(Minghui.org) Lo scorso 13 novembre un uomo della città di Fuxin, nella provincia del Liaoning, è stato condannato a tre anni e mezzo per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 13 giugno scorso Li Jian di 55 anni, dipendente della filiale di Fuxin della China Unicom, un operatore di telefonia mobile, ha messo un volantino del Falun Gong sulla maniglia della portiera di un’auto. Il proprietario dell’auto lo ha colto sul fatto e gli ha scattato una foto che ha consegnato alla polizia. Gli agenti del Dipartimento di polizia del distretto di Xihe lo hanno monitorato per un mese prima del 19 luglio, quando è stato arrestato sul posto di lavoro. Più tardi gli agenti lo hanno riportato a casa per un’irruzione, nel corso della quale gli hanno confiscato i libri del Falun Gong e altri oggetti personali. L’uomo è stato trattenuto nel centro di detenzione della città di Fuxin.
Secondo i suoi vicini, le autorità hanno inviato pesanti forze di polizia per mettere a soqquadro la sua abitazione. Alcuni residenti si sono spaventati, pensando che la polizia stesse arrestando un assassino.
Dopo che la procura del distretto di Xihe ha approvato l’arresto di Li, il padre di 84 anni ha presentato una lettera al procuratore, chiedendo l’archiviazione del caso. Questi non ha risposto all’anziano, ma ha rapidamente incriminato Li e trasferito il caso al tribunale della contea di Fumeng.
Il 17 ottobre il padre dell’uomo ha contattato il giudice Li Bo, in qualità di difensore della famiglia, chiedendo di poter esaminare il fascicolo del figlio. Li ha negato la richiesta e ha detto che gli avrebbe fatto sapere con tre giorni di anticipo la data del processo.
Il 1° novembre Li è comparso davanti al tribunale della contea di Fumeng. Ha rinunciato all’avvocato d’ufficio che avrebbe dovuto dichiarare la sua colpevolezza e ha agito da solo, dichiarandosi non colpevole. Anche il padre lo ha difeso.
Il 13 novembre il giudice ha annunciato la condanna di Li a tre anni e mezzo di prigione, oltre a una multa di 8.000 yuan (circa 1.033 euro). Il padre ha ricevuto il verdetto due giorni dopo e ha presentato appello a nome del figlio presso il tribunale intermedio della città di Fuxin.
Prima dell’ultima condanna, Li aveva subito due detenzioni amministrative nel 1999, per poi essere condannato, nel novembre dello stesso anno, a due anni in un campo di lavoro, sempre per aver parlato a favore del Falun Gong.