(Minghui.org) Alla fine dell’anno scorso un uomo, residente a Zibo, nella provincia dello Shandong, è stato condannato a tre anni di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 29 agosto dell’anno scorso Gao Hong, di cinquantacinque anni, è stato arrestato da Han Junhu e Chang Jiang, dell'Ufficio di sicurezza interna di Qidu. In seguito è stato rilasciato agli arresti domiciliari. Il 6 settembre la polizia ha sottoposto il suo caso alla Procuradel distretto di Zichuan, e, il 5 dicembre è stato condannato dal tribunale distrettuale.
Dopo la morte del padre, avvenuta nel 2018, Gao era l'unico a prendersi cura della madre ottantacinquenne che, a causa della pressione esercitata dalla persecuzione, sta lottando contro l'ipertensione e un grave problema cardiaco. La condanna dell’uomo l’ha lasciata in una situazione disastrosa.
Persecuzioni passate
Nel 1991, dopo essersi laureato all'Università cinese del petrolio con una specializzazione in automazione, Gao ha trovato lavoro presso l'Istituto di ricerca petrolchimica di Qilu. Nel 1997, dopo aver visto i cambiamenti positivi dei suoi genitori grazie alla coltivazione del Falun Gong, ha seguito le loro orme e ha iniziato anche lui a praticare. Il Falun Gong gli ha donato saggezza e ha vinto diversi premi al lavoro per l'innovazione tecnologica.
Il 26 novembre 2000 è stato arrestato per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong e trattenuto nel dipartimento di sicurezza del suo posto di lavoro. La polizia ha messo a soqquadro la sua abitazione e il comitato del Partito Comunista, sul posto di lavoro, ha fatto in modo che i funzionari gli parlassero, per cercare di convincerlo a rinunciare al Falun Gong.
Il 5 dicembre è stato condotto al centro di detenzione del distretto di Linzi e, ventuno giorni dopo, è stato rilasciato su cauzione.
Il 10 marzo 2001 è stato nuovamente arrestato sul posto di lavoro e trattenuto per un mese in una sessione di lavaggio del cervello organizzata in azienda. È stato costantemente monitorato e costretto a guardare ogni giorno video di propaganda che diffamavano il Falun Gong.
Il 18 luglio 2001 la polizia ha tentato nuovamente di arrestarlo. L’uomo non era in casa quando sono arrivati gli agenti, che hanno fatto irruzione nell’appartamento e, in seguito, se ne sono andati. Quando sono venuti a sapere della visita degli agenti, Gao e i suoi genitori sono stati costretti a vivere da sfollati per quasi un decennio.
Il 31 luglio 2008, durante le Olimpiadi di Pechino, è stato fermato mentre si recava nella provincia dell’Hebei per lavorare e, dopo avergli trovato alcuni libri del Falun Gong nella borsa, è stato arrestato. Gao è stato riportato nella sua città natale e interrogato più volte dagli agenti, che volevano sapere dove si trovassero i suoi genitori. Il 26 agosto 2008 la polizia l’ha trattenuto nel centro di detenzione di Zibo e gli ha imposto due anni di lavori forzati.
Nel campo di lavoro forzato nº2 della provincia dello Shandong, Gao è stato privato del sonno per sette giorni, picchiato e ammanettato dietro la schiena. In segno di protesta, l’uomo ha fatto uno sciopero della fame e si è rifiutato di eseguire i lavori forzati. Per rappresaglia, le guardie l’hanno costretto a stare in piedi per tre giorni e a sedersi su un piccolo sgabello, dalle 5:30 alle 23:00, per ottantuno giorni. Il 3 ottobre 2009 l’uomo è stato rilasciato con la condizionale per motivi medici.
Gao Hong era ridotto a pelle e ossa a causa delle torture subite nel campo di lavoro
L'11 luglio 2010, a meno di un anno dal rilascio, Gao è stato nuovamente arrestato, dopo essere stato denunciato per aver distribuito informazioni sul Falun Gong, e trattenuto per dodici giorni. Gli sono stati confiscati il cellulare e la bicicletta elettrica.
Nel settembre 2010 Gao, suo padre e sua madre sono tornati a casa. In seguito, per mantenere i genitori, l’uomo ha trovato lavoro in un'azienda privata.
Il 15 luglio 2020 la polizia ha fatto irruzione nell’appartamento, quando sua madre, Liang Zhongxian era da sola in casa, affermando di aver trovato un volantino del Falun Gong nel loro quartiere e di aver avuto il sospetto che fosse stata proprio lei a distribuirlo. La donna è stata portata alla stazione di polizia per essere interrograta. Gli agenti hanno confiscato i loro libri del Falun Gong, il computer, la stampante, il tablet e persino una lampada da tavolo.
Quel pomeriggio la polizia ha prelevato anche Gao, quando è tornato a casa dal lavoro. L’uomo è stato interrogato fino al pomeriggio successivo. A causa della pandemia, invece di trattenerlo, la polizia gli ha concesso una cauzione di un anno.
Informazioni sui perpetratori:
Han Junhu (韩俊虎), capo dell'Ufficio di sicurezza interna di Qidu: +86-18615335552
Tang Zenglei (唐曾雷), ufficiale di polizia: +86-18615335759
Bai Liang (白亮), procuratore presso la Procura del distretto di Zichuan
Zhao Chenggang (赵成刚), giudice del tribunale del distretto di Zichuan: +86-18560295969