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Shandong: Coppia di sposi condannata al carcere per la propria fede nel Falun Gong

05 Nov. 2023 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dello Shandong, Cina

(Minghui.org) Il 18 ottobre scorso una coppia di coniugi della città di Qingdao, nella provincia dello Shandong, è stata condannata al carcere per la propria fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Yu Chunli è stata condannata a quattro anni e otto mesi e suo marito, Wang Guohui, a quattro anni e quattro mesi; entrambi hanno presentato appello dopo la sentenza.

Ultimo arresto e condanna al carcere

La coppia è stata arrestata il 27 ottobre dello scorso anno. I coniugi, da quasi due anni, erano costretti a vivere lontano dalla propria casa nel distretto di Chengyang per evitare di essere perseguitati per la propria fede nel Falun Gong, ma la polizia li ha rintracciati e ha scoperto la loro casa in affitto nella stessa città.

Alle 20:30 del 27 ottobre dello scorso anno un gruppo di agenti dell'Ufficio per la sicurezza interna del distretto di Chengyang e della stazione di polizia subordinata di Jihongtan ha circondato la casa della coppia e ha indotto il figlio ad aprire la porta, dicendo che la casa aveva una perdita d'acqua. Durante l'arresto la polizia ha anche confiscato i libri del Falun Gong, la stampante e il computer portatile.

La polizia ha trattenuto Wang alla stazione di polizia di Jihongtan per oltre 40 giorni e Yu per oltre 80. Nel primo mese di permanenza entrambi sono stati ammanettati 24 ore su 24 e hanno ricevuto solo un piccolo panino al vapore e dei sottaceti per ogni pasto. La famiglia ha inviato loro dei vestiti, ma non li hanno mai ricevuti.

A causa degli abusi Wang ha sviluppato un'alta pressione sanguigna. Il 15 dicembre dello scorso anno è stato trasferito in un centro di quarantena COVID-19, ma comunque non ha ricevuto cibo a sufficienza. Yu è stata trattenuta alla stazione di polizia per altri 40 giorni, prima di essere portata al centro di quarantena.

La polizia ha ripetutamente impedito all'avvocato dei coniugi di visitarli, gli ha fatto fare il giro della stazione di polizia, del centro di quarantena e della Procura del distretto di Jimo. In particolare, quando il 14 dicembre dello scorso anno l'avvocato si è recato alla stazione di polizia di Jihongtan per chiedere un incontro con i suoi clienti, la polizia ha detto di non avere l'attrezzatura per gli incontri virtuali e gli ha chiesto di informarsi presso il centro di quarantena il giorno successivo.

L'avvocato ha presentato un reclamo al procuratore e un funzionario ha detto che gli sarebbe stato permesso di incontrare virtualmente i suoi clienti. Il giorno successivo si è recato al centro di quarantena e gli è stato detto che la stazione di polizia doveva prima emettere un avviso per approvare la visita. L'avvocato si è recato alla stazione di polizia e l'ufficiale Wang Chuankai ha insistito ancora sul divieto di incontri virtuali, adducendo la mancanza di attrezzature. Ha anche detto che l'avvocato avrebbe dovuto aspettare di vedere i suoi clienti alla fine dei 14 giorni di quarantena.

Il 7 febbraio scorso l'avvocato ha finalmente visitato la coppia dopo il trasferimento al Centro di detenzione di Pudong. Wang aveva contratto l'epatite B, mentre la moglie era in uno stato relativamente buono.

Il 18 ottobre scorso la coppia è stata processata presso il tribunale del distretto di Jimo. Il giudice Gao Fei, che nel corso degli anni ha perseguito molti altri praticanti locali del Falun Gong, ha presieduto il processo e alla fine dell'udienza ha condannato la coppia.

Le condanne al carcere derivano da una precedente persecuzione nel 2018

L'ultima condanna al carcere dei coniugi deriva dalla loro precedente persecuzione nel 2018.

La sera del 1° giugno 2018, una settimana prima del vertice dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (SCO) che si sarebbe tenuto a Qingdao, gli agenti della stazione di polizia di Jihongtan hanno fatto irruzione nell'abitazione dei coniugi e li hanno arrestati, insieme al figlio e la madre di Wang, che sono stati rilasciati il giorno successivo. La coppia è stata trattenuta alla stazione di polizia di Jihongtan ed è stata trasferita a quella di Liuting il 3 giugno. La polizia ha dichiarato che l’avrebbe rilasciata dopo la fine del vertice, il 10 giugno.

Wang è stato poi portato al centro di detenzione della città di Xifu e Yu al centro di detenzione di Pudong. La polizia li ha rilasciati su cauzione il 9 luglio 2018, dopo aver costretto ciascuno di loro a pagare una cauzione di 2.000 yuan (circa 257 euro).

Guidati da Qi Jianxue, un direttore della sicurezza del villaggio locale, due agenti della stazione di polizia di Jihongtan, insieme a un membro del comitato locale, hanno fatto irruzione nella casa della coppia il 14 novembre 2018, perquisendone ogni stanza e confiscando oltre 30 libri del Falun Gong e un computer portatile.

Alla coppia è stato ordinato di rinnovare due volte la condizione di libertà provvisoria per i prossimi due anni, nel frattempo i sussidi a basso reddito per Wang e sua madre sono stati sospesi nel novembre 2019.

Il direttore della sicurezza Qi ha guidato un gruppo di persone, tra cui agenti della stazione di polizia di Jihongtan, personale del comitato locale e dipendenti del governo del distretto di Chengyang, e ha fatto irruzione nella casa della coppia altre due volte: prima il 25 marzo e poi nell'aprile 2020, confiscando il materiale relativo al Falun Gong. Nell'aprile 2020 il direttore della fabbrica in cui lavorava Yu, temendo di essere coinvolto, l'ha fatta licenziare.

Nel luglio 2020 la stazione di polizia di Jihongtan ha sottoposto il caso della coppia alla Procura del distretto di Chengyang, che lo ha poi trasmesso a quella del distretto di Jimo.

Ai coniugi è stato ordinato di presentarsi alla stazione di polizia di Jihongtan il 21 gennaio 2021 e, poiché non hanno ottemperato alla richiesta, la polizia li ha richiamati e ha ordinato loro di presentarsi entro il 26 gennaio. Dopo aver ricevuto la conferma che erano stati incriminati e dovevano essere processati dal tribunale del distretto di Jimo hanno deciso di vivere lontano da casa per nascondersi dalle autorità.

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