(Minghui.org) Il 29 luglio scorso, i praticanti hanno organizzato delle attività nella Plaza San Sebastián di Cartagena per presentare la Falun Dafa. Attraverso i manifesti e le dimostrazioni di esercizi, hanno spiegato cos’è questa pratica e come viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese (PCC).
Le persone imparano a conoscere la Falun Dafa e la persecuzione in Cina durante un evento a Cartagena il 29 luglio
Situata sulla costa nel sud-est della Spagna, Cartagena è un importante sito navale sulla costa mediterranea. Città storica risalente all’Impero Romano è nota per le sue spiagge, i suoi musei e i suoi edifici antichi. Dopo aver sentito come i praticanti della Falun Dafa sono maltrattati in Cina per la loro fede nei principi di Verità-Compassione-Tolleranza, molte persone hanno firmato una petizione per porre fine alla persecuzione del PCC che include il prelievo forzato di organi.
Le persone firmano una petizione per porre fine alla persecuzione della Falun Dafa
Dopo aver letto i manifesti e gli opuscoli, tre giovani si sono detti scioccati dalle atrocità del PCC, in particolare dal prelievo forzato di organi. Uno di loro ha esclamato: “È orribile! Dobbiamo fermarlo!”.
Tre giovani interessati a imparare gli esercizi
Oltre a firmare la petizione, hanno parlato con un praticante e hanno chiesto informazioni sulla Falun Dafa. Quando è stato detto loro che apporta benefici alla mente e al corpo, hanno deciso di imparare gli esercizi.
Domingo, di Cartagena, ha detto di conoscere l’influenza negativa del comunismo su Paesi latinoamericani come il Venezuela. Ma ritiene che la brutalità del PCC va oltre ogni immaginazione. Sorpreso e sconvolto da quanto sta accadendo in Cina, ha firmato la petizione e ha detto di sperare che queste tragedie finiscano presto.
Beatriz, originaria di Madrid, era in vacanza a Cartagena. Ha riferito: “Sono a conoscenza della persecuzione della Falun Dafa da parte del PCC, compreso il prelievo di organi. In Cina non ci sono diritti umani né libertà. Ammiro coloro che possono difendere la loro fede nella Cina comunista totalitaria”.
Eloisa ha firmato la petizione e ha lodato i praticanti per il loro coraggio nel denunciare la crudeltà del PCC. Ha anche ringraziato i praticanti per aver introdotto la Falun Dafa e i suoi principi di Verità-Compassione-Tolleranza.
Un altro residente, Jose, ha parlato con i praticanti e ha firmato la petizione. Ha dichiarato: “Il PCC sta reprimendo i diritti e le fedi fondamentali. Dobbiamo fermarlo. La Cina comunista ha fatto affari con i Paesi occidentali. Se non poniamo fine alla repressione, il regime diventerà ancora più sconsiderato”.
Una donna cinese ha detto di essere originaria della provincia del Fujian, nel sud-est della Cina. Dopo aver sentito come il PCC ha danneggiato il suo popolo per decenni, compresi i praticanti della Falun Dafa, ha accettato di rinunciare alla sua appartenenza alle organizzazioni giovanili, in particolare alla Lega della Gioventù e ai Giovani Pionieri a cui aveva aderito. Ha anche deciso di documentarsi sugli eventi attuali in Cina e di condividere le informazioni con la sua famiglia.