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Coltivare finalmente nella Fa: Le mie riflessioni dopo aver letto i recenti articoli del Maestro

11 Ott. 2023 |   Di un praticante della Falun Dafa in Cina

(Minghui.org) Dopo aver letto i due articoli recentemente pubblicati dal Maestro, intitolati rispettivamente “Sai lontano dal pericolo” e “La coltivazione nella Dafa è seria”, ho trovato degli attaccamenti profondamente nascosti di cui non ero a conoscenza. Vorrei condividere le mie riflessioni.

Una mattina un pensiero mi è emerso nella mente: “Ho praticato tutti e cinque gli esercizi, non dovrebbe più farmi male la schiena”. Mi sono accorto di questo pensiero e credo che non sia corretto, ma non ho cercato di approfondirlo. Quella sera ho letto i due articoli recenti del Maestro, e ho capito di avere grossi problemi nella coltivazione. Li ho riletti attentamente. Probabilmente il Maestro ha rimosso qualcosa dalla mia mente e improvvisamente ho capito cosa fosse successo.

Mi sono reso conto che dietro il mio pensiero scorretto doveva esserci qualcos’altro. Ci ho pensato e ho trovato la causa fondamentale. Volevo sentirmi bene dopo aver praticato gli esercizi. Ho provato a indagare ulteriormente su quanti dei miei pensieri quotidiani nascondessero simili motivazioni. Cosa si celava dietro di essi?

A marzo o aprile di quest’anno, ho deciso di alzarmi presto la mattina per fare gli esercizi, cambiando le mie vecchie abitudini. È stato un bene che sono migliorato in questo senso, ma mi è venuto in mente un pensiero: “Se riesco a praticare gli esercizi, la mia salute migliorerà e la schiena non mi farà più male”.

A volte, quando penso di aver fatto qualcosa per la Dafa, sono felice perché credo di poter ottenere più di quanto abbia contribuito. A volte pensavo: “Ho fatto bene, quindi potrò ricevere qualcosa in cambio. Se faccio bene, dovrei avere questo e quest’altro”. Qualche anno fa un praticante mi ha detto: “Ho trovato il mio problema. Non ho coltivato nella Fa, ma ho cercato qualcosa nella Fa”.

Ho capito che dietro gli attaccamenti nascosti c’è il pensiero di cercare qualcosa nella Falun Dafa, come ha detto quel praticante. Ho i miei obiettivi quando faccio le cose. Quali sono? Volevo ottenere benefici personali nella vita o nella coltivazione, come benefici per la salute, comodità, il miglioramento del mio mondo e volevo persino che gli altri praticanti mi ammirassero.

Dopo aver scoperto così tanti attaccamenti, mi sono sentito in difficoltà. Dietro a quei sottili attaccamenti si nascondono problemi davvero seri. Pensavo di aver coltivato diligentemente, quindi mi sono chiesto perché avessi dei problemi così grandi e avessi deviato dalla Fa. I nuovi articoli del Maestro mi hanno dato una risposta: ho capito che stavo coltivando con “...attaccamenti umani, le nozioni umane e le emozioni umane...”. (“Stai lontano dal pericolo”)

Molti anni fa, improvvisamente ho sentito che il Maestro non si prendeva cura di me per qualche motivo. Allora ero giovane e non capivo bene la coltivazione. Ma quel momento è rimasto nella mia memoria. Mi vergognavo di me stesso ogni volta che lo ricordavo. Negli ultimi anni, a volte ho avuto dei pensieri come “se non avessi praticato la Falun Dafa, avrei viaggiato per il mondo o fatto questa o quella cosa”. Sebbene abbia cercato di non riconoscere questi pensieri, ora mi rendo conto di non aver scavato a fondo per capire cosa li avesse causati.

Quando non ero diligente nella coltivazione, a volte emergeva il pensiero: “Se mi arrestano e non sono in grado di sopportare la persecuzione, mi arrenderò”. Pensavo che fosse a causa della mia forte paura, ma ora ho capito che il problema era la mia motivazione per la coltivazione. Ho studiato la Fa con l’intento di cercare qualcosa e volevo usare la Dafa e incolpare il Maestro se qualcosa fosse andato storto. Volevo arrendermi per proteggermi. Trovando questi attaccamenti, sentivo di non essere degno del titolo di praticante. Mi vergognavo di me stesso. Se non avessi smascherato questi attaccamenti e non me ne fossi liberato, sarei stato in pericolo. Ho passato un’intera giornata a esaminare il mio attuale stato di coltivazione e a cercare le connessioni tra questi attaccamenti.

Quando ho coltivato seriamente, il Maestro mi ha fatto vedere la seguente Fa:

“Domanda: La mia natura demoniaca è molto forte, e l’ambiente attorno a me non è buono. Come devo affrontare questo?

Maestro: Penso che entrambe queste cose abbiano a che fare con la tua coltivazione. Vogliono aiutarti ad eliminare karma oppure a migliorare la xinxing, quindi devi guardarle nel modo giusto. Alcuni si trovano in situazioni terribilmente difficili, ma è garantito che è buono per voi, dato che siete coltivatori. Il motivo per cui pensate che non sia buono per voi è perché non siete staccati dal vostro lato umano. Pensate di essere trattati ingiustamente, e state pensando che questa persona non dovrebbe trattarvi in quel modo, e che invece dovrebbe trattarvi meglio. Tuttavia dalla prospettiva di un praticante, se tutti vi trattassero così bene, come potreste coltivare? Come possono mostrarsi i vostri attaccamenti? Come potete migliorare? Come potete eliminare il karma? Non è questo il problema? Quindi non dovete avere un atteggiamento di risentimento o di resistenza quando incontrate sfide come queste. Dovete guardare queste cose in modo retto dato che siete coltivatori. Io sono diverso da voi; se qualcuno mi tratta così, o se qualcuno tratta la Dafa così, allora è un demone che sta danneggiando la rettifica della Fa.” (Insegnare la Fa alla Conferenza in Nuova Zelanda)

Ho considerato la coltivazione con un cuore umano e volevo ottenere vari benefici dalla Dafa. Quando non riuscivo a ottenerli, o le cose non andavano come mi aspettavo, avevo dubbi e persino risentimento. Ora capisco perché avevo questo problema. Facevo tutto con un obiettivo e mi lamentavo quando non lo vedevo raggiungere. Coltivare significa liberarsi degli attaccamenti, ma ho cercato di ottenere qualcosa dalla Fa, che è l’esatto contrario della coltivazione. Alla base della mia ricerca c’erano l’egoismo e l’attaccamento a me stesso.

I principi della coltivazione sono opposti a quelli del mondo umano. Le sofferenze e le difficoltà sono da considerare una cosa buona perché ci aiutano a migliorare la xinxing. Le mie nozioni sono rimaste umane e non sono cambiate. Consideravo la sofferenza come una cosa negativa e la volevo respingere o evitare. Riuscivo a sopportare piccole difficoltà, ma mi venivano dei dubbi e risentimenti quando le tribolazioni diventavano grandi. Mi sentivo soddisfatto quando facevo qualcosa per la Dafa e mi sembrava di essere un po’ più diligente nella coltivazione. Ho rallentato la coltivazione a causa del mio desiderio di cercare la comodità. Quando considero la coltivazione con un cuore umano e un’emozione umana, rimango nel mondo umano, ma non nella Fa.

Vorrei anche condividere la mia esperienza su come il Maestro mi ha aiutato a dissolvere il karma. Alla fine dell’anno scorso ho avuto i sintomi della COVID. Ho avuto la febbre alta per tre giorni consecutivi e mi sentivo malissimo. All’inizio ero determinato a superare la prova, ma alla fine mi sono arreso. Mi sono sentito triste e sconfitto, così ho rallentato nella coltivazione.

Quando mi sono ripreso, ho scoperto che alcuni pensieri sporchi nella mia mente non c’erano più (prima non riuscivo a liberarmene e mi disturbavano). Sono riuscito a memorizzare la Fa più velocemente. Questa volta ho sperimentato veramente ciò che il Maestro ha detto:

“…una volta che avete ottenuto la Dafa, qualunque cosa incontriate, buona o cattiva che sia, è sempre una cosa buona…” (Insegnare la Fa a San Francisco 2005)

Ho anche sperimentato quanto sia compassionevole il Maestro. Mi sono arreso durante la prova. Ma il Maestro non mi ha abbandonato e mi ha aiutato lo stesso. Non ho parole per descrivere quanto bene mi abbia voluto e quanto sia immensa la Sua compassione. Mi sono anche reso conto che, pur avendo fallito la prova, ho sofferto e sopportato la sofferenza, e il Maestro mi ha aiutato a eliminare il karma.

Sono stato come un bambino viziato e ingrato nei confronti dei parenti anziani che si prendevano cura di me senza chiedere nulla in cambio. Ho dato per scontata la compassione del Maestro. In quei giorni ho capito che dovevo essere molto grato al Maestro ed essere benevolente con le persone intorno a me e con le cose che mi sono accadute e tenerle care, perché sono state organizzate e concesse dal Maestro. Sono strettamente legate alla mia coltivazione. Dovrei trattarle con la massima benevolenza.

Dovrei davvero risolvere il problema del perché coltivo, per chi coltivo e come dovrei coltivare. È fondamentale il modo in cui intendo la coltivazione. Se il mio cuore è nel mondo umano, posso solo essere umano. Se il mio cuore è nella Fa, sono un coltivatore.

In questo articolo ho esposto i miei attaccamenti a lungo nascosti per eliminarli. Questa è una buona lezione e un avvertimento per me, per camminare bene il resto del sentiero ed evitare di commettere gli stessi errori. Spero possa essere utile anche ad altri praticanti.