(Minghui.org) Nel 1993 ho iniziato a praticare la Falun Dafa e ho avuto la fortuna di partecipare a due serie di conferenze tenute dal Maestro Li. Guardando indietro al mio percorso di coltivazione, ho fatto bene in alcuni aspetti e meno bene in altri. Ci sono stati anche casi che rimpiango profondamente. Forse la mia coltivazione non è stata sempre facile, ma la mia fede nel Maestro e nella Fa non ha mai vacillato”.
Vorrei condividere una battaglia particolare che ho dovuto affrontare nella mia coltivazione: Mi ci sono voluti 19 anni, dal 2003 al 2012, per riuscire a fare la meditazione seduta nella posizione del loto completo. Durante il lungo processo, sia il mio corpo che la mia mente sono stati notevolmente temprati.
Prima di intraprendere la Falun Dafa, le persone che non mi conoscevano bene pensavano che insegnassi educazione fisica, quando dicevo loro che ero un insegnante. Pensavano così, perché avevo il fisico di uno sportivo. Dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa, sono rimasto turbato dal fatto che per quanto mi sforzassi, il mio lato atletico non era in grado di incrociare le gambe l’una sull’altra, con i piedi appoggiati sulle cosce nella posizione del loto durante la meditazione. Riuscire a sovrapporre le gambe in quella posizione è diventata quindi un’enorme prova da superare nella mia coltivazione.
Dal momento in cui ho deciso di praticare, mi sono reso conto che l’enorme karma che avevo veniva spinto fuori dal mio corpo a un ritmo veloce, che a sua volta si manifestava nella mia insolita condizione fisica. Per esempio, non potevo accovacciarmi contemporaneamente su entrambe le gambe, se lo facevo, il mio corpo si sentiva come se stesse per esplodere. Potevo appoggiarmi solo con una gamba. Sentivo che il mio corpo era contorto e annodato ovunque. Facevo fatica a piegarmi e riuscivo solo ad abbassare leggermente la testa. Dalle spalle in giù, la mia schiena era rigida come fosse una tavola di legno. Non riuscivo a girare il piede sinistro verso l’esterno e, durante la meditazione, avevo difficoltà a sollevarlo per appoggiarlo sul ginocchio destro.
Quando mi sono seduto per la prima volta per fare la meditazione, non riuscivo nemmeno a premere la gamba sinistra contro il suolo e riuscivo solo a mettere la destra sul polpaccio della sinistra. Anche in questa posizione, ogni minuto risultava insopportabile.
Quando meditavo con altri praticanti, inizialmente non volevo che mi vedessero lottare, così aspettavo sempre che tutti incrociassero le gambe e chiudessero gli occhi prima di provarci anch’io. In seguito mi sono reso conto che questa attesa era una manifestazione del mio attaccamento alla vanità e al salvare la faccia. Così ho lasciato perdere e ho iniziato a incrociare le gambe contemporaneamente a tutti gli altri.
Un nuovo studente della Falun Dafa mi ha visto in difficoltà e ha detto che non sembravo un praticante veterano per il modo in cui accavallavo le gambe. Altri compagni di pratica hanno commentavano che avrei dovuto meditare a casa, per non influenzare negativamente i nuovi praticanti. Ma il mio pensiero era che la mia perseveranza nel cercare di accavallare le gambe avrebbe potuto ispirare gli altri.
Il Maestro ci ha insegnato nel suo poema “La Falun Dafa” in Hong Yin:
Per coltivare il gong c’è una via, il cuore è il sentieroLa Dafa è sconfinata, le avversità il tuo vascello.
Quando ho letto per la prima volta questo passaggio, mi sono sentito come se avessi trovato una vera scorciatoia per la coltivazione: Si trattava di coltivare la mia xinxing e di sopportare le avversità. Potevo ottenere entrambe le cose attraverso la mia lotta nell’incrociare le gambe. Ho ringraziato il Maestro per la sua disposizione unica per me.
Il Maestro ha anche detto nella Terza lezione dello Zhuan Falun: “Siete coltivatori, il corso della vostra vita cambierà da oggi in poi; il mio Fashen lo riorganizzerà”.
Se la mia lotta per accavallare le gambe era ciò che il Maestro aveva organizzato per me, dovevo solo continuare a provarci, per cercare di migliorare. Ho usato una corda per legare le gambe in modo che non scivolassero verso il basso. A volte ho usato persino dei sacchi di sabbia per premerle verso il basso. Se la mia meditazione da seduto non era all’altezza, per migliorare facevo più esercizi in piedi. Una volta ho fatto il primo esercizio per nove volte e dopo mi sembrava che le mie ossa stessero per cedere. Mi sono reso conto di essere stato troppo ansioso di raggiungere il successo e di essermi stirato troppo.
Inoltre, speravo di tenere le gambe incrociate durante lo studio della Fa, come facevano molti altri praticanti, ma mi faceva troppo male, così mi inginocchiavo. La parte posteriore delle ginocchia ha iniziato a darmi problemi e a farmi molto male. Ho cambiato posizione finché non è stato di nuovo insopportabile. In ogni caso, era normale per me sperimentare ogni tipo di disagio, mentre cercavo di diventare un coltivatore migliore.
Non provavo rancore nel sopportare le difficoltà, perché credevo fermamente che fosse il sentiero che il Maestro aveva predisposto per me. Non sapevo quanto karma avessi, ma ero certo che più riuscivo a sopportare, più ne avrei eliminato. Così mi esercitavo ad accavallare le gambe ogni volta che avevo tempo e non provavo alcuna amarezza o paura nel farlo. Sapevo solo che, finché avrei sofferto avrei potuto eliminare una parte di karma.
Durante il processo, ho anche prestato attenzione a non sviluppare alcun attaccamento, come invidiare gli altri per essere in grado di sedersi nella posizione del loto completo, preoccuparsi di quando sarei stato in grado di farlo anch’io, sentirsi scoraggiati e temere di soffrire per il dolore. Non appena questi pensieri affioravano, ordinavo loro di fermarsi immediatamente, perché non volevo che causassero ulteriori difficoltà alla mia coltivazione, soprattutto perché avevo già tanto karma.
Ma anche con questo duro lavoro, dopo diversi anni, la mia situazione non era migliorata molto. Anche i miei compagni di pratica erano preoccupati per me. Uno si chiedeva se fossi troppo attaccato a sopportare il dolore e un altro mi metteva in guardia sul fatto che il mio livello di coltivazione sarebbe stato compromesso, se non fossi riuscito a incrociare bene le gambe.
Sebbene io stesso non fossi abituato a incrociare le gambe nella posizione del loto completo, avevo una domanda in mente: Il Maestro ha detto che anche le persone che avevano chiodi o placche di metallo nelle gambe alla fine riuscivano a incrociare le gambe. Perché non ci ero riuscito dopo tutto questo tempo, soprattutto se mi consideravo relativamente diligente e solido nella coltivazione?
Nel 1998 ho sognato che stavo correndo lungo una strada, quando una banda di motociclette veniva verso di me dalla direzione opposta. Ogni moto aveva qualcuno sul retro che, nel momento in cui mi stava per superare, cercava di colpirmi con un bastone. Mentre correvo ho gridato “Maestro, Maestro!” e i bastoni non mi hanno mai toccato. La strada era finita e davanti a me c’erano infinite montagne innevate che dovevo scavalcare per tornare a casa.
Mi sono reso conto che la strada della mia coltivazione non sarebbe stata confortevole.
Dopo il sogno, ho avuto una domanda per il Maestro: “Ho coltivato per molto tempo. Perché non riesco a fare un passo avanti nella mia meditazione?”. Una voce mi è apparsa nella testa, dicendo: “Devi soffrire più degli altri!”. Mi sono reso conto che il Maestro aveva risposto alla mia domanda. Mi sono sentito sollevato e mi sono seduto immediatamente a meditare, pensando alle montagne innevate del mio sogno. Poi mi sono detto: “Stare seduto per cinque minuti è come fare cinque metri in salita su una montagna innevata”.
Un giorno del 2003, mentre incrociando le gambe per fare la meditazione, mi è venuto in mente un pensiero: “Sono passati dieci anni e la situazione è sempre la stessa”. In quel momento mi sono sentito amareggiato e triste, ma ho interrotto subito il pensiero negativo. Non appena ho iniziato a meditare, sono entrato in uno stato di tranquillità: Il mio corpo si è sentito come un vulcano in eruzione, che si protendeva verso il cielo. La sensazione è durata per molti secondi. Sapevo che il Maestro stava incoraggiando il suo discepolo e mi sono reso conto che, mentre nel mondo umano le mie gambe sembravano goffe e non riuscivo a incrociarle correttamente, dall’altra parte i cambiamenti del mio corpo erano stati enormi. Le lacrime di gratitudine scorrevano silenziose. Ho provato un senso di sollievo e non mi sono più sentito amareggiato quando ho rifatto la meditazione con la mia postura non perfetta.
All’inizio del 2012, improvvisamente mi sono accorto che erano passati quasi 19 anni da quando avevo iniziato a coltivare, e ancora non ero riuscito fare la meditazione nella posizione del doppio loto. Mi sono chiesto se sarebbe stato così fino al compimento: “Posso accettarlo? Sì! Se fosse davvero così, significherebbe che ogni giorno mi sarebbe stata data questa forma di opportunità per eliminare il karma e coltivare il mio cuore”.
Un giorno di maggio 2012, ho avuto forti sintomi di eliminazione del karma e mi sono sentito estremamente debole. Sentivo che ci sarebbe stato un grande cambiamento nel mio corpo e nella mia coltivazione. Per cinque giorni non sono uscito (vivevo da solo) e ogni giorno studiavo la Fa, facevo gli esercizi, inviavo pensieri retti e leggevo gli articoli di Minghui. La quinta notte, all’improvviso, per la prima volta sono riuscito a incrociare le gambe nella posizione del doppio loto per un’ora intera.
Dopo 19 anni, finalmente ce l’avevo fatta! Lacrime di gratitudine mi sono scese sulle guance.
Guardando indietro, mi sono reso conto che, durante i miei anni di coltivazione avevo fatto questa scelta a ogni passo: Ho usato i pensieri retti o il cuore umano per affrontare il problema di accavallare le gambe e altre questioni di coltivazione? Nel mio cammino di praticante ho scelto i pensieri retti e ho superato una pietra miliare dopo l’altra. Per percorrere un sentiero retto, l’unico modo è studiare di più la Fa e studiarla bene.
Nulla di ciò che un coltivatore incontra è casuale. Ovunque ci sia bisogno di migliorare, apparirà una prova. Ogni situazione di coltivazione è diversa, così come diversi sono i livelli e le difficoltà che si incontrano. Tuttavia, dovremmo gestire qualsiasi cosa ci capiti a tiro con pensieri retti ed esaminare in ogni momento se sono in accordo con la Fa; quali attaccamenti sono stati eliminati, senza attaccarci al risultato.
Come per il problema dell’incrociare le gambe, ho gestito molte altre cose nella mia coltivazione con pensieri retti. Rimuovendo un attaccamento dopo l’altro e migliorando gradualmente, il mio karma è stato eliminato pezzo per pezzo. Gli attaccamenti eliminati sono stati come gradini che mi hanno spinto a elevare il mio livello di coltivazione.
Anche se inciampiamo lungo il cammino e non riusciamo a superare bene certe prove, dobbiamo ricordare che questo è il processo di coltivazione. Dobbiamo solo rialzarci velocemente e fare meglio. La nostra fede nel Maestro e nella Fa non può essere scossa dai nostri inciampi occasionali.
Ho scritto questo mio viaggio spirituale per ricordare e incoraggiare me stesso a rimanere diligente come quando ho iniziato a coltivare, a compiere la mia missione di assistere il Maestro nella rettifica della Fa e nel salvare gli esseri senzienti, e a percorrere bene il sentiero che mi aspetta.
Ringrazio il Maestro dal profondo del cuore per la sua compassionevole salvezza!
(Citazione selezionata per la celebrazione della 24a Giornata Mondiale della Falun Dafa sul sito Minghui)