche per mantenere i loro dispositivi al meglio. La mia intenzione originaria di scrivere questa breve condivisione era quella di condividere una visione diversa dell’Incidente 1, sperando che l’autore dell’articolo la legga. Mi chiedo se la situazione che si riflette in questi pochi episodi locali sia dovuta al fatto che, l’autore così come anche i praticanti citati nell’articolo, abbiano una conoscenza molto limitata dei computer e non c’è una comunicazione adeguata col supporto tecnico; è facile che così si creino incomprensioni. In realtà, i malintesi non dovrebbero mai esistere: i praticanti dovrebbero condividere sempre apertamente in modo pacifico; anche quelli dell’assistenza tecnica possono condividere le loro competenze in modo più chiaro, utilizzando termini semplici e comprensibili alla maggior parte delle persone. Non so se la condivisione di cui sopra sia utile per le situazioni citate nell’articolo di riferimento, ma devo dire che l’articolo mi è sembrato un po’ strano, come se nelle aree interessate ci fossero molte questioni irrisolte in relazione al supporto tecnico. Vi prego di segnalare tutto ciò che è improprio nella mia condivisione. Nota dell’editore: Questo articolo rappresenta soltanto l’attuale comprensione dell’autore, destinata alla condivisione tra i praticanti, in modo da permetterci di seguire le parole del Maestro: “Confrontatevi nello studio e nella coltivazione”. (“Coltivazione salda”, Hong Yin)