(Minghui.org) A metà del mese di agosto una donna di 66 anni della città di Dalian, nella provincia del Liaoning, ha perso il ricorso contro la condanna a un anno di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Il 3 giugno 2021 Xu Yunlan è stata arrestata a casa dagli agenti della stazione di polizia del distretto di Nansha, che hanno perquisito l’appartamento. Poichè non ha superato la visita medica richiesta, la donna è stata rilasciata su cauzione. La polizia ha continuato a molestarla e, in seguito, ha sottoposto il suo caso alla Procura distrettuale di Shahekou.
Verso la metà del mese di marzo di quest’anno il procuratore l’ha incriminata. In seguito, Xu è stata costretta a sottoporsi a tre visite mediche, ma ogni volta è stata dimostrata la sua cattiva salute e le è stata negata l’ammissione al locale centro di detenzione.
Per ragioni sconosciute, il suo caso è stato trasferito dal distretto di Shahekou al quello di Ganjingzi nella città di Dalian. Il 12 aprile è comparsa davanti al giudice. Durante l’udienza, Xu ha testimoniato in propria difesa. Ha raccontato come il Falun Gong le abbia restituito la salute e insegnato a essere una persona migliore. Ha detto anche che nessuna legge in Cina ha mai criminalizzato il Falun Gong e che la Costituzione protegge il diritto dei cittadini alla libertà di credo.
Il procuratore Liu Zhonglin continuava a interromperla, sostenendo che stesse promuovendo il Falun Gong in tribunale. Le ha chiesto se avesse ammesso la sua colpa di praticare il Falun Gong, ma lei ha risposto di no. Il giudice Liu Lina ha chiuso l’udienza.
Il 30 maggio gli agenti della stazione di polizia di Nansha si sono presentati a casa della praticante e l’hanno accompagnata direttamente al tribunale del distretto di Ganjingzi, dove il giudice Liu ha annunciato la sua condanna a un anno di prigione, oltre al pagamento di una multa di 10.000 yuan (circa 1.256 euro).
Xu ha presentato ricorso al tribunale intermedio della città di Dalian. Il 20 luglio il giudice Zheng (nome di battesimo sconosciuto) ha tenuto un’udienza e a metà agosto ha deciso di confermare il verdetto originale.
Non è chiaro quando Xu potrà essere riportata in prigione per scontare la pena.