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Darwin e le lacune della sua teoria dell’evoluzione (Parte 1)

24 Marzo 2023 |   Di Zong Ping

(Minghui.org) Da quando Charles Darwin, nel 1859, ha pubblicato nel suo libro, ‘Sull’origine delle specie’, la teoria dell’evoluzione per selezione naturale, ha affrontato molte sfide. La teoria contraddice diverse fedi religiose e le moderne scoperte scientifiche hanno anche dimostrato che i tre elementi che provano l’evoluzione (anatomia, somiglianza degli embrioni e archeologia) sono tutti privi di fondamento. La biologia molecolare e la genetica hanno ulteriormente dimostrato che la teoria dell’evoluzione è impossibile. In effetti, persino Darwin stesso era timido e dubbioso quando ha avanzato per la prima volta l’ipotesi dell’evoluzione.

Ciononostante, dopo la pubblicazione di ‘Sull’origine delle specie’ nel 1859, il libro ha attirato rapidamente l’attenzione. Karl Marx, che undici anni prima aveva pubblicato Il manifesto comunista, lo accolse favorevolmente, e nel 1960 scrisse: “...il libro di Darwin è molto importante e mi serve come base della scienza naturale per la lotta di classe nella storia”.

Sia Darwin che Marx erano cresciuti in famiglie religiose e avevano studiato teologia nei primi anni di vita. Tuttavia hanno poi fondato i due sistemi atei, rispettivamente la teoria dell’evoluzione e il comunismo. Un monaco di Mongla, in Myanmar, ha detto che Darwin era la reincarnazione di un re demone, e come Marx, è venuto al mondo per distruggere l’umanità. Minghui.org ha pubblicato diversi articoli, come: “Perché l’ateo Partito Comunista Cinese chiede ai suoi membri di giurare fedeltà eterna?”, che hanno analizzato Marx e il comunismo. In questa serie di tre parti, ci concentriamo sulla vita di Darwin e sulla sua teoria dell’evoluzione.

1. La vita di Darwin

Darwin nacque a Shrewsbury, in Inghilterra, nel 1809; sia il padre che il nonno paterno erano medici. Il nonno materno era il fondatore dell’azienda ‘Wedgwood’, di articoli per la casa.

Menzogna e vanità

Sebbene fosse stato battezzato in giovane età e frequentasse spesso la chiesa con la madre, Darwin era vanitoso fin dall’infanzia e spesso competeva con i suoi fratelli per ottenere attenzione. A tal fine, mentiva spesso.

“Da bambino mi piaceva molto inventare deliberatamente delle falsità, e lo facevo sempre per provocare emozioni”, scrisse nella sua autobiografia Recollections of the development of my mind & character (Ricordi dello sviluppo della mia mente e del mio carattere). “Per esempio, una volta raccolsi molta frutta di valore dagli alberi di mio padre e la nascosi tra i cespugli, per poi correre a perdifiato a diffondere la notizia che avevo scoperto un bottino di frutta rubata”.

In un altra occasione, disse a un altro bambino (Leighton) che poteva produrre Polyanthus e Primule di vari colori innaffiandoli con determinati liquidi colorati. “... Naturalmente si trattava di una mostruosa favola, che non avevo mai provato”, spiegò in seguito.

Gli anni dell’università

Darwin trascorse due anni alla scuola di medicina dell’Università di Edimburgo, seguiti da tre anni al Christ College dell’Università di Cambridge. Ma considerava le lezioni ‘intollerabilmente noiose’ e spesso si dedicava alla caccia e alla detonazione di esplosivi. Per questo si guadagnò il soprannome di ‘gas’ e una volta fu rimproverato pubblicamente dal preside.

In seguito decise di studiare all’Università di Cambridge e diventare un ecclesiastico. Scrisse inoltre: “Ma poiché non avevo mai aperto un libro di letteratura classica da quando avevo lasciato la scuola, scoprii con sgomento che, nei due anni trascorsi, per quanto possa sembrare incredibile, avevo effettivamente dimenticato quasi tutto ciò che avevo imparato, comprese alcune lettere greche. Per questo motivo quindi non mi presentai a Cambridge al solito periodo in ottobre, ma lavorai con un insegnante privato a Shrewsbury e andai a Cambridge dopo le vacanze di Natale, all’inizio del 1828”.

“Durante i tre anni trascorsi a Cambridge, per quanto riguarda gli studi accademici, il mio tempo fu sprecato completamente, come a Edimburgo e a scuola”, ha spiegato. Trascorreva molto tempo a caccia, a sparare e cavalcare in campagna. “Frequentavo un gruppo di sportivi, tra cui alcuni giovani ambigui e di bassa caratura. Spesso cenavamo insieme la sera, anche se a queste cene partecipavano spesso uomini di rango superiore e a volte bevevamo troppo”. Darwin aggiunse. “Il mio tempo è stato tristemente sprecato lì, peggio che sprecato”.

Gli archivi scoperti dall’Università di Cambridge nel 2009 hanno rivelato ulteriori dettagli sulla vita di Darwin in quei tre anni. In un articolo del 2009 intitolato ‘Archives shed light on Darwin's student days’ (Gli archivi svelano altri particolari sul periodo in cui Darwin era studente), la Reuters riporta: “Assunse una serie di collaboratori per aiutarlo nelle faccende quotidiane, tra cui uno sguattero (lavapiatti), una lavandaia e un lustrascarpe (qualcuno che pulisce le scarpe)”.

“Un sarto, un cappellaio e un barbiere si assicuravano che si presentasse sempre bene, mentre uno spazzacamino e un carbonaio tenevano acceso il fuoco. Pagava anche cinque penny e mezzo in più al giorno per avere verdure oltre alla razione base di carne e birra del Christ’s College”, continua l’articolo.

Suo padre molto adirato lo redarguì dicendogli: “Non ti interessa altro che sparare, catturare cani e topi, sarai una vergogna per te stesso e per tutta la tua famiglia”.

Ma Darwin ignorò queste parole. Lui e i suoi amici organizzarono un confronto in opposizione ai cristiani, portando a dubitare della loro fede una cinquantina di studenti di teologia. Darwin definì quei tre anni a Cambridge come ‘i più gioiosi della mia felice vita’.

La teoria dell'evoluzione

L’intelligenza della mente umana, il mistero del corpo umano e la precisione dei corpi cosmici non possono essere spiegati dalla casualità e hanno quindi suscitato un intenso interesse negli ultimi millenni. William Paley, in Teologia Razionale, pubblicato nel 1802, sosteneva che le complicate strutture del corpo umano, come gli occhi e le articolazioni, dovevano essere state progettate da un Creatore intelligente.

Sebbene inizialmente convinto dal libro di Paley, in seguito Darwin lo respinse. Non credeva all’esistenza della Torre di Babele, né al segno dell’arcobaleno descritto nell’Antico Testamento. Inoltre non riusciva a capire perché Dio avesse punito gli uomini per i loro peccati. Credeva anche che fosse ingiusto che gli animali soffrissero così tanto... Sulla base di questo ragionamento, si potrebbe considerare Darwin un sostenitore degli animali. In realtà era l’opposto, poiché Darwin era appassionato di caccia e uccideva.

Secondo la sua autobiografia, da ragazzo Darwin picchiava un cucciolo semplicemente per il senso di potenza che provava. Amava così tanto sparare che disse: “Se c’è una beatitudine sulla terra, è questa”. È comprensibile che molte persone vadano a caccia per cibo e/o per sport, ma Darwin andò ben oltre. “Il mio zelo era così grande che, quando andavo a letto, mettevo gli stivali da tiro aperti accanto al letto, per non perdere mezzo minuto a metterli al mattino”, scrisse.

Emma, moglie di Darwin, era una devota cristiana. Più volte l’aveva esortato a riconsiderare la teoria Sull’origine delle specie, perché senza la fede, questo mondo sarebbe stato senza speranza, ma Darwin non le diede retta. Anche il caro amico di Darwin, Alfred Russel Wallace, infatti non era d’accordo che le attività mentali umane derivassero dall’evoluzione.

Malattie di lunga durata

Darwin sposò sua cugina Emma nel 1839 ed ebbe dieci figli, di cui sei maschi e quattro femmine. Ma la maggior parte dei figli, in un modo o nell’altro, affrontarono delle difficoltà.

Il primogenito, William (nato nel 1839) era sterile; il secondogenito, George (nato nel 1845) era sempre nervoso e amava parlare delle malattie altrui; il terzogenito Francis, (nato nel 1848) soffriva di depressione; il quarto figlio Leonard, (nato nel 1850) era sterile; il quinto figlio Horace, (nato nel 1851) era sempre malato e si affidava alle cure della madre; il sesto figlio Charlie, (nato nel 1856) morì all’età di due anni. La figlia maggiore Anne, (nata nel 1841) morì di scarlattina all’età di 10 anni; la seconda figlia Mary, (nata nel 1842) morì subito dopo la nascita; la terza figlia Henrietta, (nata nel 1843) era sterile; la quarta figlia Elizabeth (nata nel 1847) potrebbe aver avuto problemi di sviluppo da bambina e non si è mai sposata.

Nei suoi ultimi anni, Darwin attribuì le cause di queste disgrazie familiari al matrimonio tra parenti stretti. Emma, invece, riteneva che le sofferenze dei suoi figli fossero il risultato della mancanza di rispetto del marito nei confronti di Dio. In effetti i matrimoni tra parenti stretti come loro non erano rari nell’Europa dell’epoca, ma pochi avevano avuto problemi di questo tipo con la loro discendenza.

Durante il terzo anno dopo aver iniziato a scrivere Sull’origine delle specie, Darwin contrasse una strana malattia. Soffriva spesso di nausea, vomito, palpitazioni, infiammazioni cutanee, insonnia, mal di testa, mal di stomaco, ulcere alla bocca e altri sintomi. Di conseguenza poteva lavorare solo due o tre ore al giorno.

All’arrivo dei medici, tuttavia, i sintomi scomparivano e non si riusciva a diagnosticare alcuna malattia. Il padre di Darwin era un medico, ma anche lui non riuscì a trovare una soluzione. Nei decenni trascorsi da quando Darwin aveva manifestato per la prima volta quei sintomi, aveva interpellato più di 20 medici rinomati, ma nessuno di loro era riuscito ad aiutarlo.

Per alleviare il dolore, Darwin provò a sottoporsi a trattamenti idrici: immergersi in acqua fredda o dormire sotto una coperta umida e fredda. Saltuariamente, si avvolgeva un filo di rame imbevuto di aceto o un filo di zinco, sperando di deviare il dolore mentale in dolore fisico; ma questo espediente lo aiutò molto poco. Alla fine morì nel 1882.

(Segue)