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Ciechi e ipovedenti riacquistano la vista (Parte 5)

04 Set. 2022 |   Di un praticante della Falun Dafa della Cina

(Minghui.org) A causa di varie malattie come cataratta, distacco della retina, diabete e glaucoma, le persone possono perdere tutta o parte della vista. Sebbene la maggior parte delle condizioni siano irreversibili e incurabili, Minghui.org ha documentato oltre trecento casi di persone cieche o ipovedenti che, dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa, un'antica disciplina di coltivazione spirituale, hanno recuperato completamente la capacità di vedere. Di seguito sono riportate alcune storie di guarigioni di questo tipo. (Continua dalla Parte 4)

Guarito dal glaucoma dopo aver recitato le frasi di buon auspicio della Falun Dafa

Il signor Tian è un ingegnere presso un'azienda automobilistica internazionale nel Michigan, Stati Uniti. Due anni fa suo padre ha improvvisamente perso la vista. Il medico gli ha detto che era affetto da glaucoma e che necessitava di sottoporsi immediatamente a un intervento chirurgico. Nonostante che dopo l'operazione avesse riacquistato un po' di vista, non riusciva ancora a vedere chiaramente. Sentiva anche le palpebre gonfie e non era in grado di aprirle. Il signor Tian ha aiutato suo padre a dimettersi dal Partito Comunista Cinese (PCC) e dalle sue due organizzazioni giovanili; suo padre era ben consapevole della malvagità del PCC perché aveva vissuto molti dei suoi movimenti politici. Avendo sperimentato personalmente i miracoli della Dafa, il signor Tian sperava che anche suo padre venisse benedetto. “Spesso gli ricordavo di recitare le frasi: 'La Falun Dafa è buona' e 'Verità, Compassione e Tolleranza sono buone'. Era molto ricettivo e diceva sempre che l'avrebbe fatto”, ha raccontato. “Circa sei mesi fa, mentre stava leggendo il giornale, ha sentito un leggero tonfo e si è accorto che un piccolo dispositivo che gli è stato inserito nell'occhio dopo l'intervento è caduto. Era scioccato e preoccupato allo stesso tempo. Tuttavia dopo un paio di giorni si è reso conto di aver riacquistato la vista!”. “Mio padre ha detto di essere stato benedetto per aver recitato le due frasi di buon auspicio e ha espresso gratitudine al Maestro e alla Dafa!”.

Vittima di negligenza medica guarisce dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa

La signora Xia Haizhen è nata, nell'inverno del 1974, in un piccolo villaggio nel Nord della provincia del Jiangsu, Cina. Quando aveva 17 anni è andata a Shanghai per guadagnarsi da vivere e nel giro di tre anni ha aperto un negozio da parrucchiere. Un giorno si è guardata allo specchio e ha sentito qualcosa di strano negli occhi. Ha poi notato un granello di carne nell'angolo dell'occhio sinistro e si è chiesta: “E se diventasse più grande e alla fine influisse sul mio aspetto?”. Quando ha deciso di sottoporsi a un piccolo intervento chirurgico per rimuoverlo, non si sarebbe mai aspettata che le avrebbe danneggiato la vita. Il medico ha rimosso per errore il suo dotto lacrimale sinistro confondendolo per un lipoma, lasciandola senza lacrime per inumidire l'occhio, e reciso oltretutto il muscolo elevatore. Successivamente la donna ha dovuto subire l'eviscerazione dell'occhio sinistro ed è diventata cieca. Inoltre, ha dovuto soffrire di un'incurabile secchezza oculare a causa della quale doveva mettersi il collirio ogni tre minuti. Ha dovuto essere spesso operata agli occhi a causa di infiammazioni, ulcere e infezioni e ha dovuto continuamente dipendere dai farmaci. Nel gennaio 1999, quando aveva 25 anni, è andata in ospedale per un altro intervento di chirurgia oculoplastica. Nel reparto, ha notato una donna anziana, che era lì ad accompagnare il nipote, che era sempre impegnata a leggere un libro. Le ha chiesto cosa stesse leggendo e la donna le ha mostrato il libro; era lo Zhuan Falun, il testo principale della Falun Dafa. La signora Xia ha aperto la prima pagina e ha visto l'immagine del Maestro Li Hongzhi. “Il Maestro mi ha guardato gentilmente, proprio come mio padre”, ha ricordato. “Ho finito di leggere il libro senza fermarmi. Quando ho letto la frase: '«Quando emerge la natura di Budda, essa scuote il Mondo delle Dieci Direzioni». Chiunque la veda aiuterà questa persona e la aiuterà incondizionatamente.' (Prima lezione, Zhuan Falun), ho subito sentito che gli occhi dei dieci mondi mi stavano guardando”. In quel momento ha gridato nella sua mente: “Esseri superiori, per favore, siate testimoni che in questo momento ho deciso di praticare la Falun Dafa!”. Dopo essere stata dimessa, ha iniziato a cercare un luogo di pratica degli esercizi nelle vicinanze a dove viveva, e nell'aprile 1999 ne ha trovato uno. Dopo un po' ha avvertito di avere gli occhi asciutti e si è messa del collirio. Una donna di mezza età di nome Li Weihong è andata da lei: “Hai iniziato a praticare la Falun Dafa e non hai più bisogno di metterti il collirio!”. Ha risposto: “I miei occhi non possono essere curati, devo continuare a metterlo!”. La signora Li ha detto: “Cerca semplicemente di non usare colliri!”. La signora Xia era scettica. Dopo essere tornata a casa, si è seduta su una sedia a fissare l'orologio di fronte a lei. Si stava chiedendo per quanto tempo avrebbe potuto resistere senza mettersi il collirio. Sono passati tre minuti e non ha avvertito alcun dolore agli occhi; e tre ore dopo, ancora nessun dolore! “È stato incredibile!”, ha esclamato. “Non ho davvero più bisogno di colliri!”. Da allora non ha più usato alcun collirio. Inoltre, dal momento che tutte le malattie che l'affliggevano sono scomparse, non è mai più andata in ospedale.

La signora Xia Haizhen parla a una manifestazione a New York nel luglio 2022

Un bambino cieco di tre anni vede di nuovo dopo aver recitato le nove parole speciali

Una praticante della città di Tianjing, Cina, ha raccontato la storia di come suo nipote ha recuperato la vista. Quanto segue fa parte dell'articolo da lei scritto intitolato: “Bambino guarisce da cecità e glaucoma”. A settembre 2016 mio nipote di tre anni ha cominciato a sentire dolore all’occhio destro. I farmaci per via orale ed il collirio che ci avevano forniti nella clinica locale non avevano avuto effetto. In poche settimane il bulbo oculare di nostro nipote si era gonfiato a tal punto che sembrava una palla di vetro e le sue pupille, precedentemente nere, erano diventate di un bianco verdastro. Il reparto oculistico dell’ospedale di Tianjin ci ha informato che mio nipote era diventato cieco all’occhio destro, e non esisteva nessuna cura.

Non convinto mio figlio è andato ad ascoltare un secondo parere da un famoso oculista dell'ospedale Tongren di Pechino. L'esperto ha diagnosticato a mio nipote un glaucoma, ed ha confermato che l’occhio destro era definitivamente cieco. Questa notizia ha scioccato mio figlio e mia nuora.

Il medico li ha informati che una possibilità poteva essere un intervento chirurgico, ma sarebbe servito solo ad alleviare temporaneamente il dolore. Ha detto che la vista non sarebbe mai tornata, e che avrebbe avuto bisogno di continue cure.

Tutto il tempo che mio nipote è rimasto in ospedale ha richiesto massicce dosi di anestesie per alleviare i suoi lancinanti dolori. Avevo sentito degli adulti che soffrono di glaucoma descrivere il dolore intenso che avevano sofferto nella fase post-operatoria, e ora questo stesso dolore veniva inflitto a mio nipote di tre anni. Non mi ero mai sentita tanto impotente.

Dopo l'intervento chirurgico, per ridurre la possibilità che il gonfiore all’occhio si ripresentasse, i medici ci hanno istruiti a non lasciare gridare mio nipote. Memori del consiglio abbiamo ammansito e cullato mio nipote per impedirgli di piangere. Nonostante i nostri sforzi dopo una settimana l'occhio ha iniziato a gonfiarsi di nuovo e lui ha cominciato anche a lamentarsi per il dolore all’altro occhio.

Quest’ultimo avvenimento ha gettato la nostra famiglia nel panico. Mio figlio camminava avanti e indietro mentre io e mio marito piangevamo disperati. Mio marito ha suggerito: “Io sono già molto vecchio. Possono prendere i miei occhi e trapiantarli nel nostro nipotino?”. Mio figlio ci ha informati che questo tipo di trapianto agli occhi non è fattibile con l’attuale scienza medica.

Eravamo distrutti. Anche se un altro intervento chirurgico rimaneva una opzione, il primo intervento ci era già costato più di 30.000 yuan. Anche se fossimo stati in grado di racimolare quella grossa somma di denaro nostro nipote avrebbe dovuto subire molte operazioni dolorose fino all'età di 17 o 18 anni. Anche così non vi era comunque alcuna garanzia che le operazioni sarebbero riuscite a salvargli la vista rimanente.

A quel punto mio marito mi ha detto: “Faresti meglio a riprendere a praticare nuovamente la Falun Dafa. Supplicheremo il fondatore della Dafa, il Maestro Li, di salvare il nostro bambino, e l'intera famiglia reciterà: ‘La Falun Dafa è buona -Verità, Compassione e Tolleranza sono buone’ ”.

Disperata tutta la famiglia ha iniziato a recitare quelle preziose parole con il più sincero dei cuori. Dopo 20 giorni non c’era tuttavia alcun miglioramento.

Alla fine ho consultato la mia zia più anziana che ancora praticava la Falun Dafa. Dopo aver ascoltato la mia storia ha detto: “Recitare questa frase sinceramente dovrebbe assolutamente produrre risultati. Potrebbe essere che la vostra famiglia abbia pronunciato in passato parole irrispettose riguardo al Maestro e alla Fa?”.

Mio marito e mio figlio hanno ammesso di averlo fatto, mentre mia nuora non ricordava. Mio marito alla fine ha detto: “Non ha importanza. Tutta la nostra famiglia sottoscriverà delle dichiarazioni solenni per invalidare tutte le azioni e le parole che in precedenza denunciavano la Dafa”.

Quella notte mio marito ed io abbiamo sottoscritto le dichiarazioni solenni. Mio figlio e mia nuora lo hanno fatto solo il secondo giorno. Con nostra indescrivibile gioia mio nipote si è svegliato la mattina del terzo giorno con l’occhio molto meno gonfio! Incoraggiati da questo, tutta la famiglia ha continuato a recitare: “La Falun Dafa è buona! Verità, Compassione e Tolleranza sono buone!”.

Meno di tre settimane dopo si è verificato un altro inaspettato miracolo. Mio nipote stava giocando con i suoi genitori sul letto quando improvvisamente si è coperto l'occhio sano con la mano. Mia nuora lo ha preso in giro: “Riesci a vedermi?”. Inaspettatamente mio nipote ha gridato felice: “Posso vedere!”. Incredula mia nuora si è spostata intorno alla stanza per testare la sua visuale. Dopo ogni cambiamento di posizione l'occhio di mio nipote la seguiva infallibilmente.

Quando l’ho saputo sono scoppiata in lacrime per la felicità. Ho ringraziato il Maestro per la sua compassionevole salvezza.

Mio nipote poi ci ha detto: “Entrambi i miei occhi sono a posto”.

(Continua)