(Minghui.org) Un uomo di Shenyang, nella provincia del Liaoning, è stato internato nella prima prigione locale il 1° agosto scorso per scontare una pena di quattro anni a causa della sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale che è perseguitata dal Partito Comunista cinese fin dal 1999.
Il signor Ma Jiang, ex impiegato della società di motori aerospaziali Alba, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1996 su raccomandazione di suo suocero, il signor Wu Yu. Sua moglie, Wu Shuyan, suo fratello Wu Shuming, sua figlia Ma Hongyang e suo genero Zhao Wei si sono subito uniti a loro.
Negli scorsi 24 anni di persecuzione, la famiglia allargata è stata più volte presa di mira per aver sostenuto la propria fede. Wu è morto a 47 anni nel 2013, dopo essere stato torturato in prigione e suo padre è morto il 19 maggio 2015, dopo aver sopportato anni di persecuzione. Ma era stato precedentemente condannato a tre anni di prigione nel 2015; cinque mesi dopo anche suo cognato Wu è stato condannato a tre anni. La figlia di Ma e suo genero sono stati entrambe condannati a un anno e quattro mesi lo scorso anno.
Ma tornava a casa dalla spesa il 20 luglio dello scorso anno, quando è stato fermato dagli agenti del dipartimento di polizia distrettuale di Shenhe all’entrata della sua abitazione. I poliziotti hanno ha detto che avevano bisogno di parlare con lui, ma lo hanno arrestato non appena ha messo piede fuori dall’edificio. Gli hanno anche saccheggiato la casa.
Il tribunale della zona di sviluppo economico di Shenhe ha in seguito condannato Ma a quattro anni per aver “minato l’applicazione della legge con un’organizzazione di culto” il pretesto standard usato per criminalizzare i praticanti del Falun Gong. I dettagli del suo atto d’accusa e del processo non sono chiari. Ma è stato prima portato nella prigione di Panjin per una sessione di lavaggio del cervello il 14 luglio di quest’anno, e poi trasferito alla prima prigione di Shenyang il 1° agosto.
Il 27 maggio dello scorso anno, due mesi prima dell’arresto di Ma, sua figlia e suo genero di Hohhot, nella Mongolia interna, sono stati denunciati per aver distribuito materiale del Falun Gong in un’area residenziale. Gli agenti del dipartimento di polizia di Saihan li hanno arrestati e hanno fatto irruzione in casa loro.
Ma si è rifiutata di rivelare il proprio nome o di rispondere ad altre domande dell’agente Wang Dong, che l’ha schiaffeggiata e le ha calpestato le ginocchia.
La polizia ha identificato la coppia tramite la tecnologia di riconoscimento facciale e ha portato Ma al primo centro di detenzione di Hohhot. Non è chiaro dove abbia portato Zhao.
Siccome Ma rifiutava di ammettere di essere colpevole di praticare il Falun Gong e non declamava le regole del centro di detenzione, è stata schiaffeggiata e le sono state messe pesanti manette e catene, riservate ai criminali, per nove giorni. Per protesta ha gridato alle guardie che dovevano smettere di torturarla e che si doveva far sapere alla gente come il regime comunista diffamasse il Falun Gong. Le guardie hanno ordinato ai detenuti di imbavagliarla, ma nessuno ha mosso un dito.
La guardia Cui Ying in seguito ha cercato di persuadere Ma a scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong in cambio del suo rilascio, ma lei si è rifiutata.
Sia Ma che Zhao sono stati poi condannati a 16 mesi con l’accusa di “minare l’applicazione della legge con un’organizzazione di culto”. Sono stati rilasciati il 27 settembre scorso.
Wu è stata arrestata il 23 maggio 2006 per aver parlato alla gente del Falun Gong e segretamente condannata a sette anni a settembre 2006. Ha fatto ricorso al tribunale intermedio di Shenyang, che ha confermato il verdetto originale agli inizi di dicembre 2006. Dopo otto mesi al centro detenzione di Shenyang, è stata trasferita al carcere femminile provinciale del Liaoning.
Dal momento che Wu si rifiutava di rinunciare al Falun Gong, è stata tenuta in cella d’isolamento per tre anni e costretta a lavorare almeno 12 ore ogni giorno senza paga. A causa della fatica fisica e della pressione mentale per la persecuzione, ha iniziato ad avere difficoltà a mangiare e le si è gonfiato l’addome.
Dopo che Wu è stata rilasciata a giugno 2012, Wang Daxing, del comitato di strada locale, la chiamava ogni giorno per verificare che fosse a casa. Wang e sei agenti l’hanno molestata a casa a fine 2012. Siccome non l’hanno trovata in casa, Wang ha minacciato di mettere tutti e due in prigione.
Le condizioni di salute di Wu hanno continuato a peggiorare. Non riusciva a stare stesa per dormire e poteva solo star seduta sulla sedia. Eppure le autorità continuavano a molestarla e intimidirla. E’ morta il 2 giugno 2013. Aveva 47 anni.
Wu dopo la persecuzione, sofferente di una grave ascite epatica
A soli sei mesi di distanza dalla morte di Wu, Ma e sua figlia sono stati arrestati il 7 gennaio 2014, da agenti della stazione di polizia di Chang’an, che hanno anche confiscato i loro computer e stampanti. La donna è stata rilasciata a mezzanotte, mentre il signor Ma è stato tenuto in custodia e il suo arresto è stato approvato dalla procura distrettuale di Dadong.
Quando si è scoperto che il cognato di Ma, Wu Shuming, le forniva aiuti finanziari, la polizia ha arrestato Wu il 5 agosto 2014 e lo ha tenuto in custodia.
Ma è stato condannato a tre anni dal tribunale distrettuale di Dadong il 4 dicembre 2014 da scontarsi nel carcere di Benxi. É stato accusato di “far stampare a un altro praticante del materiale informativo sul Falun Gong nella sua abitazione”. E’ stato rilasciato il 7 settembre 2016.
Wu è stato trattenuto nel centro di detenzione distrettuale di Dadong dopo l’ arresto nell’agosto del 2014.
É stato condannato a tre anni nel carcere di Benxi a maggio 2015, anche lui con l’accusa di “aver fatto stampare a un altro praticante materiale informativo sul Falun Gong nella sua abitazione”.
Fra la fine di ottobre e dicembre 2015, la prigione ha condotto una campagna per migliorare “il tasso di trasformazione” dei praticanti di Falun Gong, (la percentuale di successo nel costringerli a rinunciare alla loro fede). A ottobre 2015 le guardie hanno ordinato a otto detenuti di portare Wu in bagno, dove non c’erano telecamere di sorveglianza. I detenuti a turno lo hanno torturato e gli hanno impedito di dormire per sette giorni, poi lo hanno trasferito in un’altra stanza senza telecamere di sorveglianza, dove il detenuto Ma Yuexiang si è spogliato e l’ha picchiato e insultato per due giorni.
With Mother Dead and Father in Prison, a Daughter Seeks Justice (Photos)
Ms. Wu Shuyan Dies After Persecution in Liaoning Women’s Prison