(Minghui.org) Dopo aver letto i recenti articoli del Maestro Li (fondatore della Dafa), inizialmente ho pensato che non avessero alcuna relazione con me; tuttavia, osservando più attentamente la mia coltivazione, ho scoperto di avere anch’io gli stessi problemi di cui parla il Maestro.
Il Maestro ha detto in “Stai lontano dal pericolo”:
“Quando non riuscite a superare le prove, cominciate a lamentarvi della Dafa, e alcuni addirittura si lamentano del Maestro. Siete voi che avete un problema; il Maestro non vi deve nulla. Il Maestro vi sta salvando, facendosi anche carico dei vostri debiti karmici, e nel frattempo, cercando in ogni modo possibile di ripianarli, quindi siete voi in debito con il Maestro.”
Il mio primo pensiero dopo aver letto questo è stato: “Come può una persona del genere essere chiamata praticante! Queste persone sono semplicemente orribili! Io non ho questo problema.”
In un articolo di condivisione, un praticante si è reso conto che si lamentava del Maestro quando la persecuzione si trascinava senza fine. Sono rimasto scioccato perché anch’io ho avuto quel pensiero. Desideravo che la persecuzione finisse. Mi sentivo senza speranza. Non volevo più sopportare la paura e il dolore. Ma allo stesso tempo, se tutto fosse finito, temevo di non aver raggiunto lo standard.
Mi sono ricordato che quando, non molto tempo fa, io e un mio familiare, anche lui praticante, abbiamo avuto un incidente d’auto, ero scocciato che ci fosse capitata una cosa del genere. Stavo prendendo la Dafa come un’assicurazione, cercavo protezione dalla Dafa, senza prestare attenzione alle richieste del Maestro a coltivare me stesso. Pensavo di aver dato alla Dafa e di aver fatto cose per il Maestro; quindi, avevo il diritto di ricevere benefici dalla Dafa. Ero compiaciuto e mi sentivo soddisfatto di me. Mi sono vergognato di me stesso per aver pensato in quel modo.
Guardando più a fondo, ho scoperto che quando non riuscivo a superare una prova, trovavo sempre delle scuse. A volte sbagliavo, sapendo che era sbagliato farlo. Non ero responsabile verso me stesso e ignoravo l’insegnamento del Maestro. Quando il Maestro, utilizzando la parola di altri praticanti, me lo ricordava, io ribattevo e rifiutavo di riconoscere il mio problema. Il mio comportamento non corrisponde forse a ingannare il Maestro?
Dopo aver riscontrato i problemi sopra descritti, ho fatto un esame più accurato della mia coltivazione e mi sono reso conto che spesso, quando incontravo piccole prove nella vita quotidiana, non le ho valutate in base alla Fa. Desideravo una bella vita. Avevo un forte ego e volevo che le cose andassero sempre a modo mio. Spesso ‘istruivo’ altri praticanti perché non facevano le cose in linea con la Fa, ma non guardavo ai miei problemi.
Sebbene ogni giorno facessi le tre cose, durante lo studio della Fa spesso mi distraevo e non riuscivo a illuminarmi ai significati più profondi della Fa. A volte saltavo anche l’invio dei pensieri retti e la pratica degli esercizi.
Il Maestro ha sopportato così tanto per noi. Eppure, davo le cose per scontate, non ho apprezzato una tale preziosa opportunità quale praticare la Dafa.
La coltivazione è una cosa seria. Quando ci guardiamo dentro non dovremmo farlo come una formalità, ma farlo con mente lucida e correggere le nostre mancanze. Spero che tutti noi possiamo fare tesoro del tempo che ci rimane ed essere più diligenti nella coltivazione. Spero che tutti noi possiamo essere all’altezza delle aspettative del Maestro e degli esseri senzienti che hanno riposto la loro speranza in noi.
Questa è la condivisione al mio livello limitato. Sono lieto che i praticanti mi facciano notare ciò che non è in linea con la Fa.