(Minghui.org) Poco più di due anni dopo la scomparsa nel 2021 di una donna di settantacinque anni residente a Daan, nella provincia dello Jilin, i suoi familiari hanno finalmente avuto conferma che è stata segretamente condannata per la sua fede nel Falun Gong ed è stata condotta nella prigione femminile della provincia dello Jilin.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Due anni fa, quando sua figlia si è ammalata ed è stata ricoverata in ospedale, Zhao Shuqin ha pianificato un viaggio a Pechino per prendersi cura di lei e dei due giovani nipoti. Il 9 marzo 2021 è stata fermata alla stazione ferroviaria di Changchun, nella provincia dello Jilin, da alcuni agenti che le hanno perquisito il bagaglio. Avendo trovato materiale del Falun Gong nella sua borsa, la donna è stata arrestata.
La polizia ha affermato di averla dovuta trattenere, perché in quel periodo il regime comunista stava tenendo il Congresso nazionale a Pechino e lei avrebbe potuto "turbare l'ordine sociale".
Le autorità hanno recluso Zhao nel centro di detenzione della città di Baicheng e impedito ai suoi familiari di farle visita. La donna ha chiesto più volte di essere rilasciata per poter assistere la figlia malata, ma senza successo.
Dopo essere stata trasferita in un altro luogo di detenzione, le autorità hanno tenuto i suoi familiari all'oscuro della situazione. Questi hanno recentemente confermato che è stata condannata a tre anni e mezzo di prigione e multata di 5.000 yuan (circa 670 euro). La donna è stata portata nel 10° reparto del carcere femminile provinciale.
Secondo un informatore, Zhao è stata anche ricoverata in ospedale a causa di un problema di salute, mentre sua figlia versa in gravi condizioni, dato che negli ultimi due anni la sua malattia è ulteriormente peggiorata.