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Come mi sono ritirato pubblicamente dal PCC in un’impresa statale

16 Ott. 2023 |   Di Yuming, praticante della Falun Dafa della Cina

(Minghui.org) Ho iniziato a praticare la Falun Dafa alla fine del 1998, quando mia madre me l’ha fatta conoscere. Sin da giovane ero attratto dall’idea di comprendere il vero scopo della vita e quando, all’inizio degli anni ‘90, sono entrato all’università, avevo già letto molti libri di filosofia sia orientale che occidentale. Avevo letto anche libri teorici sul Buddismo Zen e a volte mi sentivo come se avessi capito alcune cose, ma sempre più spesso non capivo quello che leggevo e mi ritrovavo semplicemente più confuso. Nondimeno, quando ho studiato la Dafa del Maestro Li, fondatore della disciplina spirituale, ho sentito che si era aperta una porta. Finalmente capivo il vero scopo della vita che nessuno era mai riuscito a spiegarmi e avevo una direzione chiara da seguire. Sapevo che era la verità che stavo cercando!

Ricordando il passato, credo che, per incoraggiarmi, il Maestro abbia fatto in modo che un altro praticante della Dafa, che la comprendeva più profondamente, mi parlasse. Mi ha detto che quando aveva letto della “Circolazione celeste maoyou” nello Zhuan Falun, il libro principale della Falun Dafa, aveva veramente sentito l’energia circolare dentro di lui. Sono rimasto stupito: in quel momento ho capito che ciò che era scritto nello Zhuan Falun era vero! Inoltre, mia madre mi ha parlato di altre cose incredibili accadute agli amici praticanti. Il fatto di sentire parlare di quelle cose ha gradualmente fatto crollare le nozioni atee che mi erano state inculcate fin da quando ero giovane.

Fin da bambino amavo praticare sport, soprattutto il calcio e, di conseguenza, avevo le gambe molto rigide. Quindi ho sofferto molto quando cercavo di sedermi nella posizione del loto durante la meditazione. Mia madre mi ha detto che alcuni praticanti si legavano le gambe con delle corde per stare seduti più a lungo e così una volta ho voluto provarci anch’io. Non mi sono arreso indipendentemente da quanto diventasse doloroso, e presto ho avvertito così tanto dolore che sono scoppiato a piangere. Quando stavo per raggiungere il limite e non potevo più sopportare, ho improvvisamente sentito che qualcosa si era allontanato dal mio cuore e le gambe hanno smesso di farmi male. In quel momento, ho avuto la sensazione che avrei potuto superare qualsiasi ostacolo avessi incontrato, indipendentemente da quanto fosse difficile. È stata una sensazione incredibile!

La mattina ho partecipato alla pratica in gruppo degli esercizi. L’inverno nel Nord-Est della Cina era molto freddo, quindi, quando facevo gli esercizi all’aperto, di solito indossavo i guanti. Una volta ho visto un amico praticante che non li indossava e, sorpreso, mi sono chiesto come ci riuscisse. Un giorno ci ho provato anch’io e quando sono arrivato al secondo esercizio, ho sentito un forte dolore alle mani a causa della temperatura gelida. Tuttavia, ho resistito! Proprio quando stavo per raggiungere il limite e arrendermi, ho sentito un’energia calda circolare in tutto il corpo e mi sono sentito incredibilmente a mio agio! Queste esperienze mi hanno aiutato molto a migliorare la mia fiducia nel fare gli esercizi.

Anche la mia xinxing stava migliorando. Ho un fratello minore che non ha frequentato l’università e che lavorava come autista per un manager di un’azienda; io invece lavoravo in un’impresa statale. Mio padre era direttore di una fabbrica e la fabbrica gli aveva assegnato due appartamenti. Vivevamo tutti e quattro in un appartamento e l’altro era vuoto. I miei genitori hanno detto che quello libero mi sarebbe stato assegnato dopo il matrimonio e così ho detto alla famiglia della mia fidanzata che un giorno avremmo avuto un appartamento tutto nostro in cui vivere.

Tuttavia, non molto tempo prima che mi sposassi, mio padre mi ha detto: “Il lavoro di tuo fratello non è buono come il tuo e temo che in futuro non potrà permettersi un appartamento. Tu, invece, hai un buon lavoro e sarai sicuramente in grado di comprartene uno. Perciò, l’appartamento libero lo diamo a tuo fratello”.

All’epoca avevo appena finito di leggere lo Zhuan Falun e sapevo che per me era una prova; quindi, ho accettato la sua decisione senza esitare. Nondimeno, alla mia fidanzata e alla sua famiglia l’idea non piaceva; uno di loro ha detto: “Eravamo tutti d’accordo che avreste avuto l’appartamento per voi. Com’è possibile che da un momento all’altro non ti spetti più? Anche se vuoi lasciarlo a tuo fratello, perché non potete viverci adesso e andarvene quando tuo fratello si sposerà?” Non ho lasciato che quelle parole mi toccassero e ho promesso che in futuro avrei acquistato personalmente un appartamento con tutti i mobili nuovi. Ci è voluto molto per convincerli! E così ci siamo sposati e siamo rimasti nella mia casa di famiglia. I miei genitori ci hanno chiesto di prendere la camera da letto principale, ma ho insistito per restare in quella più piccola, mentre mio fratello è rimasto in soggiorno. Quando, alcuni anni dopo, abbiamo avuto un figlio, ho mantenuto la promessa e ci siamo trasferiti in un appartamento comprato da me.

Un altro episodio straordinario è accaduto subito dopo aver finito di leggere lo Zhuan Falun. A quel tempo ero stato trasferito a lavorare nell’ufficio della sede centrale ed ero piuttosto occupato. Era il periodo dell’anno per le promozioni. All’epoca ero assistente ingegnere e per essere promosso e ottenere il titolo di ingegnere era necessario superare un esame. Poiché le qualifiche erano legate allo stipendio, tutti apprezzavano molto questa promozione e frequentavano il corso di formazione per prepararsi all’esame. Tuttavia, dato che ero molto occupato nella nuova posizione, non ho avuto tempo di frequentarlo. A pochi giorni dall’esame, ho pensato che avrei dovuto andare ad ascoltare cosa veniva insegnato nel corso e lì ho incontrato una collega del mio precedente reparto a cui ho chiesto come risolvere un determinato problema. Ha detto: “Questo è davvero semplice! Come farai a sostenere l’esame se non sai nemmeno questo?” Le ho detto che avevo appena iniziato a frequentare il corso e che proprio non lo sapevo. Ho dunque assistito agli ultimi due giorni di lezione e poi ho sostenuto l’esame.

Sorprendentemente, ho saputo rispondere a tutte le domande dell’esame e l’ho finito molto velocemente. Non volendo essere il primo a consegnare il test, sono rimasto seduto ad aspettare. Quando sono stati pubblicati i risultati, ho scoperto di aver ottenuto più di novanta punti su cento e per passare era necessario averne sessanta. La collega a cui avevo chiesto di aiutarmi nel corso di formazione, in realtà non ha superato l’esame. Poi ha detto a molte persone che qualche giorno prima dell’esame non sapevo nemmeno come rispondere a una semplice domanda e che l’avevo consultata. Ha detto che non avrei mai potuto superare l’esame e che dovevo avere qualche tipo di legame con l’alta dirigenza. Molti dei miei colleghi le hanno creduto e, dopo avermi trovato, mi hanno chiesto di aiutarli a ottenere una promozione utilizzando le mie conoscenze. Non mi credevano, indipendentemente da quanto cercassi di spiegare le cose! Anche dopo molti anni, c’erano ancora persone che mi chiedevano aiuto con le mie “connessioni”.

Quando ci ho pensato più tardi, ho capito che era stato il Maestro ad aiutarmi. Durante l’esame, sembrava che la mia mente si fosse aperta e che fossi in grado di ricordare tutto ciò che avevo imparato al corso. Tutte le domande dell’esame erano quelle con cui avevo familiarità; quindi, ho ottenuto facilmente un punteggio elevato. Senza l’aiuto del Maestro, non avrei potuto fare così bene!

Quando mi sono laureato e ho iniziato a lavorare, a tutti i neolaureati è stato chiesto di aderire al Partito Comunista Cinese (PCC). Quando, nel 1995, sono stato selezionato e trasferito a lavorare nell’ufficio della sede centrale, a tutti i membri dello staff è stato richiesto di aderire al PCC; quindi, anch’io sono stato costretto a farlo. Nondimeno, dopo l’inizio della persecuzione della Falun Dafa, mi sono pentito di averlo fatto. Quando, nel 2004, sono stati pubblicati i Nove Commentari sul Partito Comunista, sono venuto a conoscenza della storia omicida del PCC e ne ho compreso la natura malvagia. Successivamente ho usato il mio vero nome per dimettermi dal PCC e dalle sue organizzazioni giovanili tramite il sito web di Epoch Times.

Per molti anni, il PCC ha detratto la quota associativa direttamente dal mio stipendio e non ho potuto farci molto. Tuttavia, la situazione è cambiata nel 2017 e da allora non è stata più detratta: un giorno, un collega è stato incaricato di chiedere a tutti i membri del PCC di pagare le quote e, in quella circostanza, ho deciso di cogliere l’occasione per smettere di farlo. Quando il collega mi ha chiesto perché lo facessi, ho risposto: “Secondo il regolamento, se uno non paga la quota associativa per sei mesi, sarà automaticamente considerato rinunciatario”. Ha detto: “Vuoi ritirarti?” Ho risposto di sì. Successivamente mi ha riparlato e chiesto ripetutamente di non creargli problemi. Gli ho detto: “Ho la mia fede. Questo non ha niente a che fare con te. Puoi semplicemente segnalare la mia richiesta come tale”. Per diversi mesi è ritornato sull’argomento molte altre volte affermando che sarebbe stato un brutto colpo per il nostro posto di lavoro e per il direttore, nondimeno alla fine si è arreso e ha riferito all’amministrazione quanto da me deciso.

Successivamente, il direttore del mio posto di lavoro mi ha parlato. Ci conoscevamo dal nostro incarico passato e tra noi c’era un buon rapporto. Ha detto che gli stavo davvero creando dei problemi. Per cercare di farmi cambiare idea ha provato di tutto, incluso invitarmi a cena e trovare persone a me vicine per cercare di convincermi; tuttavia, sono rimasto impassibile e gli ho semplicemente chiarito la verità. Poi ha cominciato a minacciarmi dicendo che se non fossi ritornato sui miei passi mi avrebbero licenziato. Inoltre, ha chiesto a tutti i livelli del personale del PCC di persuadermi a non ritirarmi, dicendomi che ciò avrebbe influenzato il futuro della mia famiglia e di mio figlio.

Ho rafforzato lo studio della Fa e ho ascoltato, mentre guidavo, le condivisioni degli amici praticanti su Radio Minghui. Quando ho sentito che gli amici praticanti stavano facendo un ottimo lavoro nel convalidare la Dafa anche in prigione, ho pensato che non ci fosse motivo per cui non potessi fare bene io. Ascoltare quelle condivisioni mi ha davvero dato molto incoraggiamento e fiducia.

Una volta, mentre recitavo una poesia della raccolta Hong Yin IV, la mia attenzione è caduta su una strofa che diceva: “... bene e male si affrontano, sconvolgendo il cielo, scuotendo la terra...”. (“Il vero significato della vita”). In quel momento, ho avvertito che il Maestro aveva inserito quella frase nel microcosmo della mia vita. Ho capito che la questione del ritiro dal PCC corrispondeva a uno scontro tra il bene e il male nell’universo e che devo schierarmi dalla parte del bene.

Ho chiarito la verità al personale di ogni livello e ho potuto sentire chiaramente che il Maestro mi stava aiutando. Nel chiarire la verità, sentivo di non avere più paura e di avere molta saggezza. Non appena l’altra persona parlava, comprendevo immediatamente dov’era il suo malinteso e potevo aiutarlo a comprendere la Falun Dafa. Ho raccontato alla gente della grande diffusione della Dafa in tutto il mondo, della messa in scena dell’“auto-immolazione di Piazza Tienanmen” e del prelievo forzato di organi da parte del PCC su praticanti della Falun Dafa ancora in vita. Ho anche mostrato loro su Minghui le notizie relative alla revoca, da parte dell’Amministrazione cinese della stampa e delle pubblicazioni, dei divieti sulle pubblicazioni della Falun Dafa. Vedendo che non riuscivano a convincermi, hanno momentaneamente accantonato la questione e smesso di parlarne. Da parte mia, ho continuavo a non pagare la quota e nessuno mi ha chiesto di farlo.

Mio figlio aveva sempre desiderato studiare all’estero. Prima che questo fatto accadesse nel 2017, ero molto titubante al riguardo e anche mia moglie non era d’accordo; tuttavia, dopo che è accaduto mi sono sentito deciso a mandare nostro figlio a studiare all’estero. Non avevamo molto tempo per organizzarci, ma poiché le basi di mio figlio erano solide e stava frequentando una nota scuola superiore, è stato ammesso con successo in un’università negli Stati Uniti. Nel 2017, sono andato con lui negli Stati Uniti per dare un’occhiata al suo nuovo ambiente di studio. Era molto bello; non c’era molta gente e c’era una grande area verde circondata da un lago.

In quel momento, ho anche pensato di restarci. Poiché mi ero ritirato pubblicamente dal PCC avrei potuto fare domanda di asilo e, una volta là, anche aiutare mio figlio negli studi. Dato che aveva solo 19 anni, se la domanda fosse stata approvata, avrebbe potuto già restare negli Stati Uniti. Ma alla fine ho deciso di tornare in Cina, perché in Cina c’erano ancora tante persone predestinate che non erano state salvate ed io non avevo ancora completato la mia missione. Ho trascorso una settimana negli Stati Uniti e, dopo aver aiutato mio figlio a sistemarsi, sono tornato in Cina e ho continuato ad adempiere il mio voto di salvare le persone.

Nel 2018, il mio posto di lavoro ha improvvisamente accettato la mia richiesta, ma ho dovuto seguire un processo. Per prima cosa ho dovuto leggere la mia domanda davanti al comitato del PCC sul posto di lavoro, poi tutti i presenti hanno dovuto votare per approvarla e infine è stato necessario segnalarla ai comitati superiori del PCC. Alla riunione del comitato del PCC erano presenti oltre una dozzina di persone. Nel leggere la mia domanda, sono partito parlando del fatto che gli esseri umani non si sono evoluti dalle scimmie, ma sono stati creati da esseri divini e poi ho parlato delle mie convinzioni. Per tutto il tempo, nella stanza c’è stato un assoluto silenzio; erano tutti sbalorditi perché nessuno, in passato, si era mai trovato in una situazione del genere. Alla fine, il mio ritiro dal PCC è stato approvato all’unanimità. È stato l’unico caso di successo di ritiro dal PCC nella nostra grande impresa statale.

Sapevo di avere solo quel desiderio e che era stato il Maestro ad avermi aiutato a realizzarlo. Grazie Maestro!