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Le persone a Parigi riconoscono che la Falun Dafa è di beneficio per il mondo

06 Set. 2023 |   Del corrispondente Minghui Zhou Wenying a Parigi, Francia

(Minghui.org) Lo scorso 26 agosto, i praticanti della Falun Dafa di diversi Paesi europei hanno tenuto due parate a Parigi: una nel centro della città e l’altra nella Chinatown del 13° distretto. Entrambi gli eventi sono stati ben accolti dai residenti locali e dai turisti.

La parata iniziata a mezzogiorno a Place de la République ha seguito Rue du Temple, Rue de Turbigo, Rue Beaubourg, Rue du Grenier Saint-Lazare, Rue aux Ours, Boulevard de Sébastopol, Boulevard Saint-Denis, Boulevard de Bonne Nouvelle, Boulevard Poissonnière, Boulevard Montmartre, Rue de Richelieu e Rue du 4 Septembre, terminando all’Euronext Paris.

Nel tardo pomeriggio a Chinatown, nel 13° distretto, la seconda parata è partita da Place d’Italie e ha seguito le strade dove i cinesi si recano spesso, tra cui Avenue d’Italie, Rue de Tolbiac, Avenue de Choisy, Bld Masséna, Avenue d’Ivry, Avenue de Choisy, per poi tornare a Place d’Italie.

I praticanti hanno tenuto due parate a Parigi il 26 agosto, una nel centro della città e una a Chinatown

La società beneficia della Falun Dafa

Ali Anis, un dirigente edile, ha assistito alla marcia dall’inizio alla fine, in Rue du 4 Septembre. Ha detto che gli è piaciuta molto e ha notato che tutti erano sorridenti e che l’evento era ben organizzato. Ha pensato che gli striscioni aiutassero a spiegare perché la marcia fosse così pacifica.

“Mi piacciono queste persone [i praticanti della Falun Dafa] e le sostengo”, ha detto Anis. “La Falun Dafa è benefica per il mondo. Dovrebbe essere permessa ovunque, sia in Cina che altrove”.

Pensa che i principi di Verità-Compassione-Tolleranza siano i migliori e che la società ne abbia bisogno, perché aiutano a migliorare sia la mente che il corpo delle persone. Anis ha elogiato i praticanti per eventi come questo, perché informano le persone su ciò che sta accadendo in Cina.

Un mondo migliore

Yazid Douazi

Yazid Douazi, che vive a Parigi, ha visto la parata in Rue Beaubourg. Afferma che i principi di Verità-Compassione-Tolleranza sono importanti per l’umanità perché possono portare a un mondo migliore.

Ha affermato che è deplorevole che la libertà di credo non sia protetta nella Cina comunista e che le persone siano detenute e persino uccise per la loro fede. Ha sottolineato che il Partito Comunista Cinese (PCC) è noto per la sua brutalità e andrà incontro al suo destino.

Musicista: il PCC crea il terrore perché ha paura

Marc, musicista, e Laura, corrispondente per la comunicazione, hanno entrambi firmato una petizione per chiedere la fine della persecuzione della Falun Dafa in Cina. A Marc l’evento è piaciuto perché ha messo in luce i principi di Verità, Compassione e Tolleranza e ha mostrato quanto sia terribile la repressione in Cina.

Ha detto che il PCC crea terrore perché ha paura. Gli è dispiaciuto vedere che i praticanti vengono maltrattati in Cina per la loro fede.

“Per favore, continuate così”

Eric Cenechal

Eric Cenechal, rappresentante di commercio, ha visto la parata in Rue du Temple. Ha trovato i colori e la musica “fantastici” e vorrebbe vivere in un mondo in cui tutti seguano Verità-Compassione-Tolleranza.

“La libertà di parola è importante”, ha detto. “Con una persecuzione come questa, le persone perderanno i valori tradizionali nel tempo. Fortunatamente, i praticanti della Falun Dafa stanno lavorando duramente per mantenerli. Per favore, continuate così”.

Monika, un’assistente sociale, ha detto di non aver mai visto una parata così pacifica. Ha ammirato i praticanti per aver condiviso queste informazioni in modo così razionale e pacifico.

Stop alle persecuzioni

Vera Neise (a sinistra) e il suo amico Jonas

Vera Neise, tedesca, studia filosofia e storia in Francia. Nel suo secondo giorno a Parigi, insieme al suo amico Jonas, ha assistito alla parata. È rimasta sorpresa nel vedere il simbolo della svastica, ma sapeva che aveva a che fare con il buddismo e che Hitler se ne era appropriato indebitamente. Neise ha detto che i praticanti seguono la loro pratica pacifica e che il PCC non dovrebbe maltrattarli.

Il direttore finanziario Eric si è fermato a guardare il corteo in prossimità di un’uscita della metropolitana. Ha sostenuto che questi eventi fanno capire quanto sia terribile il PCC, ma alcune persone fanno cose per compiacere il regime. “Queste persone hanno dimenticato che il PCC è un regime totalitario e che è responsabile di decine di milioni di morti”, ha detto. “Queste tragedie continuano, come vediamo dai milioni di morti causati dal COVID”.

Eric sapeva che la repressione della Falun Dafa fa parte delle violazioni dei diritti umani perpetrate dal PCC. Ha pensato che fosse importante mostrare ciò che il regime ha fatto al mondo intero, perché il PCC è “una minaccia per l’umanità”.

Cos’è la Falun Dafa e perché il PCC la perseguita

La Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong) è stata introdotta per la prima volta al pubblico dal Sig. Li Hongzhi a Changchun, in Cina, nel 1992. La disciplina spirituale è ora praticata in oltre 100, tra Paesi e regioni in tutto il mondo. Milioni di persone che hanno abbracciato gli insegnamenti, basati sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza, e hanno imparato i cinque esercizi, hanno sperimentato un miglioramento della salute fisica e spirituale.

Il 20 luglio 1999 Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), avvertendo la crescente popolarità della disciplina spirituale come una minaccia all’ideologia atea del PCC, ha emesso l’ordine di perseguitare il Falun Gong.

Sotto la direzione personale di Jiang, il PCC ha istituito l’Ufficio 610, un’organizzazione di sicurezza extralegale con il potere di scavalcare la polizia ed il sistema giudiziario, la cui unica funzione è quella di portare avanti la persecuzione della Falun Dafa.

Negli ultimi 24 anni Minghui.org ha confermato la morte di migliaia di praticanti del Falun Gong durante la persecuzione, ma si sospetta che il numero effettivo sia molto più alto. Molte altre persone sono state imprigionate e torturate per la loro fede.

Numerose prove dimostrano che il PCC ha ordinato il prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza detenuti, che sono stati assassinati per rifornire l’industria cinese dei trapianti in forte espansione.