(Minghui.org) Da qualche tempo molti praticanti anziani stanno sperimentando il “karma di malattia”. Alcuni credono di avere questa o quella ‘malattia’. Per altri, anche se non lo dicono, considerano comunque il malessere una malattia. Alcuni si sono bloccati in una tribolazione per molto tempo e alcuni altri alla fine sono morti.
Con la rettifica della Fa che sta per entrare nel mondo umano e in questo momento critico per salvare tutti gli esseri senzienti, un tale fenomeno rappresenta una grave interferenza e una scappatoia nella nostra coltivazione.
Poiché i discepoli della Dafa nella Cina continentale sono stati sottoposti a repressione per molto tempo, molti amici praticanti sono stati perseguitati e hanno subito traumi fisici e mentali significativi.
Quando alcuni sembrava avessero il karma di malattia, si chiedevano: “Ho dedicato così tanto alla Dafa, perché sono ancora così?”
Un fenomeno che è apparso ed è diventato consuetudine tra gli amici praticanti è misurare la quantità di lavoro per chiarire la verità come fosse coltivazione e vedono molte cose nella coltivazione come compiti da svolgere. Anch’io ero così in passato e sono stata perseguitata molte volte. Ho scoperto che molti amici praticanti hanno ancora questa mentalità. Ciò che è importante per loro è: “quante lezioni ho letto oggi o per quanto tempo ho fatto gli esercizi”.
Usano sempre nozioni umane per valutare le cose. Ogni volta che incontrano problemi, è proprio come ha insegnato il Maestro:
“Ci sono anche una parte di studenti, compresi alcuni studenti veterani, che fanno regolarmente le cose della Dafa e continuano a studiare la Fa, che comunque non riescono a superare alcune cose nel momento cruciale.” (“Svegliatevi”)
Dopo essere stati arrestati, scrivevano alcune dichiarazioni (di rinuncia alla Dafa) in cambio del proprio rilascio. Poi dicevano di “essere usciti dall’antro oscuro con pensieri retti”. Quando sono stati molestati e costretti a firmare alcuni documenti per rinunciare alla Dafa, si sono giustificati dicendo che lo facevano “per cercare di proteggere le proprie famiglie dalle molestie”. Ogni volta che sentono un malessere fisico, credono di avere un “karma di malattia”.
Il Maestro ha ripetutamente discusso la questione del karma di malattia nello Zhuan Falun e in varie conferenze. Dovremmo sapere che il Maestro ha purificato i nostri corpi e che il cosiddetto karma di malattia è una tribolazione che ci permette di migliorare. Ma quando sentiamo un malessere da qualche parte dimentichiamo la Fa e continuiamo a pensare alle cose con nozioni umane.
Penso che il problema sia la nostra coltivazione che non è abbastanza solida e rimane su un livello di comprensione percettiva della Dafa. La coltivazione è una cosa seria e più ci avviciniamo alla fine, più i requisiti diventano severi e meno possiamo rilassarci.
Credere nel Maestro e nella Fa non è solo un atto formale; significa considerarsi come veri praticanti che implementano gli insegnamenti della Fa nella propria pratica quotidiana, riconoscono i problemi con pensieri retti e valutano le cose con la Fa invece che con nozioni umane.
Un’amica praticante è venuta a trovarmi, soffriva ipertensione, epistassi (sangue dal naso) e aveva un edema a una gamba. Entrava e usciva dall’ospedale e attualmente l’edema alla gamba era peggiorato. Si è chiesta se ci fosse qualcosa che non andasse. Praticava gli esercizi, studiava la Fa e inviava pensieri retti ogni giorno, inoltre usciva per parlare della Falun Dafa e della persecuzione alle persone. Le ho chiesto se valutasse la cosa come una malattia, o avesse l’attaccamento alla guarigione, e se avesse veramente lasciato andare il pensiero di essere malata. Ha davvero rispettato i requisiti di un coltivatore della Dafa?
Il Maestro ha detto:
“Tutto ciò che una persona incontra nella coltivazione è una cosa buona.” Insegnamento della Fa nelle conferenze XII)
Alcuni amici e amiche praticanti si preoccupano ogni volta che sentono di avere un karma di malattia. Lo considerano una cosa positiva? Intensificheranno i loro esercizi e lo studio della Fa e prolungheranno l’invio di pensieri retti. Alcuni, anche se in cattive condizioni fisiche, uscivano per chiarire la verità e altri chiedevano agli amici praticanti di inviare pensieri retti per loro. Hanno un forte attaccamento al perseguire [la guarigione] e desiderano eliminare il “karma di malattia” prima possibile.
Sono assolutamente d’accordo sul fatto che il karma di malattia sia una prova di xinxing. Per i coltivatori, l’attaccamento al perseguimento è il peggior tipo di attaccamento, ed è più facilmente sfruttabile dal male. Il risultato del perseguire è solitamente l’opposto; prolunga il karma di malattia o lo peggiora e alla fine può togliere la vita al coltivatore.
C’è stata una praticante di mezza età che ha iniziato ad avere un sanguinamento mestruale anomalo. Sua sorella, anche lei praticante della Dafa, è morta dopo aver sperimentato gli stessi sintomi. Inizialmente era spaventata, ma alla fine ha lasciato che tutto fosse nelle mani del Maestro. Coltivava come al solito, si guardava dentro e non l’ha detto a nessun’altra praticante. Nel giro di un mese i sintomi sono scomparsi.
Una volta è venuta a trovarmi un’amica praticante che non vedevo da diversi mesi. Ha cominciato subito a raccontarmi che quattro mesi prima era stata investita da un’auto e che non aveva ancora riacquistato l’uso normale della gamba ferita.
Le ho detto: “Secondo la scienza medica ci vogliono cento giorni perché una frattura guarisca. Se non sei guarita in quattro mesi, come coltivatore della Dafa, forse è ora di chiedersi il perché! Forse stai prendendo la questione di ‘essere colpiti’ troppo sul serio e speravi che tutto andasse bene, proprio come l’esempio che ci ha raccontato il Maestro nello Zhuan Falun, dove una signora sulla cinquantina dopo che è stata investita da un’auto, si è alzata e se n’è andata senza danni. Avresti potuto anche imitare il suo comportamento e dire all’autista che praticavi la Dafa e che tutto sarebbe andato bene e che non c’era bisogno di andare in ospedale.”
Lei ha esclamato: “Hai ragione, l’ho fatto!”
Ho continuato: “Ma hai riconosciuto il fatto di essere stata colpita duramente e poi hai pensato che se avessi fatto ciò di cui il Maestro ha parlato nel libro, tutto sarebbe andato bene. Questo di per sé è un perseguimento; non c’è da stupirsi che ti ci sia voluto così tanto tempo per guarire.”
“Forse dobbiamo imparare entrambe da questo. Ogni volta che incontriamo qualcosa, anche se apparentemente non buono, dovremmo comunque trattarlo come una cosa buona. Potrebbe diventare qualcosa di innocuo e non ostacolarci affatto!”
Un giorno, un’altra praticante sulla novantina è scivolata nel bagno e si è fratturata la parte inferiore della gamba in almeno due punti. Non poteva muoversi a causa del dolore e del gonfiore, ma è tornata a letto e non ha dato importanza alla cosa. Ha studiato la Fa con gli altri praticanti come al solito e ha continuato con la sua routine quotidiana. Non ha detto nulla nemmeno ai suoi figli, per evitare che si preoccupassero.
Per tre notti di seguito, ha sognato che il Maestro veniva a guarirla. Una settimana dopo, era tornata alla normalità. Quando sua nipote l’ha saputo è corsa a trovarla; in precedenza, la nipote, aveva avuto una distorsione alla caviglia e dopo un mese non si era ancora ripresa completamente. Ma sua nonna con la gamba fratturata, era guarita completamente in una settimana! Ha assistito alle meraviglie della Dafa e ha iniziato a praticare la Falun Dafa.
Un’amica praticante che ha ottenuto la Dafa poco tempo fa ha avuto un sanguinamento mestruale anomalo. La sua comprensione non era profonda né stabile ed è andata in ospedale per fare un controllo; le è stato diagnosticato un tumore in stadio avanzato con metastasi e le è stato consigliato un intervento chirurgico. Ha seguito il consiglio e fatto l’intervento chirurgico.
Dopo l’intervento, le hanno comunicato che doveva ancora sottoporsi a un anno di radioterapia e chemioterapia. All’improvviso, ha sentito la voce del Maestro che diceva:
“La causa della vostra malattia ora è stata estirpata, è rimasta solo una piccola quantità di qi nero che uscirà per conto suo, per farvi sopportare qualche difficoltà e qualche sofferenza. Senza una qualche sofferenza da parte vostra non andrebbe bene.” (Seconda Lezione, Zhuan Falun)
“Il nostro Falun vi protegge se siete dei veri coltivatori. Le mie radici affondano profondamente nell’universo; se qualcuno potesse colpire voi, sarebbe in grado di colpire me e per dirla chiaramente, sarebbe in grado di danneggiare l’universo.” (Prima Lezione, Zhuan Falun)
I suoi occhi si sono riempiti di lacrime e fermamente ha detto: “Sì! Sono un discepolo della Dafa e percorrerò solo il sentiero che il Maestro ha predisposto per me. Solo il Maestro e la Dafa possono guarirmi!”
Ha lasciato andare le proprie nozioni umane e non si è sottoposta al trattamento di radio terapia né alla chemioterapia. È tornata a casa, ha perseverato nello studio della Fa, fatto gli esercizi, inviato pensieri retti e ha continuato a chiarire la verità e si è ripresa in pochissimo tempo!
La questione fondamentale non è se si subisce un intervento chirurgico o meno; la questione cruciale è se si può abbandonare il pensiero umano e le nozioni. Quando alcuni amici praticanti incontrano il “karma di malattia”, i loro cuori diventano instabili, hanno paura se non vanno in ospedale e la paura permane anche se ci vanno. Hanno preso “prodotti sanitari” per molto tempo, affermando che non sono medicinali; nel frattempo svolgono anche compiti della Dafa sentendosi così al sicuro. Con questi loro comportamenti hanno fatto sì che il “karma di malattia” si trascinasse per molto tempo.
In realtà, questo è auto ingannarsi. Da un lato si tende al divino e dall’altro ci si aggrappa alle nozioni umane. Può una persona del genere essere un vero coltivatore? Con tale perseguimento, forse nemmeno il Maestro può aiutarli.
Nota dell’editore: Questo articolo rappresenta soltanto l’attuale comprensione dell’autore, destinata alla condivisione tra i praticanti, in modo da permetterci di seguire le parole del Maestro: “confrontatevi nello studio e nella coltivazione”. (“Coltivazione salda”, Hong Yin)