(Minghui.org) Dopo aver scontato sette anni e mezzo di prigione per la sua fede nel Falun Gong, il signor Hao Jingming, un ex colonnello anziano con il grado di vice reggimento del battaglione principale, è stato nuovamente arrestato il 3 luglio scorso e ora è perseguito.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal 1999.
L’uomo, di 58 anni, era un ex direttore dell’Osservatorio meteorologico dell’Aeronautica Militare Baishiyi a Chongqing. Dopo aver scontato la sua precedente pena detentiva di sette anni e mezzo, nel 2018 si è trasferito con la madre a Pingdu, nella provincia dello Shandong, per prendersi cura di lei.
Hao si è unito a un raduno di praticanti locali del Falun Gong a casa della signora Jiang Caifeng nel tardo pomeriggio del 3 luglio. Non appena è entrato in casa della praticante, oltre 20 agenti di polizia hanno fatto irruzione e l’hanno ammanettato. La polizia è poi andata a fare irruzione nella residenza di Hao, condivisa con la madre, e secondo un testimone più di 10 auto della polizia hanno parcheggiato fuori casa sua per arrestarlo.
Dopo aver visto gli agenti, la madre di Hao ha chiamato la figlia, che se n’era andata poco tempo prima. Così la figlia è cosa indietro e appena arrivata davanti alla porta, è stata bloccata dalla polizia che non voleva farla entrare. Ha cambiato idea quando la ragazza ha fatto capire che era la casa di sua madre.
La sorella di Hao ha chiesto agli agenti perché stessero arrestando il fratello, ma loro hanno insistito dicendo che dovevano farlo. Prima che Hao venisse portato via dalla polizia alle 22:00, dopo ore di stallo, ha chiesto a sua sorella di assumere un avvocato per lui.
Secondo un informatore, la polizia aveva iniziato a monitorare l’uomo dal novembre dello scorso anno. Hanno sorvegliato la casa di Jiang per tre settimane prima di catturarlo. Oltre a Hao e a Jiang, più di 10 praticanti, che avevano avuto contatti con Hao, sono stati arrestati lo stesso giorno.
Un altro informatore ha rivelato che l’ordine di arrestare il praticante è arrivato da Bao Hui, il nuovo capo del dipartimento di polizia della città di Pingdu, ma non è chiaro cosa abbia portato Bao alla decisione di dare la caccia al praticante.
Hao è stato condotto presso il centro di detenzione della città di Pingdu il 5 luglio, e lo stesso giorno ha iniziato uno sciopero della fame per chiedere il rilascio incondizionato.
Il 18 luglio Li Xiaoan e un altro ufficiale di cognome Zhong, della stazione di polizia di Chengguan, hanno portato l’uomo all’ospedale per un esame fisico e per torturarlo tramite l’alimentazione forzata.
La sorella di Hao è stata informata dalla polizia ed è corsa in ospedale per verificare le sue condizioni. È rimasta scioccata nel vedere che, nonostante le deboli condizioni fisiche del fratello, la polizia lo teneva ancora ammanettato e incatenato.
Poiché il praticante si è rifiutato di collaborare con la polizia durante l’esame fisico, un agente l’ha spinto davanti a sua sorella facendolo quasi cadere. La donna ha inoltre appreso che prima di arrivare in ospedale aveva vomitato sangue mentre le guardie del centro di detenzione cercavano di alimentarlo forzatamente.
Un agente dell’Ufficio 610 della città di Pingdu, anche lui presente all’ospedale, ha detto che gli avrebbero potuto dare una pena detentiva più leggera di tre anni se avesse collaborato con loro.
L’arresto di Hao è stato approvato il 2 agosto e il suo avvocato gli ha fatto visita il 18 agosto.
La madre, sulla settantina, ha subito una frattura comminuta non molto tempo fa e proprio quando aveva quasi riacquistato la mobilità, il figlio è stato arrestato. Adesso è molto preoccupata per lui.
Hao è stato arrestato a marzo del 2011 per aver parlato del Falun Gong nel distretto di Jiulongpo, a Chongqing. Gli agenti che l’hanno arrestato erano in realtà suoi colleghi dell’Aeronautica Militare di Baishiyi. Hanno detto che non avevano altra scelta che arrestarlo. Anche il suo supervisore militare si è recato al centro di detenzione di Baiheling, cercando di convincerlo a rinunciare al Falun Gong e dicendogli che, se avesse rinunciato alla sua fede, non sarebbe stato condannato.
Hao è rimasto irremovibile nella sua fede ed è stato condannato a sette anni e mezzo nella prigione di Yongchuan nel 2012. Nel tentativo di trasformarlo, le guardie carcerarie l’hanno privato del sonno, costretto a stare seduto immobile su un piccolo sgabello per tutto il giorno e sottoposto a percosse con bastoni elettrici.