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Heilongjiang: Praticante condannata a un anno di prigione, dopo un precedente mandato di tre anni e mezzo per la sua fede nel Falun Gong

18 Gen. 2024 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dell’Heilongjiang, Cina

(Minghui.org) Il 26 dicembre scorso una donna residente a Yichun, nella provincia dell’Heilongjiang, è stata condannata a un anno di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Li Shuang è stata condannata dopo essere stata arrestata il 14 settembre dell’anno scorso. L’arresto è stato causato da un incidente avvenuto il 6 settembre, quando la donna ha accompagnato il padre malato di 86 anni alla clinica del dottor Wang Hongfei. Mentre aspettavano il loro turno, Li ha parlato con una donna anziana di come il Falun Gong abbia curato i suoi problemi al seno dopo aver iniziato a praticare nel 2009.

Il figlio della donna ha denunciato Li alla polizia. Diversi agenti sono arrivati e hanno tentato di portarla con loro. La donna ha detto che nessuno si sarebbe preso cura di suo padre, se fosse stata arrestata. La polizia le ha ordinato di farsi sostituire da qualcun altro, nella cura del padre. Quando la donna si è rifiutata di farlo, gli agenti hanno esortato la dottoressa Wang a visitare rapidamente il padre. La dottoressa ha affermato che l’anziano era molto malato e ha consigliato di sottoporlo a ulteriori esami in ospedale.

Gli agenti hanno seguito Li mentre accompagnava il padre all’ospedale centrale di Yichun. Quando sono tornati a casa, gli agenti hanno perquisito l’appartamento e se ne sono andati. Il giorno dopo sono tornati e hanno ordinato a Li di firmare l’elenco degli oggetti confiscati. La donna ha detto alla polizia che doveva uscire per assumere un badante che si occupasse del padre. Gli agenti l’hanno lasciata andare, ma Li, per evitare di essere arrestata, non è tornata.

Il padre di Li era talmente terrorizzato dalla polizia che le sue condizioni sono rapidamente peggiorate e, l’11 settembre scorso, è deceduto. Dopo il suo funerale, il 13 settembre, Li ha comprato un biglietto aereo per lasciare il Paese ed evitare di essere molestata. Tuttavia, il 14 settembre è stata arrestata mentre attraversava la dogana dell’aeroporto di Pechino. Tre giorni dopo l ‘Ufficio per la sicurezza interna di Yimei e la stazione di polizia di Xicheng nella città di Yichun l’hanno prelevata a Pechino.

In data sconosciuta il procuratore distrettuale di Youhao l’ha incriminata e lo scorso 26 dicembre il tribunale locale l’ha condannata. I dettagli del processo rimangono sconosciuti.

Non è la prima volta che Li viene presa di mira per la sua fede. In precedenza, il 23 agosto 2012, era stata arrestata per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong e le erano stati inflitti 15 giorni nel centro di detenzione di Wumahe. Il 13° giorno la polizia l’ha portata in un centro per il lavaggio del cervello, dove è stata trattenuta per un periodo di tempo imprecisato.

Il 2 aprile 2015 la donna è stata arrestata mentre era in visita al padre, che all’epoca viveva a Shanghai. Il 28 dicembre 2016 il tribunale distrettuale di Jinshan l’ha condannata a tre anni e mezzo, che ha scontato nel carcere femminile di Shanghai.