(Minghui.org) Il 21 gennaio 2021 sono andata in una zona rurale per chiarire i fatti e dare il mio contributo a salvare le persone. Una donna che non era ancora chiara sulla verità della Falun Dafa mi ha denunciata alle autorità. La polizia mi ha arrestata e portata al commissariato. Hanno anche confiscato sette copie dei Nove Commentari sul Partito Comunista, un lettore MP3 e alcuni materiali informativi che erano nel mio triciclo. Ho detto loro: “Per favore, date un’occhiata a quei libri e materiali, e leggeteli. Non partecipate alla persecuzione dei praticanti della Dafa, così che possiate avere un buon futuro”. Hanno saccheggiato la mia casa sono stata trattenuta per 15 giorni nel centro di detenzione.
Poco dopo il mio ritorno a casa mio marito mi ha detto: “I dirigenti del villaggio hanno chiamato per chiedere a nostro figlio di consegnargli una tua foto. Così ne ho trovata una e gliel’ho data”. Gli ho chiesto: “Perché non me lo hai chiesto prima di farlo? Sai cosa ne faranno? La useranno per controllarmi e perseguitarmi”. Mio marito ha risposto che non credeva che l’avrebbero fatto.
In effetti, un giorno, mentre andavo a chiarire i fatti alla gente, ho visto un uomo e una donna che mi pedinavano da vicino su una moto. Li avevo appresso da quasi 10 miglia. A un incrocio, mentre aspettavo il verde al semaforo, si sono fermati accanto a me. Li ho fissati e ho pensato tra me e me: “Non seguitemi!”.
Quando il semaforo è diventato verde, mi sono passati davanti e se ne sono andati. In passato avevo chiarito con successo i fatti alle due stazioni di polizia della mia zona, così ho dedotto che gli agenti sulla moto fossero di un’altra stazione di polizia e che quindi avrei dovuto andarci per chiarirgli i fatti.
Il 9 maggio ho preso una lettera di chiarimento della verità e del materiale informativo da portare a quest’altra stazione di polizia. Si dava il caso che ci fossero alcune persone dell’Ufficio 610. Quando ho iniziato a parlare con loro, si sono rifiutati di ascoltare e leggere la lettera o il materiale. Mi hanno arrestata e hanno saccheggiato nuovamente la mia casa.
Il giorno dopo il mio arresto sono stata messa in una cella con altre 15 detenute nel centro di detenzione comunale. Quelle detenute erano sgarbate. Quando mi sono rifiutata di indossare l’uniforme mi hanno detto: “Se non lo fai, il capo del centro di detenzione prolungherà la nostra detenzione. Alcune di noi hanno i familiari che aspettano con ansia il nostro ritorno a casa. Se non indosserai l’uniforme, troveremo un modo per fartela pagare e soffrirai”. Ho risposto: “La vostra detenzione non sarà prolungata per colpa mia. Posso anche indossare l’uniforme, non c’è problema, non mi interessa. Se ne occuperà il mio Maestro!”
Avevano un pessimo carattere e si agitavano facilmente. Spesso mi imprecavano contro e sfogavano la loro rabbia su di me, rubavano i miei oggetti personali e tutto questo non mi ha minimamente destabilizzato. Il Maestro mi ha insegnato a seguire Verità, Compassione, Tolleranza, quindi sapevo di non dovermi comportare come loro. Ogni volta che potevo, recitavo la Fa a me stesso o inviavo pensieri retti per eliminare i fattori maligni in questo campo dimensionale.
Per un po’ di tempo le cose non sono cambiate quasi mai. Un giorno mi è venuto in mente che solo ascoltando le lezioni del Maestro la situazione sarebbe cambiata. Così ho iniziato a recitare da Hong Yin a Hong Yin IV a voce alta. Anche se mi sgridavano, li ignoravo e continuavo. Hanno finito per parlare ancora più forte per soffocare il suono della mia voce e impedirmi di recitare.
Ho pensato che forse il mio approccio non fosse corretto. Se le detenute avessero continuato a mancare di rispetto alla Dafa come stavano facendo, avrebbero commesso un crimine. Così ho smesso di recitare ad alta voce e ho inviato intensamente pensieri retti per eliminare tutto il male che insisteva alle loro spalle. Mentre lo facevo, il Maestro mi ha permesso di vedere grandi pezzi di una sostanza nera che cadevano in questo campo dimensionale. In seguito ho continuato a recitare Hong Yin molto silenziosamente. Ciò significa che trascorrevo molto tempo a recitare la Fa ogni giorno, e ciò ha aiutato i miei pensieri a rimanere retti. Non avevo nessuna traccia di paura, non mi preoccupavo del lavoro da svolgere nel campo e desideravo solo leggere lo Zhuan Falun.
Circa tre settimane dopo un ufficiale di polizia mi ha chiamata nel suo ufficio e mi ha chiesto: “Abbiamo avviato le procedure per processarti e il tuo fascicolo è stato inviato al tribunale. Vuoi assumere un avvocato per la difesa?”. Ho risposto: “Non lo farò. Mi affido solo al mio Maestro”.
Alcune settimane dopo il personale dell’Ufficio 610 della contea e due agenti di polizia mi hanno fatta salire su una loro auto. Ho detto a tutti loro: “Il Maestro Li ha chiesto ai suoi discepoli di salvare le persone, compresi voi. Per essere salvati, cercate di capire la verità sulla Dafa e di stare lontani dal Partito Comunista Cinese (PCC). Mi avete tenuta in prigione e mi avete ingannata. Avete nascosto le parole sul foglio e avete indicato il punto in cui dovevo firmare, dicendo che se avessi firmato sarei potuta tornare a casa. Solo dopo averlo fatto, ho visto che sul foglio diffamavate la Dafa. Mi avete ingannata per farmi firmare. Per questo motivo ho deluso la Dafa. Mi sono sentita molto dispiaciuta per il Maestro, che mi ha faticosamente salvato. Poiché ero molto dispiaciuta, dopo essere arrivata al centro di detenzione ho fatto uno sciopero della fame di otto giorni. L’ho fatto anche per oppormi alla persecuzione, perché non dovrei essere trattata così. State commettendo un peccato quando perseguitate la Dafa. Perché non avete letto i Nove Commentari sul Partito Comunista che mi avete sottratto l’ultima volta? Perché non leggete i nostri materiali informativi? Per favore, pensateci bene”.
Ho capito subito che la polizia mi stava portando all’ospedale psichiatrico di Chengdu, così ho detto loro: “Se mi portate qui per fare delle iniezioni tossiche, commettete un peccato enorme! Non ho paura della morte, provo solo pietà per voi, perché subirete un castigo”. Il Maestro Li ha scritto tre poesie intitolate tutte ‘Retribuzione’, ne reciterò due”. Ho poi recitato “Retribuzione” sia in Hong Yin II che in Hong Yin IV, in modo che potessero rendersi conto delle conseguenze della persecuzione dei praticanti. Poi ho recitato loro la Fa, molto attentamente e lentamente, in modo che potessero sentirmi chiaramente.
All’ingresso dell’ospedale psichiatrico ho chiesto di togliermi le manette, ma mi hanno risposto che non avevano la chiave. Allora ho gridato ai passanti: “Amici miei, sono una persona che non reagisce quando viene picchiata o insultata. Seguo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza per essere una brava persona, eppure vengo perseguitata in questo modo. Che razza di società è questa? Che razza di Partito è il PCC? Può continuare ad andare avanti così?”. La polizia mi spintonava per impedirmi di parlare.
Mentre salivo le scale dell’ospedale per fare il check-in, tre agenti di polizia mi hanno seguita. Uno mi ha chiesto: “Ci odi?”. Ho risposto: “Come praticanti della Falun Dafa, nei nostri cuori non c’è odio, ma solo Verità, Compassione, Tolleranza”.
Poi ho recitato: “Risolvere il grande caos” di Hong Yin II, e tutti hanno ascoltato. In ufficio, rivolta al medico, ho detto: “Sono molto sana sia fisicamente che mentalmente. Posso recitare diversi libri della Dafa. Non collaborerò con lei per fare controlli”.
Così, quando mi hanno detto di aprire gli occhi, li ho semplicemente chiusi, e poi viceversa. Quando mi hanno visto fare così, mi hanno tolto le manette e costretta a sottopormi a tutte le procedure rimanenti. Quando tutto è finito il dottore ha chiuso il suo libro e mi ha detto: “Sei molto normale e intelligente”. Sapevo che era il Maestro che mi incoraggiava a continuare bene il mio percorso.
Poi un medico mi ha chiesto: “Qualcuno qui ti ha dato sostanze tossiche o ti ha trattato male?”. Ho risposto: “No”. Tuttavia ho raccontato al medico di come gli agenti di polizia mi hanno rintracciato e hanno interferito con il mio chiarimento della verità: “Gli ho dato informazioni per chiarirgli la verità e salvarli, invece mi hanno arrestata. Mi hanno persino portata in questo ospedale psichiatrico per torturarmi”. Ho detto al medico di non lavorare con la polizia e fare cose cattive per danneggiare la Dafa. Ho fatto sapere al dottore che il Falun Gong è una via di coltivazione di alto livello che insegna alle persone a coltivare se stesse e a perseguire la gentilezza. Ho continuato: “Prima di coltivare avevo un brutto carattere e molti problemi di salute, ma guarda adesso come sono sana”. La polizia era lì vicino, poi quando mi ha visto chiarire di nuovo la verità mi ha trascinata via e fatta salire sull’auto.
Ci sono volute diverse ore per tornare dall’ospedale psichiatrico al centro di detenzione. Volevo recitare altri insegnamenti della Fa ai tre agenti di polizia, per sfruttare al meglio l’opportunità di chiarire loro ancora una volta i fatti. Appena salita in macchina ho iniziato a recitare Hong Yin. Ho cercato di dire ogni parola in modo forte e chiaro, e tutti hanno ascoltato senza dire una parola. Uno di loro ha risposto a una telefonata durante il tragitto, e l’interlocutore ha chiesto: “Com'è andata?”. Lui ha risposto: “È piuttosto complicato. Te lo spiegherò nei dettagli dopo che ritorno”. Poi ha riattaccato. Ho pensato che recitare la Fa per questi uomini non sarebbe stata una perdita di tempo, perché il Maestro avrebbe purificato la loro mente. Alla stazione di polizia si sono guardati l’un l’altro come fossero sotto shock e non hanno proferito parola.
L’ufficiale che mi ha riportata in cella era così stupito che ha continuato a seguirmi anche quando siamo arrivati al secondo cancello. La guardia gli ha perfino detto di fermarsi e di voltarsi, ma lui è rimasto lì come se non avesse sentito. La guardia si è arrabbiata e gli ha urlato contro. Solo allora si è come “risvegliato”.
Il giorno dopo un uomo ha portato un documento con i risultati del controllo e mi ha detto di firmarlo. L’ho guardato e ho notato che ogni voce era contrassegnata come ‘anormale’. Ho detto: “Sono molto in forma. Cosa c’è di ‘anormale’? Non lo firmerò!”. Si è arrabbiato e se n’è andato. Qualche giorno dopo gli agenti di polizia del centro di detenzione mi hanno ridetto di firmare i risultati dell’esame. Quando ho visto che era lo stesso foglio ho detto: “Avete colluso con i medici per portarmi all’ospedale psichiatrico e perseguitarmi. Non lo firmerò!”.
Dopo il mio ritorno da Chengdu City, le altre detenute mi hanno chiesto cosa fosse successo e cosa avesse detto la polizia. Ho raccontato dell’esame all’ospedale psichiatrico e di come gli ufficiali mi avevano ascoltato recitare la Fa. Ho colto l’occasione per dire alle detenute quali insegnamenti avevo recitato. Qualcuno ha detto: “Hai fatto bene”. Un altra ha commentato: “Non ho mai visto nessuno come te che abbia memorizzato così tanti insegnamenti”. Ho risposto: “Molti di noi praticanti della Dafa possono memorizzare e recitare la Grande Legge”. Ho chiesto loro di ripetere: “La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone”. Una detenuta ha detto: “Tu hai qualcosa in più! A un certo punto non hai mangiato per otto giorni, ma sei rimasta di buon umore. Non sei malata e non hai preso nessuna medicina. Sei incredibile!”. Per le persone normali è facile capire le poesie di Hong Yin. Poiché a loro piaceva ascoltarle, le recitavo sempre. Le detenute hanno cominciato ad apprezzarmi, e quando erano di buon umore mi chiedevano di recitare la Fa per loro. Una si è fatta dare il mio numero di telefono, dicendo che si sarebbe messa in contatto con me dopo essere stata rilasciata, in modo che potessi insegnarle gli esercizi.
Otto di noi sono state poi trasferite in un'altra cella. Nella nuova cella ci sono state molte prove di xinxing da superare. Ho mantenuto alta la mia xinxing e ho continuato a recitare la Fa e a inviare pensieri retti ogni giorno. Anche le detenute di questa cella hanno cominciato ad apprezzarmi. Solo una non mi sopportava e ha chiesto di essere trasferita in un’altra cella.
Il pomeriggio del 26 agosto un ufficiale di polizia ha gridato da dietro la porta che dovevo fare i bagagli e tornare a casa. Tutti i presenti nella stanza l’hanno sentito e si sono emozionate per me. Una era così entusiasta che saltava su e giù come una bambina! Tutta la stanza gioiva, anche se nessuna di loro voleva che me ne andassi. Non ho mai visto nulla di simile e mi sono commossa. Una persona mi ha detto: “Per favore, vestiti bene perché oggi vai a casa”. Ho risposto: “Non c’è problema. Vi lascio questi oggetti e altre cose. Grazie per esservi preoccupate per me, lo apprezzo molto! Mi è piaciuto molto il tempo che abbiamo trascorso insieme!”.
Avevo sentimenti contrastanti riguardo alla partenza. Molte di loro mentre facevo lo sciopero della fame mi avevano insultato e rubato il cibo. Ognuna di loro mi aveva maltrattata, ma ora erano tutte cambiate. È stato il potere del Maestro a cambiarle, è stata la compassione del Maestro a far emergere la loro natura gentile. Hanno anche dimostrato di comprendere e rispettare la Falun Dafa. Mi sentivo felice per il futuro luminoso che si prospettava per queste donne.
Due persone sono venute a prendermi al centro di detenzione, una dell’Ufficio 610 della contea e l’altra un ufficiale della stazione di polizia. Uno mi aveva sentito recitare la Fa. Mi hanno portata al commissariato locale, e durante il tragitto ho chiesto loro: “Bestemmiate ancora sulla Dafa?”. Hanno subito risposto: “No, non lo facciamo. Crediamo nella Dafa, non facciamo cose che possano danneggiarla”.
Dopo poco tempo siamo arrivati alla stazione di polizia locale, e loro stavano per andarsene. Gli ho ricordato: “Per favore, recitate spesso ‘la Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone’, e sarete benedetti. Per favore, non perseguitate più i praticanti”. Entrambi hanno risposto allegramente e a voce alta: “Certo”. Suscitando le risate delle persone nella stazione di polizia.
Quando sono tornata a casa la gente del mio villaggio è stata sorpresa di vedermi. Un dirigente ha detto: “La polizia ha detto che hai parlato a tutti di quanto sia meraviglioso il Falun Gong. È difficile credere che tu abbia osato dirlo alla stazione di polizia! Ho sentito che questa volta saresti stata condannata a diversi anni. Come mai sei stata rilasciata? Chi ti ha pagato la cauzione?”. Ho risposto: “Il Maestro Li mi protegge, è il Maestro che comanda”. Molti altri ufficiali di polizia ora capiscono la verità sul Falun Gong, quindi sono stata rilasciata”. Ho recitato la Grande Legge agli abitanti del villaggio e anche loro hanno capito la verità.
Durante il periodo di detenzione volevo veramente studiare la Fa. Quando non riuscivo a ricordare lo Zhuan Falun, mi innervosivo. Intimamente dicevo al Maestro: “Maestro, questo non è il posto dove devo stare. Andrò a casa e farò bene le tre cose che ci hai affidato. Una volta tornata a casa, non sarò più così impegnata a vendere verdure e userò il tempo per studiare meglio gli insegnamenti e salvare altri esseri senzienti”.
Grazie, Maestro, per la tua benevola protezione e il tuo rafforzamento, che mi hanno permesso di fuggire dal centro di detenzione con pensieri e azioni rette e tornare a casa con dignità. Studierò di più la Fa, salverò più esseri senzienti e coltiverò ancora più diligentemente.