(Minghui.org) Una donna residente a Tonghua, nella provincia dello Jilin, è stata recentemente incriminata e sta affrontando un processo per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 22 settembre dell’anno scorso Yan Shufang, di cinquantasette anni, è stata arrestata ed è tuttora trattenuta nel centro di detenzione della città di Tonghua. Lo scorso 2 febbraio un impiegato del tribunale della contea di Liuhe ha chiamato suo marito e ha cercato di convincere la sua famiglia a rinunciare al Falun Gong.
Dall'inizio della persecuzione, Yan è stata arrestata più volte e ha trascorso tredici mesi in un campo di lavoro forzato, per aver sostenuto la sua fede, dove è stata è stata sottoposta a scosse elettriche e legata nella posizione dell’aquila aperta.
Rievocazione della tortura: Legata nella posizione dell’aquila aperta
Il 24 aprile 2020, poco dopo essere stata rilasciata avendo scontato una pena detentiva di quattro anni, il 28 luglio Yan è stata nuovamente arrestata e la sua casa è stata messa a soqquadro.
Nel mese di dicembre 2021 l'ufficio locale della previdenza sociale le ha sospeso la pensione. Yan ha scritto una lettera per impugnare la decisione, ma l'ufficio ha consegnato la lettera alla polizia che, il 16 agosto dell’anno scorso, ha arrestato la donna. La polizia l'ha interrogata, con la scusa che la lettera menzionava le parole "Falun Gong". In seguito è stata messa agli arresti domiciliari e, il 22 settembre dell’anno scorso, è stata riportata in prigione.
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