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Shandong, notizie tardive: Praticante di 53 anni ammessa nel carcere femminile un anno fa, dovrà scontare quattro anni e mezzo per la sua fede

02 Dic. 2023 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dello Shandong, Cina

(Minghui.org) Recentemente si è appreso che, nel mese di novembre dell’anno scorso una donna di 53 anni della contea di Yinan, nella provincia dello Shandong, è stata ammessa nel carcere femminile provinciale per scontare una pena di quattro anni e mezzo.

Le autorità hanno tenuto per lo più all’oscuro la famiglia di Gong Pirong, che è stata perseguita per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. Nel novembre dell’anno scorso le autorità hanno notificato alla famiglia la sua condanna al carcere, ma si sono rifiutate di dire dove le era stato ordinato di scontare la pena o altri dettagli dell’accusa, del processo e della sentenza.

Il marito e la figlia maggiore di Gong hanno lottato per concentrarsi sul proprio lavoro, mentre chiedevano giustizia per lei. La figlia minore, che si affidava a lei per le cure, aveva difficoltà a badare a se stessa. Anche la madre di 98 anni desidera il suo rilascio.

Arrestata nel luglio dell’anno scorso e condannata segretamente mesi dopo

Il 25 luglio dell’anno scorso Gong è stata arrestata dagli agenti della stazione di polizia della città di Jiehu, mentre stava effettuando un test COVID-19. La polizia ha fatto irruzione nelle sue due residenze e le ha confiscato il computer, la stampante, il materiale informativo del Falun Gong e molti altri oggetti di valore. La donna è stata portata nel centro di detenzione della città di Linyi. Le autorità non hanno permesso alla sua famiglia di farle visita o di consegnarle dei vestiti.

Nell’agosto dell’anno scorso Gong ha sviluppato una glicemia elevata ed è stata portata all’ospedale Renmin per essere curata. Alla sua famiglia è stato ordinato di pagare 600 yuan (circa 77 euro) per l’esame fisico, ma le sono state comunque negate le visite. Anche la richiesta di rilascio su cauzione è stata respinta.

Nel mese di novembre dell’anno scorso i suoi familiari sono stati informati che era stata condannata a quattro anni di prigione, ma non hanno ricevuto altri dettagli sull’accusa, il processo, la sentenza o il luogo di detenzione.

Persecuzioni passate

Gong ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1999. In due settimane molti dei disturbi che l’avevano tormentata per anni sono scomparsi. Nell’ottobre 2000, un anno dopo l’inizio della persecuzione, si è recata a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong, ma è stata intercettata dalla polizia a Tianjin e portata in un centro di detenzione. In seguito è stata trasferita nel centro di detenzione della contea di Yinan e costretta a lavorare senza retribuzione. La donna è stata rilasciata, dopo che la sua famiglia ha pagato alla polizia quasi 8.000 yuan (circa 1.030 euro).

Nella primavera del 2001 Gong è stata denunciata da un funzionario del villaggio e portata in un centro locale per il lavaggio del cervello, dove è stata picchiata e costretta a pagare altre 300 yuan (circa 39 euro) di multe illegali.

Nel 2002 la polizia si è improvvisamente presentata a casa di Gong e ha cercato ovunque. Sebbene non abbiano trovato nulla di collegato al Falun Gong, gli agenti hanno molestato la figlia a scuola, terrorizzandola.

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