(Minghui.org) Lo scorso 22 aprile i praticanti della Falun Dafa hanno svolto attività in Piazza Brisbane per commemorare il 24° anniversario dell’Appello del 25 aprile.
Ventiquattro anni fa i praticanti hanno lanciato un appello pacifico per il rilascio degli amici del Falun Gong arrestati e hanno chiesto un ambiente legale per praticare il loro credo. In tutta risposta, il PCC ha lanciato la brutale persecuzione che continua ancora oggi.
La protesta pacifica ha mostrato il coraggio morale dei praticanti nel sostenere la giustizia e la convinzione nei principi universali di Verità-Compassione-Tolleranza.
Lo scorso 22 aprile i praticanti hanno svolto attività, tra cui gli esercizi di gruppo, in Piazza Brisbane, per commemorare l’Appello del 25 aprile di 24 anni fa
La vista dei praticanti che facevano tranquillamente gli esercizi ha attirato l’attenzione di molti passanti, che volevano scoprire cos’è la Falun Dafa. Quando hanno appreso della brutale persecuzione del PCC, compreso il prelievo forzato di organi, molti hanno firmato la petizione per chiedere la fine delle atrocità. Un residente australiano ha detto: “Grazie per aver informato le persone; vi sostengo al 100% nell’opporvi alla persecuzione”.
Dopo aver appreso i fatti, i cittadini firmano la petizione per chiedere la fine della persecuzione
Guo Li, i cui genitori sono stati arrestati in Cina per aver praticato il Falun Gong, riceve aiuto dal governo australiano
Guo Li, che frequenta la Griffith University sulla Gold Coast, ha chiesto aiuto per liberare i suoi genitori, arrestati dalla polizia nella provincia del Jiangsu. Nel 1996 i genitori, che vivono nella città di Wuhan, hanno iniziato a praticare la Falun Dafa. Sono stati denunciati per aver dato informazioni sulla pratica mentre erano in visita a dei parenti a Taizhou, nella provincia del Jiangsu. Lo scorso 14 febbraio sono stati arrestati dagli agenti di polizia e sono stati incarcerati nel centro di detenzione della città di Taizhou. Ad oggi, Guo non è ancora riuscita a contattarli ed è molto preoccupata per la loro sicurezza.
La praticante si è recata a Canberra per chiedere aiuto al governo australiano. Diversi membri del Parlamento e funzionari del Dipartimento degli Affari Esteri hanno incontrato Guo Li. La donna ha detto loro: “Nelle carceri cinesi, i miei genitori potrebbero essere costretti a sottoporsi a un prelievo di sangue e, in caso di riscontro positivo, potrebbero venire sottoposti al prelievo dei loro organi”.
I funzionari australiani sono consapevoli che i praticanti della Falun Dafa, i tibetani e i cristiani clandestini sono i principali obiettivi del prelievo di organi da parte del PCC e hanno promesso a Guo Li che l’avrebbero aiutata. Il 6 aprile, la ragazza ha ricevuto una risposta da Lisa Mortimer, vicedirettore della divisione regionale del Sud-est asiatico, del Dipartimento australiano per gli Affari esteri e il commercio: “Abbiamo sollevato il caso dei tuoi genitori con l’Ambasciata cinese in Australia. Abbiamo comunicato loro le nostre preoccupazioni in materia di libertà religiosa. Speriamo che questo porti a cambiamenti positivi”.
Braden Pierson ha ringraziato i praticanti per aver informato le persone sulla persecuzione in Cina
Braden Pierson, che lavora presso SA Power Networks, ha dichiarato: “Verità-Compassione-Tolleranza rappresentano i valori fondamentali dell’umanità. Offrono speranza e se le persone non li seguiranno, non ci sarà per loro un futuro luminoso. Ho visto la speranza perché i praticanti della Falun Dafa stanno trasmettendo questi valori”.
Braden, che sta studiando scienze ambientali all’università, ha detto: “Sostengo al 100% i praticanti della Falun Dafa che stanno protestando contro la persecuzione. Sanno di dover affrontare terribili torture, eppure continuano a chiedere giustizia e a chiarire i fatti alla gente. Sono coraggiosi! Ringrazio i praticanti per aver diffuso la verità. Tutti noi dovremmo continuare a resistere a questa persecuzione, finché il PCC non cesserà di esistere”.
Brooke Renwick ha elogiato i praticanti per aver denunciato la persecuzione con mezzi pacifici
Brooke Renwick, che è una piccola imprenditrice, ha affermato: “I praticanti della Falun Dafa dovrebbero avere la libertà di praticare. Vediamo il PCC opprimere il suo stesso popolo; questo è il problema. Sono stupita che i praticanti possano affrontare tutto ciò in modo così pacifico. Il PCC arresta tutti arbitrariamente, eppure i praticanti della Falun Dafa scelgono di sensibilizzare l’opinione pubblica, usando mezzi pacifici e razionali”.
Commossa dagli esercizi pacifici dei praticanti, è rimasta a lungo a osservare e a parlare con loro. Ha detto: “Una giovane donna di 22 anni ha parlato poco fa. I suoi genitori sono stati arrestati dal PCC. Pur conoscendo i rischi, hanno continuato a raccontare la persecuzione. Questo dimostra un grande coraggio. Sarebbe bello se non ci fosse il PCC in Cina”.
Stuart Laing sostiene gli sforzi pacifici dei praticanti per denunciare la persecuzione
Stuart Laing è uno scrittore che ha pubblicato 36 libri. Ha preso un volantino e ha chiesto se qualche praticante avesse sperimentato la persecuzione in Cina. Uno di loro ha raccontato di essere stato mandato in un campo di lavoro, imprigionato e torturato. Stuart ha ascoltato la sua storia e ha detto di essere molto preoccupato per la brutale persecuzione che i praticanti della Falun Dafa stanno subendo in Cina. Forse questo potrebbe essere il soggetto del suo prossimo libro.
Ha detto: “La persecuzione della Falun Dafa da parte del PCC calpesta i diritti umani e la libertà. Nella Cina comunista queste tragedie contro l’umanità avvengono ogni giorno. Dobbiamo agire per fermarle!”. Ha detto di essere contento di vedere l'Alleanza dei Cinque Occhi e altri paesi occidentali impegnati per fermare il PCC. Recentemente, ad esempio, negli Stati Uniti sono stati arrestati i dipendenti di una “stazione segreta di polizia del PCC”.
Spera che altri governi agiscano per porre fine al Regime cinese. Ha firmato la petizione per dimostrare il suo sostegno.