(Minghui.org) Sette abitanti della città di Longkou, nella provincia dello Shandong, sono stati perseguiti per la loro fede, il Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
I sette praticanti facevano parte di un gruppo di 23 residenti (21 praticanti del Falun Gong e 2 loro familiari), arrestati intorno alle 5:00 del mattino del 9 maggio scorso. Quel giorno sono stati inviati più di 100 agenti da otto stazioni di polizia della città di Longkou, per eseguire l’arresto di gruppo. Hanno ingannato i praticanti, costringendoli ad aprire la porta sostenendo di essere membri del comitato di strada o vicini del piano di sotto, i cui soffitti perdevano.
Secondo gli addetti ai lavori, l’operazione di polizia è stata coordinata dall’Ufficio per la sicurezza interna della città di Longkou.
Mentre la maggior parte dei praticanti arrestati è stata rilasciata senza condizioni, Chen Guifang, Ge Lijuan e Jiao Linhui sono ancora trattenute nel centro di detenzione della città di Yantai, mentre Wang Zhoulin si trova nel centro di detenzione della città di Longkou. Sun Guangjun e Wang Fengmei sono stati messi agli arresti domiciliari, mentre Wu Jingkun è stata rilasciata su cauzione.
Nello scorso mese di giugno sono stati formalmente approvati gli arresti di Chen, Ge, Jiao e Wang e, il 26 luglio, i loro casi sono stati sottoposti alla Procura della città di Longkou. Settimane dopo i praticanti sono stati incriminati e, il 21 agosto, i loro casi sono stati trasmessi al tribunale di Longkou. Ora stanno affrontando un processo per aver praticato la loro fede.
Intorno al mese di settembre i casi di Sun, Wu e Wang sono stati presentati al procuratore. I praticanti devono ancora essere incriminati.
Il 14 giugno scorso le famiglie di Chen, Ge, Jiao e Wang hanno ricevuto l’avviso di arresto formale. Si sono quindi recate all’Ufficio per la sicurezza interna della città di Longkou per chiedere alla polizia di revocare i provvedimenti e di rivelare i nomi, i titoli e i documenti di identità di tutti gli agenti coinvolti nell’arresto di gruppo.
Le quattro famiglie non hanno mai ricevuto risposta alle loro richieste. Ogni volta che i familiari si sono recati all’ufficio per la sicurezza interna, la polizia ha trovato varie scuse per non rispondere alle loro preoccupazioni o li ha ostacolati.
Le famiglie hanno quindi presentato una denuncia alla Procura e al Dipartimento di Polizia della città di Longkou, contro i principali responsabili dell’ufficio della Sicurezza Interna, tra cui Lyu Bing (un capitano appena nominato), Wang Qi, Zhan Yuren e Guo Fudui, per aver violato le procedure legali nell’arrestare e detenere i loro cari. Il capitano Lyu ha persino inviato degli agenti nelle città di origine di alcuni di loro, per ottenere informazioni sulla loro storia come praticanti del Falun Gong, nel tentativo di raccogliere prove per incastrarli.
Dopo aver saputo della loro denuncia, Wang, Zhan e Guo hanno intimidito le famiglie dei praticanti, usando varie tattiche, tra cui la coercizione, l’inganno e l’intimidazione, per trasformare vicini, amici e colleghi in testimoni dell’accusa.
Guo ha persino avvertito il procuratore Wang Fei, a cui era stato assegnato il caso dei quattro praticanti, di non accettare la denuncia. Wang ha quindi ignorato le varie richieste, presentate dai familiari, di ritirare i casi e di non incriminarli.
Wang si è anche rifiutata di incontrare le famiglie e le ha tenute all’oscuro sullo stato dei loro casi. Il 26 luglio, dopo che la polizia ha presentato i relativi incartamenti al procuratore, ha incriminato i praticanti. Le famiglie non si sono rese conto che i loro cari erano stati incriminati fino il 21 agosto, quando hanno saputo che i casi erano stati trasmessi al tribunale della città di Longkou.