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Hebei: Praticante ripetutamente arrestata, trascorre 11 mesi in prigione per la sua fede nel Falun Gong

26 Dic. 2023 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dell’Hebei, Cina

(Minghui.org) Dopo che il regime comunista cinese ha ordinato la persecuzione del Falun Gong nel 1999, una residente della contea di Wei, nella provincia dell’Hebei, è stata sottoposta ad arresti, vessazioni e pene detentive. Di seguito riportiamo un riassunto delle persecuzioni subite da Liu Shuying negli ultimi 24 anni.

Nel gennaio 2000 la donna si è recata a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong ed è stata arrestata. Song Jianzhong, vice segretario del villaggio di Xiagongcun, l’ha ammanettata a un albero per un’intera mattinata e l’ha presa a calci due volte. Altri due funzionari del villaggio, Li Guangwan e Zhang Sheng, hanno estorto 1.000 yuan (circa 130 euro) ai suoi familiari. I funzionari e gli agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione e le hanno confiscato i libri sul Falun Gong.

Nel 2001, mentre camminava per strada, Liu è stata fermata dal direttore dell’Ufficio 610, Jiao Yueming, e dal segretario di partito del villaggio, Li Zhibin. Li l’ha picchiata e presa a calci, provocandole delle ferite.

Intorno alle 4:00 del mattino del mese di luglio 2003 Jiao, Li e l’istruttore dell’Ufficio 610, Gao Weiming, si sono recati a casa sua per arrestarla. Alla donna, che è riuscita a fuggire dal bagno, sono stati confiscati i libri del Falun Gong.

In un’altra occasione, Liu stava andando a trovare la figlia quando è stata fermata dai funzionari del villaggio Li Guangwan e Zhou Hongbin. Essi hanno sostenuto che il governo centrale stava tenendo un’importante riunione politica e che in quel periodo non le sarebbe stato permesso viaggiare.

Un mese prima delle Olimpiadi di Pechino del 2008 il segretario del villaggio, Li Guangwan, ha tentato di estorcere a Liu una somma di denaro sconosciuta. Poiché la donna si è rifiutata di pagare, Li, altri funzionari del villaggio e la polizia l’hanno picchiata nella sua abitazione e l’hanno arrestata. Sono riusciti a estorcere 4.000 yuan (circa 520 euro) al marito e l’hanno tenuta in custodia fino alla fine delle Olimpiadi.

L’ultimo arresto di Liu risale al 3 luglio dell’anno scorso, quando lei e un’altra praticante, Hu Ping, si sono recate nella vicina contea di Guangling, a Datong nella provincia dello Shanxi, per distribuire materiale informativo del Falun Gong. Liu è stata picchiata selvaggiamente presso il dipartimento di polizia della contea di Guangling, perché si è rifiutata di fornire il suo nome e indirizzo (N.d.E.: a causa del sistema di implicazione cinese, i praticanti del Falun Gong spesso rifiutano di rivelare i loro nomi alle autorità, per proteggere i membri della famiglia, i colleghi e gli amici dalle molestie delle autorità). La polizia è comunque riuscita a confermare la sua identità. Li Guangwan e gli agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione e le hanno confiscato tutti i libri del Falun Gong. Il suo arresto ha inferto un duro colpo alla madre cieca di 97 anni che, poco dopo, è deceduta.

La prima notte dopo il loro arresto, Liu e Hu sono state trattenute in un hotel della città di Datong e ammanettate a una sedia. Dopo 14 giorni di quarantena pandemica, presso l’ospedale della città di Datong, sono state trasferite al centro di detenzione di Chenzhuang. In seguito, Hu è stata condannata a sette mesi e Liu a undici. Entrambe le praticanti sono state rilasciate.