(Minghui.org) Il 20 luglio, il praticante del Falun Gong Ding Yuande in Cina è stato ufficialmente arrestato, la notizia è stata riportata dal figlio Ding Lebin, un praticante che vive in Germania. Il dipartimento di polizia del distretto di Donggang nella città di Rizhao, nella provincia dello Shandong, ha emesso l‘ordine.

Ding Yuande è detenuto illegalmente dal Partito Comunista Cinese (PCC) dal 12 maggio scorso. Negli ultimi due mesi, il figlio ha viaggiato in tutto il mondo per sensibilizzare la comunità internazionale, e così impedire al PCC di perseguitare il padre e altri praticanti del Falun Gong (noto anche come Falun Dafa) in Cina.

A oggi, funzionari del Parlamento europeo, del Parlamento tedesco e dell‘Assemblea di Stato di Berlino, nonché membri della Camera dei deputati del Belgio e della Repubblica Ceca, hanno scritto a Wu Ken, l‘ambasciatore cinese in Germania, altresì comunicato verbalmente e inviato lettere ai vari responsabili per chiedere che la persecuzione del padre termini; molte persone hanno chiesto che il PCC lo rilasci immediatamente e incondizionatamente.

L‘Associazione Falun Dafa in Germania e il Centro di informazione della Falun Dafa hanno lanciato un‘operazione di liberazione tramite l’invio di tantissime cartoline, aggiunta a un‘altra azione mirata all’invio pressoché interminabile di lettere. Praticamente le indicazioni dell’iniziativa sono quelle di stampare una cartolina o una lettera di scarcerazione, firmarla e inviarla all‘ambasciatore cinese in Germania o al segretario del Comitato municipale del PCC di Rizhao.

Locandina con le informazioni per salvare il signor Ding Yuande e la moglie

Il signor Ding Lebin ha recentemente partecipato a una manifestazione organizzata dai praticanti del Falun Gong nella Repubblica Ceca per protestare pacificamente contro i 24 anni di persecuzione da parte del PCC. Diversi media cechi hanno informato in modo approfondito i motivi della manifestazione e sulla difficile situazione dei genitori.

Praticanti arrestati durante la Giornata Mondiale della Falun Dafa

Il 13 maggio di ogni anno, il PCC arresta numerosi praticanti durante i festeggiamenti della Giornata Mondiale della Falun Dafa, e, quest‘anno, più di 40 praticanti sono stati arrestati nella città di Rizhao, nella provincia dello Shandong. Secondo Minghui, l‘azione è stata ordinata dal Dipartimento provinciale della regione suddetta. Tra i nomi confermati che hanno subito l’arresto inclodono Wang Meifeng e Chen Dehua dell‘Ufficio 610. Alcuni ufficiali hanno detto che avevano pianificato di arrestare almeno 70 praticanti in un mese.

Coloro che sono direttamente responsabili di questi numerosi arresti di praticanti nella città di Rizhao sono: Ding Zhaofu, commissario politico del dipartimento di polizia di Donggang; Wang Wensong, direttore del dipartimento di polizia di Donggang; Qin Yujing, vice capo della divisione di sicurezza interna del dipartimento di polizia di Donggang; e Li Jiang, direttore del dipartimento di polizia della contea di Wulian.

Il signor Ding Yuande e la moglie, la signora Ma Ruimei, sono stati arrestati il 12 maggio scorso. La signora Ma è stata rilasciata su cauzione in attesa del processo stabilito per il 24 maggio, ma, successivamente, è stata messa sotto stretta sorveglianza ai domiciliari. Il signor Ding è stato recluso nel centro di detenzione della città di Rizhao e alla sua famiglia non sono state concesse visite al caro parente dopo l‘arresto.

Il 14 giugno, due agenti di polizia si sono recati a casa della signora Ma Ruimei con atteggiamenti intimidatori, con lo scopo di persuaderla di inviare rapporti rilevanti a Minghui ed Epoch Times. Gli hanno mostrato, inoltre, una lettera inviata a Zhang Hui, la segretaria del Comitato municipale del PCC di Rizhao, invitandola a interrompere immediatamente la persecuzione della donna e il marito. Le minacce degli agenti nei confronti di Ma erano riferite al fatto che avrebbero sicuramente condannato il marito, in quanto il figlio, Ding Lebin, aveva divulgato al mondo intero l’accaduto.

La reazione della polizia dimostra la consapevolezza che le loro azioni sono illegali e temono soprattutto che la comunità internazionale scopra la verità.

Dopo che Ding Yuande è stato ufficialmente arrestato il 20 luglio, il dipartimento di polizia del distretto di Donggang e la procura stanno continuando, nonostante tutto, a coinvolgerlo in situazioni o eventi a lui sconosciuti o come capro espiatorio per giustificare l’operato del governo cinese.

Le persone che vivono al di fuori della Cina possono, in forma anonima o utilizzando i loro veri nomi, denunciare e citare in giudizio i responsabili della persecuzione dei genitori di Ding Lebin a: http://www.12337.gov.cn/#/ e www.12309.gov.cn.

I media cechi riportano le attività dei praticanti del Falun Gong e la difficile situazione dei genitori di Ding Lebin

Forum 24, la rivista ceca di notizie e attualità, ha pubblicato due articoli sulle proteste condotte pacificamente dai praticanti europei del Falun Gong di fronte all‘ambasciata cinese a Praga e nel centro della città il 19 e il 20 luglio scorso.

L‘articolo riportava che per 24 anni i praticanti Falun Gong in Cina sono stati arrestati, torturati e uccisi semplicemente perché seguono i principi universali di Verità, Compassione e Tolleranza; rischiano la vita per sostenere e difendere questi principi, ma, la potente macchina denigratoria e criminale ha fatto sì che innumerevoli persone siano decedute per mano del malvagio regime comunista.

La rivista ceca con i rapporti sulla persecuzione del Falun Gong da parte del PCC (Screenshot)

Un giornalista di Forum24 ha anche intervistato il signor Ding Lebin e ha descritto come il PCC sta perseguitando i genitori. L‘articolo citava Ding: “Il PCC non vuole che nessuno possa pensare in modo libero, e le violazioni dei diritti umani sono continui in Cina”.

Il quotidiano locale ceco Deník con il rapporto sulla protesta dei praticanti (Screenshot)

Il quotidiano locale ceco Deník ha anche pubblicato due articoli che hanno riportato le parate e i raduni organizzati dai praticanti per protestare e denunciare la persecuzione. Gli articoli hanno descritto l’evento con la presentazione della banda musicale marciante Tian Guo, la squadra dei tamburini, la squadra di danza del drago e del leone, la squadra di dimostrazione di esercizi e così via. Molte foto e video delle attività sono stati pubblicati anche sul sito web denik.cz.

Il quotidiano Deník con i apporti sulle attività, per denunciare la persecuzione (Screenshot)

Deník, ha anche riferito sulla difficile situazione dei genitori di Ding, e conseguentemente hanno invitato le persone alla visione del pluripremiato film canadese Changchun che è stato proiettato al Cinema estivo di Praga il 20 luglio scorso. Attraverso questo film, le persone possono avere una migliore comprensione della persecuzione in Cina.

L‘editorialista indipendente ceco Jan Šinágl ha pubblicato un articolo in prima pagina (sinagl.cz) sulla persecuzione dei genitori di Ding Lebin (Screenshot)

L‘editorialista indipendente ceco Jan Šinágl ha anche pubblicato un articolo in prima pagina (sinagl.cz) che descrive in dettaglio la persecuzione nei confronti dei genitori del praticante. Un altro pezzo importante dell’articolo si concentra sulle forme di tortura con cui il PCC perseguita i praticanti. Jan Šinágl ha scritto, inoltre, che l‘ambasciata del PCC si trova alla fine della strada, ed è proprio in quel punto che termina la libertà umana e i valori democratici.

Bitter Winter, una rivista di Torino, in Italia, ha pubblicato un servizio sui genitori del signor Ding Lebin (Screenshot)

Bitter Winter, rivista online di Torino, in Italia, ha pubblicato un rapporto speciale sui genitori di Ding. La rivista si concentra sulla libertà religiosa e sui diritti umani.

L‘autore ha scritto che tutti i casi di persecuzione dei diritti umani possono sembrare simili, ma rimangono unici. Le loro dinamiche e il dolore delle vittime sono simili, ma allo stesso tempo singolari con sviluppi personali, non solo perché i dettagli e le circostanze sono marcatamente diversi, ma anche perché i perseguitati non sono solo un numero. Sono tutti reali e tutti insostituibili. Ecco perché quando una persona soffre, tutta l‘umanità inconsciamente soffre.