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Hunan, notizie tardive: Donna muore tre mesi dopo il rilascio dalla prigione

09 Maggio 2023 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dell’Hunan, Cina

(Minghui.org)

Nome: Wang ShuangfengNome cinese: 王双凤Sesso: FemminaEtà: 55Città: QyangProvincia: HunanOccupazione: N/AData di morte: Maggio 2017Data dell’arresto più recente: 26 marzo 2016Luogo di detenzione più recente: Carcere femminile di Hengyang

Wang Shuangfeng, una residente della città di Qiyang nella provincia dell’Hunan, è deceduta tre mesi dopo essere stata rilasciata dopo aver scontato una pena di 11 mesi per aver praticato il Falun Gong. La donna aveva 55 anni.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Wang ha iniziato a praticare il Falun Gong nell’agosto 1998 e molti dei suoi disturbi, inclusi la tubercolosi e i problemi alla colonna vertebrale di cui soffriva, sono presto scomparsi. Era piena di energia e capace di svolgere le faccende domestiche senza problemi. Raccontava a tutti che la pratica del Falun Gong l’aveva aiutata a capire il significato della vita e cambiato il suo cattivo temperamento.

Il 22 giugno 2015 Wang e molte altre praticanti sono state arrestate e recluse presso il centro di detenzione femminile della città di Hengyang dopo per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong, allo scopo di aumentare la consapevolezza sulla persecuzione. A causa delle sue condizioni di salute, Wang è stata presto rilasciata su cauzione, ma presto il tribunale locale ha programmato un’udienza del suo caso alla fine del 2015. Convinta di essere innocente non si è presentata.

Wang è stata nuovamente arrestata il 26 marzo 2016, mentre affiggeva manifesti sul Falun Gong ed è stata condotta nella prigione femminile locale due giorni dopo.

La praticante è stata successivamente condannata a 11 mesi. Mentre si trovata nella prigione femminile della città di Hengyang, è stata torturata, tenuta in cella d’isolamento e le sono state iniettate droghe tossiche: la tortura e la somministrazione di farmaci le hanno causato gravi problemi alla vista. È stata rilasciata dieci giorni prima della fine del suo mandato ed è deceduta tre mesi dopo il suo rilascio.