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Destini opposti di due madri: Commemorazione delle madri che hanno perso la vita nella persecuzione del Falun Gong

18 Maggio 2023 |   Di un corrispondente Minghui

(Minghui.org) Jennie Sheeks è una giovane madre di Filadelfia con tre figli. Nel 2012, quando i suoi figli avevano 5, 4 e 2 anni, ha cercato su Google una pratica per alleviare lo stress e ha trovato alcune informazioni sulla Falun Dafa.

“Stavo cercando un modo per avere più energia per educare e crescere i miei figli, ridurre il mio stress e rendermi una madre più calma”, ha detto.

Jennie, in una fredda mattina del gennaio 2012, si è recata alla Liberty Bell e ha trovato alcuni praticanti della Falun Dafa. Ha raccontato: “Queste persone gentili hanno iniziato a insegnarmi gli esercizi della Falun Dafa. Due mesi dopo che avevo iniziato a fare gli esercizi, il mio problema di salute cronico, che mi aveva reso a volte desiderosa di farla finita, era completamente sparito e non è mai più tornato. È stata una sorpresa che mi ha reso felice. La coltivazione della Falun Dafa ha notevolmente ridotto il mio stress e ha cambiato profondamente la mia vita”.

Sei anni dopo, il 13 maggio 2018, la Giornata Mondiale della Falun Dafa, che cadeva proprio nel giorno della Festa della Mamma, Jennie non vedeva l’ora di condividere la sua felicità con tutti: “La Falun Dafa mi ha aiutata a diventare una figlia migliore e a stare più calma e vicina ai miei figli”.

Jennie alla parata della Giornata Mondiale della Falun Dafa nel 2014

Al contrario una madre di 84 anni dall’altra parte dell’oceano in Cina non è stata così fortunata.

Tre giorni prima della festa della mamma nel 2017, la signora Xu Guilan è deceduta, senza aver potuto rivedere sua figlia, poiché la giovane donna era stata incarcerata per la sua fede nella Falun Dafa.

La figlia, la signora Li Min, è stata arrestata nel suo appartamento nella città di Dalian, provincia dello Liaoning, il 25 maggio 2015. Successivamente è stata portata al centro di detenzione di Yaojia. Il 1° luglio, quando la signora Xu stava aspettando l’autobus davanti al centro di detenzione, subito dopo aver fatto visita a sua figlia, sono arrivate diverse guardie. Hanno trascinato a lungo la donna 82enne e l’hanno gettata dentro un’auto della polizia. Sebbene sia stata rilasciata lo stesso giorno, ha lottato a lungo per superare l’esperienza traumatizzante.

La paura non ha però impedito alla signora Xu di recarsi regolarmente al centro di detenzione, perché credeva che sua figlia avesse bisogno di lei. Per due anni ha viaggiato ogni mese da sola sino al centro per far visita a sua figlia. Ogni viaggio richiedeva tre scali in autobus. Dopo alcuni viaggi, il tutto si è rivelato estremamente impegnativo dal punto di vista fisico e ha iniziato a risparmiare denaro per chiamare un taxi.

Durante le sue visite la signora Xu ha effettuato depositi in contanti o portato cambi di vestiti per sua figlia. Anche se a volte le sue visite le venivano negate, andava comunque al centro di detenzione credendo che, quando era vicina, sua figlia potesse sentire che le mancava.

La signora Xu è andata anche alla stazione di polizia, alla procura e al tribunale, cercando di convincere la polizia, il pubblico ministero e il giudice che sua figlia era innocente e raccontando loro come la pratica della Falun Dafa avesse migliorato la sua vita.

Non avendo prove sufficienti per sporgere denuncia contro la signora Li, il pubblico ministero l’ha trattenuta e ha continuato a rimbalzare il suo caso alla polizia per avere ulteriori prove. Il caso alla fine è arrivato in tribunale, ma il giudice dopo aver condotto un’udienza ha continuato a ritardare l’annuncio della sentenza.

Nel frattempo la signora Xu ha continuato a vivere nella paura e nell’ansia, il che ha messo a dura prova la sua salute. Tre giorni prima della Festa della Mamma, l’11 maggio 2017, è deceduta. La figlia è stata successivamente condannata a 3 anni e rilasciata 1 anno dopo la morte della madre.

La situazione della signora Xu non è un caso isolato. Negli ormai 24 anni di persecuzione, innumerevoli madri e padri hanno sopportato la stessa agonia di perdere i propri figli o di morire essi stessi a causa della persecuzione. Poiché la Festa della Mamma del 2023 è proprio dietro l’angolo, non dimentichiamoci delle famiglie che stanno ancora soffrendo per la persecuzione in Cina. Non importa però quanto il Partito Comunista Cinese (PCC) perseguiti la Falun Dafa, la tirannia non batterà mai la retta fede. La speranza è che la persecuzione finisca il prima possibile e che le famiglie possano ricongiungersi tra loro.

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