(Minghui.org) La signora Zou Huaxiang, una donna di 68 anni della città di Weihai, nella provincia dello Shandong, è stata condannata il 23 ottobre scorso a tre anni e mezzo per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. Zou ha presentato ricorso.
La condanna di Zou deriva dal suo arresto avvenuto il 24 novembre dello scorso anno mentre stava distribuendo calendari con informazioni sul Falun Gong in un mercato comunale. Dopo averle strappato le chiavi di mano, gli agenti dell’ufficio di sicurezza interna del distretto di Huancui hanno fatto irruzione nella sua residenza a mezzogiorno e hanno confiscato la sua stampante, un computer, il caricatore del cellulare e 14.000 yuan (circa 1.800 euro) in contanti.
Per legge il sospettato e/o la sua famiglia hanno il diritto di contare gli oggetti confiscati, ma a Zou non è mai stata data la possibilità di vedere cosa fosse stato sequestrato in casa sua. Si è accorta che gli oggetti sopra menzionati mancavano solo dopo essere stata rilasciata. La polizia è inoltre tenuta a produrre due copie dell’elenco degli oggetti confiscati e a far firmare entrambe le copie al sospettato o alla sua famiglia, e poi a conservarne una copia per sé. A Zou non è mai stato mostrato alcun elenco.
La praticante è stata rilasciata su cauzione alcune ore più tardi, dopo essere stata interrogata e aver subito il prelievo di un campione di sangue presso l’ufficio di sicurezza interna del distretto di Huancui. La polizia ha trattenuto 11.000 yuan (circa 1.414 euro) del denaro confiscatole come cauzione e i restanti 3.000 yuan (circa 386 euro) non le sono mai stati restituiti, e non le è stata fornita alcuna informazione al riguardo.
I familiari di Zou hanno perso improvvisamente i contatti con lei il 10 aprile. Poiché due giorni dopo non erano ancora riusciti a trovarla, hanno denunciato la sua scomparsa alla polizia. Ora hanno scoperto che è attualmente reclusa presso il centro di detenzione di Wendeng.
Il 13 aprile i familiari ha incontrato Qin Xiaodong (+86-15562136007, +86-15588335111) dell’ufficio di sicurezza interna del distretto di Huancui, che ha consegnato loro l’avviso di detenzione di Zou e ha chiesto di assumere un avvocato, siccome avevano pianificato di chiedere per lei una pena detentiva.
Qin ha detto che avevano ripreso in custodia Zou a causa del suo precedente arresto avvenuto il 24 novembre dello scorso anno. Così ha presentato il suo caso alla procura della città di Rongcheng. Il procuratore Sun Xiaoming (+86-631-3012129) l’ha incriminata e ha inoltrato il suo caso al tribunale locale.
Zou è stata processata il 28 settembre scorso e il giudice Wang Dongmei (+86-18660387562) l’ha condannata il 23 ottobre.
Zou ha lottato con problemi di salute fin dall’infanzia e la famiglia non poteva permettersi di pagare le sue cure. Spesso si sentiva impotente e pensava che la vita fosse ingiusta nei suoi confronti. Nel marzo 1996 si è imbattuta nel Falun Gong e poco dopo aver iniziato la pratica, i suoi disturbi sono scomparsi. Ha iniziato a vivere secondo i principi del Falun Gong di Verità, Compassione e Tolleranza, e ha riflettuto costantemente su come migliorare sé stessa.
Finalmente ha imparato a essere rispettosa degli altri e la sua famiglia è diventata armoniosa. Ha affermato: “La pratica del Falun Gong non solo mi ha liberata dalla sofferenza dei disturbi fisici, ma ha anche salvato la mia anima. Fino ad ora non conoscevo il vero significato e il valore della vita”.
Dopo che il Partito Comunista Cinese ha iniziato a perseguitare il Falun Gong nel 1999, si è sentita obbligata a far conoscere la pratica a più persone, in modo che potessero trarne beneficio, invece di lasciarsi ingannare dalla propaganda di odio diffusa dal regime. A causa dei suoi sforzi coraggiosi, è stata spesso arrestata e detenuta. Per i dettagli della sua persecuzione passata si veda l’articolo correlato.
Shandong: Praticante arrestata in segreto e molestata per aver parlato alla gente della sua fede