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Con grande compassione una praticante sfugge alla persecuzione

05 Gen. 2023 |   Di Yuzhen, un praticante della Falun Dafa in Cina

(Minghui.org) Ling ha 80 anni ed è da molti anni che parla alla gente della Falun Dafa e della persecuzione sia nei gelidi mesi invernali che nelle torride estati. Sebbene sia stata denunciata alla polizia diverse volte è sempre riuscita a sfuggire alla persecuzione grazie alla protezione compassionevole del Maestro.

La prima volta è stata arrestata mentre chiariva la verità per strada. La polizia l’ha portata a casa sua per una perquisizione. Lei ha inviato un forte pensiero retto per impedire agli agenti di commettere crimini contro la Dafa e ha chiesto sostegno al Maestro. Di conseguenza la polizia non ha trovato nulla di valido da doverla incriminare.

In un’altra occasione un poliziotto è arrivato davanti alla casa di Ling con un agente di sicurezza interna. Lei ha inviato un forte pensiero retto per impedire all’agente di entrare in casa sua. Il poliziotto ha cercato di convincere in tutti i modi l’altro funzionario a entrare in casa di Ling, ma sono rimasti in macchina perché si è rifiutata di scendere, e alla fine non hanno potuto fare altro che andarsene.

La terza volta la polizia a tarda notte ha fatto irruzione nella casa di Ling e l’ha portata alla stazione di polizia. Lei è rimasta calma e ha inviato pensieri retti per tutta la notte. Il giorno dopo gli agenti hanno cercato di trasferirla in un centro di detenzione ma la visita medica ha dato risultati non idonei per l’ammissione. Non essendoci altre soluzioni l’hanno riportata a casa. Ling in seguito ci ha detto: “Quando ero alla stazione di polizia ho inviato pensieri retti. Non odiavo gli agenti, piuttosto ero dispiaciuta per loro. Avrei voluto solo che capissero la verità e che potessero essere salvati dalla Dafa”.

La polizia si è presentata a casa sua una quarta volta e ha visto il libro della Dafa sul tavolo. Un agente lo ha preso e voleva portarselo via, ma Ling gli ha detto con fermezza: “Metti giù quel libro! Non ti è permesso prenderlo”. Così l’agente lo ha riposto obbediente. Poi hanno detto sia a lei che all’altro praticante presente in quel momento di seguirli alla stazione di polizia per rispondere ad alcune domande. Entrambi sono saliti sull’auto della polizia e sono stati portati al tribunale della città. Poco dopo si sono resi conto che quel giorno si sarebbe svolto un procedimento contro Ling.

Ling aveva un comportamento fermo e deciso, non pensava alla propria sicurezza, ma alle persone che in tribunale volevano commettere un crimine processando i praticanti della Dafa. Davanti all’edificio ha inviato pensieri retti e si è rifiutata di entrare. Di conseguenza il giudice è uscito e le ha detto di firmare un foglio. Siccome lei si rifiutava di farlo, alla fine il giudice le ha detto:“Anche se non firmi va bene”. Poi si è rivolto agli agenti e ha detto loro: “Per favore, portateli via!” La polizia allora ha riportato i praticanti a casa di Ling.

Ling continua a chiarire la verità e a salvare vite umane. La sua grande compassione disintegra la persecuzione del male e impedisce alle persone di commettere crimini contro la Dafa.