(Minghui.org) Il 5 e il 6 agosto, i praticanti della Falun Dafa provenienti da Austria e Germania hanno organizzato una parata di due giorni per promuovere la Falun Dafa a Vienna, la capitale dell’Austria. La parata di chiarimento della verità ha attraversato molti punti panoramici nel centro di Vienna e si è fermato anche a Heldenplatz, per raccontare alla gente la preziosità della Falun Dafa (chiamata anche Falun Gong) e per raccogliere firme per una petizione che chiede di porre fine alla persecuzione della pratica in Cina.

La parata a Heldenplatz di fronte al Palazzo Hofburg

Scortata da un’auto della polizia, la parata è partita da Helderplatz di fronte allo storico Palazzo Hofburg di Vienna e ha attraversato il centro della città. I tabelloni sul portapacchi delle auto riportavano le scritte “La Falun Dafa è buona”, “Il mondo ha bisogno di Verità, Compassione e Tolleranza” e “Cinque esercizi per migliorare la vita”.

Nelle tre ore della parata le auto sono passate due volte vicino ai luoghi più importanti, tra cui il Parlamento austriaco (österreichisches Parlament), il Teatro dell’Opera di Stato (Staatsoper), il Burgtheater, la Chiesa Karlskirche, il Naschmarkt e l’area delle ambasciate, inclusa l’ambasciata cinese. Di tanto in tanto, i pedoni si fermavano a guardare il passaggio delle auto e molti turisti hanno scattato foto.

Una giovane donna ha detto ai praticanti di aver sentito parlare del prelievo di organi da praticanti ancora in vita del Falun Gong, da parte del malvagio PCC, e ha immediatamente firmato la petizione per fermare questo crimine.

Il praticante Ding Lebin si appella al PCC affinché rilasci i genitori imprigionati illegalmente

La parata si è fermata a Helderplatz per circa un’ora e mezza. Un giornalista ha intervistato in lingua tedesca e inglese Ding Lebin, un praticante del Falun Gong che vive a Berlino, i cui genitori, Ding Yuande e Ma Ruimei, entrambi praticanti, sono stati arrestati nel maggio scorso per aver praticato il Falun Gong. La madre, è attualmente agli arresti domiciliari su cauzione in attesa del processo ed è sotto stretta sorveglianza. Il padre, è ancora imprigionato in un centro di detenzione e alla famiglia non è permesso fargli visita.