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Gansu: Praticante di 68 anni condannato a 38 mesi di prigione per aver distribuito materiali del Falun Gong

25 Ago. 2023 |   Di un corrispondente Minghui della provincia del Gansu, Cina

(Minghui.org) Lo scorso mese di luglio un uomo di 68 anni della città di Lanzhou, nella provincia del Gansu, è stato condannato a tre anni e due mesi per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong, una pratica per il benessere fisico espirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal 1999.

Il 10 luglio 2021 Jia Jianhuai e sua moglie, Xiao Hongmei, stavano distribuendo materiale informativo sul Falun Gong nel quartiere di Yangguang, quando sono stati denunciati alla polizia. Gli agenti hanno sorvegliato la loro abitazione e quando sono tornati, due giorni dopo, li hanno arrestati. Anche la loro casa è stata messa a soqquadro.

I coniugi sono stati portati alla stazione di polizia stradale di Jiayuguan, e interrogati fino al pomeriggio successivo. Quattro giorni dopo Xiao è stata trasferita nel carcere della contea di Yuzhong, mentre Jia, dopo nove giorni trascorsi alla stazione di polizia, è stato condotto nel carcere di Xincheng. Il 26 luglio sono stati entrambi rilasciati.

L’8 settembre 2021 l’ufficiale Ma Zhanxian, della stazione di polizia del nuovo villaggio di Tuanjie, ha ingannato l’uomo facendolo andare nel suo ufficio, con la scusa che gli avrebbe restituito il cellulare confiscato. Jia è stato invece arrestato e messo in reclusione penale nel centro di detenzione distrettuale di Honggu. Dopo che, il 24 settembre, è stato approvato il suo arresto, l’uomo è stato trasferito al centro di detenzione nº 3 della città di Lanzhou dove, a causa delle pessime condizioni in cui viveva, ha sviluppato l’ipertensione ed è stato costretto ad assumere droghe sconosciute contro la sua volontà.

Il 18 novembre 2021 i pubblici ministeri Zhang Li e Bai Jun, della Procura del distretto di Chengguan, lo hanno incriminato. Il 7 aprile scorso è stato processato dal tribunale distrettuale. Il suo avvocato ha presentato per lui un’istanza di non colpevolezza.

Il legale ha sottolineato che tutti i materiali del Falun Gong confiscati all’uomo cosituivano suoi beni legittimi e non era stata presentata alcuna prova per dimostrare come avesse violato qualsiasi legge con il possesso di tali materiali; inoltre l’organo legislativo cinese, il Congresso del popolo, non ha mai considerato il Falun Gong un crimine, né lo ha etichettato come setta. L’avvocato ha detto che Jia stava semplicemente praticando la sua fede e non ha fatto del male a nessuno. Ha chiesto che il suo assistito fosse assolto e rilasciato.

Il 24 luglio il presidente del tribunale, Teng Xiaoqiong, ha annunciato che l’uomo era stato condannato a tre anni e due mesi, oltre a essere multato di 10.000 yuan (circa 1.270 euro). Il 3 agosto Jia ha ricevuto una copia ufficiale del verdetto e il suo avvocato ha presentato ricorso per suo conto presso il tribunale intermedio della città di Lanzhou.

Non è chiaro se la moglie, Xiao, stia affrontando anche lei un processo.

Passate Persecuzioni

Jia è nato il 1 luglio 1955. Prima di andare in pensione, ha lavorato per la Società di costruzione di ingegneria geologica del Gansu. In giovinezza soffriva di frequenti mal di testa ed era spesso costretto a letto. Solo due mesi dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, nel dicembre 1995, si è completamente ripreso.

La sera del 21 luglio 1999, un giorno dopo l’inizio della persecuzione, Jia e Xiao sono stati arrestati. Da allora hanno subito continue vessazioni, arresti, perquisizioni domestiche, incarcerazioni e torture.

Il 15 marzo 2005, dopo l’altro arresto, l’uomo è stato interrogato per quasi 30 ore presso il dipartimento di polizia della città di Lanzhou. Mentre era recluso nel centro di detenzione nº 2 di Lanzhou, è stato costretto a svolgere lavori non retribuiti. I detenuti lo picchiavano ogni volta che non riusciva a finire la quota di lavoro giornaliera. A causa del pestaggio tre dei suoi denti superiori sono caduti ed aveva il corpo coperto di lividi. Poiché le guardie lo privavano spesso del cibo, è diventato emaciato.

L’uomo è stato successivamente condannato a tre anni di pena detentiva e trasferito nella prigione di Lanzhou, dove ha sviluppato tubercolosi, pleurite, ascite ed epatite B. Nonostante ciò, le guardie lo hanno costretto a svogere lavori intensivi senza retribuizione.

Un mese dopo l’arresto, il suo datore di lavoro ha smesso di versare contributi sul suo conto di previdenza sociale. Il 17 marzo 2008, dopo essere stato rilasciato, non gli è stato nemmeno permesso di tornare al lavoro, e ha dovuto fare piccoli lavoretti per guadagnarsi da vivere. Il personale del comitato della comunità locale e gli agenti di polizia continuavano a molestare costantemente lui e la sua famiglia.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Zhang Sanlin (张三林), capo, stazione di polizia del nuovo villaggio di Tuanjie: +86-13399317301Ma Zhanxian (马占贤), agente, stazione di polizia del nuovo villaggio di Tuanjie: +86-19896160124Luo Tao (罗涛), presidente della procura del distretto di Chengguan: +86-931-8236306Teng Xiaoqiong (腾霄琼), presidente del tribunale distrettuale di Chengguan: +86-931-8522891Ma Xinyan (马鑫燕), giudice, tribunale distrettuale di ChengguanZhang Xiyu (张曦予), giudice, tribunale distrettuale di Chengguan: +86-931-8524161

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