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Sichuan: La polizia impedisce alla famiglia di un praticante del Falun Gong deceduto di rendergli omaggio

17 Dic. 2023 |   Di un corrispondente Minghui della provincia del Sichuan, Cina

(Minghui.org) Nel mese di gennaio è stato diagnosticato un cancro al colon a un sessantenne della contea di Dazhu, nella provincia del Sichuan, mentre stava scontando sette anni e mezzo per la sua fede nel Falun Gong. Le autorità carcerarie hanno notificato alla famiglia di Wang Haiqian di richiedere la libertà condizionata per motivi di salute, ma poi hanno ritardato il processo di approvazione e lo hanno rilasciato solo intorno al mese di settembre, quando il cancro era ormai in metastasi. Un mese dopo l’uomo è deceduto all’età di 60 anni.

Il sito web Minghui ha confermato che gli agenti del Comitato per gli affari politici e legali e dell'Ufficio per la sicurezza interna hanno intimato ai familiari di Wang di non denunciare online la sua morte. Hanno anche impedito loro di rendergli omaggio.

Il 27 luglio 2019 Wang, ex insegnante di scuola media, è stato arrestato mentre leggeva libri del Falun Gong insieme ad altri 25 praticanti. Il 29 dicembre 2020 è stato condannato a sette anni e mezzo, oltre a una multa di 50.000 yuan (circa 6.430 euro) dal tribunale della contea di Dazhu. L’uomo ha fatto ricorso in appello al tribunale intermedio della città di Dazhou, che ha deciso di confermare il verdetto originale. Tra il 31 luglio e il 5 agosto 2021 è stato ammesso nella prigione di Jiazhou.

Intorno al mese di ottobre 2021 i familiari di Wang hanno appreso che aveva sviluppato i sintomi di una malattia al fegato, dopo essere stato torturato, e a un certo punto è stato portato all'ospedale della prigione. Hanno chiesto di fargli visita, ma la prigione li ha respinti, adducendo come scusa la pandemia.

Nel gennaio di quest’anno gli è stato diagnosticato un cancro al colon, ma la prigione ha ritardato l'elaborazione della sua richiesta di libertà vigilata, nonostante la famiglia avesse chiesto il suo rilascio immediato. Nel mese di settembre il cancro si era metastatizzato e non riusciva più a mangiare. Solo il 10 ottobre l’uomo è stato rilasciato in libertà vigilata. È stato portato in ambulanza all'ufficio giudiziario della contea di Dazhu e riportato a casa dalla sua famiglia. Un mese dopo, il 20 novembre, è deceduto all'ospedale di medicina cinese della contea di Dazhu.

La morte di Wang ha coronato la sua decennale sofferenza per aver sostenuto la sua fede nel Falun Gong. Ha attribuito al Falun Gong la guarigione dalla sinusite, dalla gastrite, dalla nevrosi e dall'epatite B, ma nel corso degli anni è stato arrestato diverse volte per aver sostenuto la sua fede. Mentre stava scontando una pena di due anni in un campo di lavoro, ha rischiato di morire.

Secondo i dati disponibili raccolti dal sito web Minghui, Wang è il 25° praticante del Falun Gong deceduto a causa delle torture e degli abusi subiti nella prigione di Jiazhou. Alcuni sono deceduti in prigione, mentre altri dopo essere stati rilasciati, ormai prossimi al decesso.

Oltre ai 23 praticanti deceduti riportati nell'articolo di seguito, il 24° praticante torturato a morte dalla prigione è stato Wei Yongqing. Quando è stato rilasciato nello scorso mese di febbraio l’ex assistente ingegnere dell'Università Xihua di Chengdu, nella provincia del Sichuan, era in stato delirante dopo aver scontato una pena di cinque anni. Non sapeva nemmeno come usare la toilette ed evacuava ovunque, ogniqualvolta sentiva lo stimolo. Mesi dopo, il 29 agosto è deceduto. Aveva 83 anni.

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