(Minghui.org) Il 10 giugno scorso i praticanti hanno svolto attività in Plaza Cataluña a Barcellona, in Spagna, per presentare la Falun Dafa e informare le persone sulla persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC). Molti passanti si sono fermati a parlare con i praticanti e a conoscere la pratica spirituale. Hanno espresso il loro sostegno, firmando la petizione per chiedere la fine della persecuzione.
Barcellona è una popolare destinazione turistica che attrae visitatori da altre città spagnole e da tutto il mondo. Molte persone, che hanno firmato la petizione, provenivano da ambienti diversi. Alcuni erano residenti, mentre altri erano turisti provenienti da altri Paesi o città della Spagna.
Presso lo stand informativo dei praticanti è stata presentata una lettera di petizione per il Congresso dei Deputati della Spagna. La lettera chiedeva al Congresso spagnolo di condannare la persecuzione del PCC e di indagare sulla scomparsa dei praticanti della Falun Dafa in Cina. Molte di queste sparizioni sono legate al prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza ancora in vita, perpetrato dal PCC.
Prima di firmare la petizione, le persone hanno letto le informazioni sulla Falun Dafa
I praticanti mostrano gli esercizi della Falun Dafa
Molte persone hanno firmato la petizione
I praticanti distribuiscono informazioni sulla Falun Dafa
Come parte dell’evento, i praticanti hanno mostrato gli esercizi della Falun Dafa. La musica rilassante ha attirato i passanti, che si sono fermati per saperne di più sulla pratica spirituale. Molti hanno espresso il loro sostegno ai praticanti e sono rimasti profondamente colpiti nell’apprendere che il PCC esegue anche il prelievo di organi dai praticanti ancora in vita.
Susana ha firmato la petizione per porre fine alla persecuzione della Falun Dafa
Non appena Susana ha appreso la portata della persecuzione, ha firmato la petizione per contribuire a porvi fine. Ha detto che i principi di Verità-Compassione-Tolleranza portano pace all’umanità e che tutti dovrebbero conoscere la Falun Dafa. Era visibilmente turbata dopo aver appreso del prelievo forzato di organi da parte del PCC. “È incredibile!”, ha detto.
Julio ha detto di sostenere gli sforzi dei praticanti per porre fine alla persecuzione
Julio, di Barcellona, è rimasto colpito nell’apprendere che la persecuzione del PCC possa esistere ancora oggi, nella società moderna. Ha detto che i praticanti stanno solo migliorando la loro morale personale e il loro carattere; non dovrebbero essere perseguitati o privati della libertà di praticare la Falun Dafa. Penso che l’evento di oggi sia grandioso, perché espone molte verità di cui la gente non è a conoscenza. Tutto questo è molto buono. Grazie!”, ha detto Julio.
Ana ha firmato la petizione per contribuire a porre fine alla persecuzione
Ana viene da un altro Paese, ma vive a Barcellona. Era addolorata nel sentire che i media non stanno parlando della persecuzione. Viste le prove schiaccianti sul prelievo di organi da persone ancora in vita, da parte del PCC, Ana non ha avuto dubbi sul fatto che le atrocità siano reali e che stiano accadendo realmente.
Ha anche condannato la persecuzione della spiritualità da parte del PCC, che è ateo: “Lo Stato, le istituzioni e le amministrazioni vogliono che gli esseri umani perdano il loro legame con la spiritualità, in modo che il PCC possa esercitare il suo pieno controllo sulla popolazione. Questo è un modo per governare le masse”.
Mauricio dall’Argentina ha conosciuto la Falun Dafa
Mauricio, dall’Argentina, ha detto di essere stato attratto dalla musica degli esercizi dei praticanti. È rimasto stupito nell’apprendere che la Falun Dafa sia ampiamente praticata anche nel suo Paese. Ha detto: “Dobbiamo fermare questa persecuzione e impegnarci per far conoscere la Falun Dafa alla gente, perché pochi conoscono la verità”. Ha anche firmato la petizione.
“Tre giovani donne, Elisabeth, Nieves e Camila, hanno parlato con i praticanti. Elisabeth ha detto di aver appreso a scuola della persecuzione delle minoranze etniche da parte del PCC, ma di non aver mai sentito parlare della Falun Dafa. Le tre donne hanno sostenuto la perseveranza dei praticanti nella loro fede e hanno firmato la petizione.
“Camila ha detto: “Ognuno dovrebbe essere in grado di scegliere la propria fede. Nessuno dovrebbe imporre nulla a nessuno”.