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Ricordare il Maestro quando stavo per morire

10 Marzo 2023 |   Di una praticante della Falun Dafa della Cina

(Minghui.org) Da bambina ho imparato gli esercizi della Falun Dafa dai miei genitori, che sono entrambi praticanti. A volte ho studiato la Fa con gli adulti, ma non ho coltivato sinceramente la xinxing”.

Dopo essere cresciuta, sono andata all'università e ho trovato lavoro in altre città. Col passare del tempo, ho rallentato nella coltivazione e nella pratica degli esercizi. Tuttavia, indipendentemente da dove andassi, avevo sempre con me una copia dello Zhuan Falun e ascoltavo le registrazioni dal sito web Minghui. Quello è stato il mio stato di coltivazione per diversi anni e non sapevo nemmeno se venivo ancora considerata una praticante della Falun Dafa.

Un giorno, al lavoro, ho avuto una febbre persistente. Mi sono resa conto che quella condizione era una eliminazione del karma di malattia; sentivo che la mia vita non era in pericolo e che avrei dovuto semplicemente sopportare. Inoltre, dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa con i miei genitori non avevo mai più preso farmaci, per cui ero convinta che l'avrei superata da sola.

Una settimana dopo le mie condizioni sono peggiorate. Mi sentivo confusa, quindi dopo il lavoro sono andata letto; non avevo nemmeno la forza di mangiare! Alle 20:00 battevo i denti e faticavo a riscaldarmi. Ho chiuso gli occhi per cercare di dormire, ma la febbre che non era ancora scesa e mi tormentava. Alle 22:00, il mio corpo era come una palla di fuoco, la mia carne e le mie ossa si contraevano per il dolore e trovavo difficile respirare.

Quando mi sono accorta che avevo la vista sfocata, mi sono spaventata. Più mi innervosivo e più veloce mi batteva il cuore. Non riuscivo a respirare ed ero senza fiato; indipendentemente da quanto ci provassi, non riuscivo a far entrare e uscire l'aria dai polmoni. Ho cominciato ad ansimare, come se qualcosa mi coprisse il naso e la bocca. Tutto il mio corpo era insensibile. La sensazione che il mio cuore stesse per fermarsi da un momento all'altro mi ha sopraffatto e le lacrime mi hanno riempito gli occhi. Quella è stata la prima volta nella mia vita che ho sentito che la morte si stava avvicinando...

All'improvviso volevo chiamare mia madre, ma mentre stavo per comporre il numero, mi sono fermata. Se avesse saputo delle mie condizioni sarebbe inorridita! Vivevo lontano da lei ed era notte fonda, e oltretutto non c'era niente che avrebbe potuto fare per me anche se fosse venuta!

Poi, mi sono ricordata del Maestro: “Voglio fare gli esercizi!”. Ho ripetuto questo desiderio nella mia testa più volte. Mi sono alzata dal letto con molta difficoltà e sono caduta in ginocchio. Sforzandomi di respirare, mi sono alzata, ma ho dovuto accovacciarmi per riposare di nuovo. Facendo diverse pause, sono riuscita a finire la serie del primo esercizio.

Poi è iniziata la musica del secondo esercizio, “Esercizio del Falun in posizione statica in piedi”. Ho pensato, posso farlo? Seguendo la voce del Maestro nella musica, ho alzato le braccia. Troppo debole per stare dritta, avevo la schiena curva a quasi 90 gradi e non riuscivo a sollevare la testa. Per i primi 15 minuti il mio corpo ha ondeggiato e tremato. Giunto il momento di eseguire il movimento “Tenere la ruota sopra la testa”, ho fatto un respiro profondo e cercato di alzare le braccia. In un minuto, un'ondata di calore è fluita dalla sommità della testa fino ai piedi. Ero coperta di sudore e la febbre è calata. Poi ho preso una boccata d'aria fresca e la mia vista si è schiarita. Tutti i dolori del corpo erano spariti! Stando ritta in piedi, ho finito gli esercizi con le lacrime mi rigavano le guance. Quando ho finito, avevo i vestiti madidi di sudore.

Quando ho fatto la doccia stavo ancora piangendo, ho pianto mentre lavavo i miei vestiti impregnati di sudore e ho continuato a farlo fino all'alba. Erano lacrime di gratitudine! Il Maestro mi ha ridato la vita e mi ha fatto sapere che ero ancora una sua discepola. Con l'incoraggiamento del Maestro ho avuto la fiducia necessaria per ricominciare a praticare la Falun Dafa. Quelle erano anche lacrime di vergogna, poiché mi sentivo in colpa per aver ricevuto così tanta compassione e protezione dal Maestro.

Per molto tempo ho versato qualche lacrima di tanto in tanto, anche quando camminavo per strada. Questo è successo perché ho percepito la presenza del Maestro e mi sono sentita avvolta dalla sua compassione.

Heshi.