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Gansu: Moglie e lavoro persi a causa della persecuzione del Falun Gong, un uomo riceve la seconda condanna al carcere per la sua fede

16 Ott. 2024 |   Di un corrispondente Minghui della provincia del Gansu, Cina

(Minghui.org) È stato recentemente confermato che Wang Shijun, un uomo della contea di Jingning, nella provincia del Gansu, è stato condannato a tre anni e tre mesi per aver sensibilizzato l’opinione pubblica riguardo alla persecuzione della sua fede, il Falun Gong, da parte del Partito Comunista Cinese.

Wang è stato arrestato il 22 marzo dello scorso anno, dopo essere stato denunciato per aver parlato del Falun Gong agli studenti fuori da una scuola. Gli agenti della Divisione di sicurezza interna della contea di Jingning lo hanno portato al locale centro di detenzione. Non è chiaro quando sia stato incriminato, processato o condannato, ma si sa che è stato trasferito alla Prigione di Lanzhou, e che gli sono state negate le visite dei familiari.

Wang, ex insegnante della scuola del villaggio di Yanmiao nella città di Bali, nella contea di Jingning, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1994, e presto ha recuperato la salute. Era diventato un insegnante molto più coscienzioso, era ben considerato dai suoi studenti, dai loro genitori e dai colleghi. Dopo l'inizio della persecuzione nel 1999, ha mantenuto la sua fede ed è stato ripetutamente arrestato. Ha scontato tre anni di lavori forzati (novembre 2000 - novembre 2003), ed è stato licenziato dal suo lavoro nel dicembre 2000. Dopo un altro arresto nel marzo 2005, è stato condannato al carcere (non è chiaro il termine esatto), dov’è stato torturato quasi fino alla morte e poi rilasciato prima del tempo. Sua moglie, durante la sua detenzione, ha lottato per prendersi cura dei figli e dei genitori anziani, ha sviluppato reumatismi, di cui soffriva per tutto l'anno, ed è deceduta in data sconosciuta.

Presi di mira prima dell'inizio ufficiale della persecuzione

Il Partito Comunista Cinese ha istituito l’Ufficio 610 il 10 giugno 1999, prima di lanciare formalmente una campagna nazionale contro il Falun Gong un mese dopo, il 20 luglio. L'Ufficio 610 ha il potere di scavalcare le forze dell'ordine e i sistemi giudiziari nella persecuzione dei praticanti del Falun Gong.

Zhu, dell'Ufficio 610 della contea di Jingning, si è presentato alla scuola di Wang a metà giugno 1999 facendogli molte domande, come ad esempio quando aveva assistito e a quali conferenze tenute dal fondatore del Falun Gong. Alcuni giorni dopo Wang Bin (non parente di Wang), del Consiglio per l'educazione della città di Bali, si è presentato nell'ufficio del praticante, e ha confiscato il materiale del Falun Gong che aveva lì. Il 22 giugno 1999 le autorità della contea di Jingning hanno iniziato un'incursione di massa nelle case dei praticanti del Falun Gong locali. Il vice-capo Liu Wenfeng, della Divisione di sicurezza interna della contea, ha confiscato i libri del Falun Gong e altri materiali di Wang alle 12:00 di quel giorno.

Wang era stato incaricato di dirigere un esame finale il 10 luglio 1999, e il consiglio scolastico ha inviato tre persone a sorvegliarlo.

Il 20 luglio 1999 il regime comunista ha annunciato formalmente che chiunque praticasse il Falun Gong sarebbe stato perseguitato. L'agente Liu Xinyu ha arrestato Wang a casa, e lo ha portato alla prigione locale, dove ha visto molti altri praticanti detenuti.

La polizia ha poi consegnato l’uomo alla Stazione di polizia della città di Bali, dove è stato trattenuto per 10 giorni, prima di essere trasferito in una stanza del consiglio scolastico, ed è stato rilasciato solo alla fine dell'estate.

Anche la moglie del signor Wang, la signora Wang Guojin, era stata arrestata nello stesso periodo per aver praticato il Falun Gong, e trattenuta nell'edificio del governo locale. I figli piccoli della coppia e i genitori anziani sono stati lasciati a badare a se stessi, e ad affrontare l'intensa stagione agricola.

Dopo il suo rilascio, il capitano Wu Wenzheng della Divisione di sicurezza interna della contea di Jingning, si è recato spesso nella sua scuola, e gli ha ordinato di scrivere rapporti sui suoi pensieri.

Arrestato nel febbraio 2000 per aver fatto appello a Pechino

Nel febbraio 2000 Wang si è recato a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong, ed è stato arrestato e portato all'Ufficio di collegamento della provincia del Gansu a Pechino. Circa cinque giorni dopo il capitano Wu, l'ufficiale Yan Guosuo e un altro uomo sono andati a prenderlo. Wu ha perquisito la sua borsa, e ha confiscato una lettera che aveva scritto al governo centrale, chiedendo di porre fine alla persecuzione. Il gruppo è poi salito su un treno per tornare nel Gansu.

Appena arrivati a Lanzhou (la capitale della provincia del Gansu), Wang è stato fatto salire su un'auto della polizia, e condotto al carcere locale della contea di Jingning. La tassa di detenzione di 265 yuan (circa 34 euro) è stata detratta dalla sua paga. Il segretario della contea, Li Xuefeng, ha tenuto una riunione, e ha annunciato che la sua paga sarebbe stata sospesa per il resto dell'anno. E’ stato rilasciato solo nel maggio 2000.

Wang è stato costretto a lavorare anche nell'estate del 2000, senza retribuzione.

Tre anni di lavori forzati in seguito a un altro arresto nel novembre 2000

Nel novembre 2000 Wang ha consegnato materiale del Falun Gong al Comitato del villaggio di Yanmiao, che lo ha consegnato alla sua scuola. Il giorno dopo, il preside Li Changsheng ha informato il consiglio scolastico, che ha chiamato la polizia. Il capitano Wu e il segretario Chen Shangkong si sono precipitati alla scuola di Wang, e lo hanno arrestato.

Wu ha immobilizzato il praticante su una sedia di ferro e, insieme ad altri agenti, lo ha interrogato per quattro giorni di fila. Non gli è stato permesso di dormire. In seguito ha sofferto di avvelenamento da monossido di carbonio, e ha perso conoscenza per diverse ore.

Nel dicembre 2000 tre persone, tra cui il segretario Jing Zhongzheng e il contabile Wang Guozhu (che era il fratello della moglie di Wang), si sono presentate al carcere per annunciare che Wang era stato licenziato dal suo lavoro, ma che gli sarebbe stato restituito lo stipendio sospeso nel 2000.

All’uomo sono stati quindi inflitti tre anni di lavori forzati. Il medico del Campo di lavoro di Ping'antai, nonostante gli avesse diagnosticato un'infezione polmonare, aveva rifiutato di ricoverarlo. Wu lo aveva portato in ospedale, dove era stata confermata un'infezione polmonare, e il costo dell’esame di 147 yuan (circa 19 euro) gli era stato detratto dalla paga.

Nell'aprile 2001 Wu era riuscito a far recludere Wang nel campo di lavoro, anche se in un altro controllo, quello stesso mese, gli era stata riscontrata la stessa infezione polmonare.

Torturato nel campo di lavoro

Nel suo primo giorno di permanenza nel campo di lavoro, Wang era stato colpito da un pugno in faccia dal capo dei detenuti, quando ha cercato di chiarire i fatti sul Falun Gong.

I detenuti controllavano Wang a turno 24 ore su 24, di solito in coppia; non gli era permesso di parlare con altri praticanti del Falun Gong detenuti, o di praticare gli esercizi. Quando una volta ha salutato un altro praticante, il capo dei detenuti Lai Gengcheng gli ha dato un calcio sul petto, che gli ha fatto male per i mesi successivi; è stato anche costretto a pulire le finestre o a passare lo straccio sul pavimento, quando i detenuti non praticanti facevano un pisolino.

Nell'autunno del 2001 un detenuto di 20 anni, di nome Ma, era stato incaricato di controllare Wang, al quale era stato chiesto di fare la stessa quantità di lavori forzati di Ma. Non riusciva a tenere il passo e Ma lo colpiva sul petto e sull'addome ogni giorno, a volte due volte al giorno. Si è stimato che Ma lo abbia picchiato almeno 100 volte in pochi mesi, anche se ha detto che non voleva farlo, ma temeva di essere picchiato dal capo detenuto se non avesse “fatto il suo lavoro”.

La salute di Wang è peggiorata nel tempo e a volte, se rimaneva in piedi a lungo, sentiva di essere sul punto di svenire. Una sera un istruttore gli ha ordinato di prendere un farmaco sconosciuto, lui si è rifiutato, ed è stato portato in un'altra cella per essere ammanettato con le mani dietro la schiena a un letto a castello. A quel punto ha perso conoscenza e, quando si è svegliato, si è trovato a letto con un medico del campo di lavoro che gli controllava il polso e la respirazione.

L'istruttore lo teneva ammanettato al letto con le mani davanti a sé, e gli veniva dato solo mezzo panino al vapore per pasto. Il detenuto incaricato di controllarlo, siccome si era sentito male, gli aveva dato di nascosto un altro panino. Le sue mani erano diventate estremamente gonfie, ma l'istruttore ha rimosso le manette soltanto otto giorni dopo e l’uomo, per tutto quel tempo, non ha avuto alcun movimento intestinale.

Dopo essere stato riportato in cella, un detenuto che passava di lì ha commentato quanto fosse emaciato “quel vecchio”. Wang aveva solo 45 anni all'epoca, ma era stato ridotto a pelle e ossa a causa delle incessanti torture.

I lavori forzati che Wang e gli altri praticanti, indipendentemente dall'età, dovevano svolgere comprendevano ogni tipo di lavoro manuale, dal trasporto di fertilizzanti all'allevamento di bestiame. Venivano presi a pugni e calci quando non riuscivano a tenere il passo, e veniva dato loro pochissimo cibo.

Nella primavera del 2003, quando il terreno era ancora ghiacciato, Wang era stato costretto a scavare buche per gli alberelli, e il capo detenuto Wang Gang lo picchiava ogni giorno perché era lento. Un giorno aveva mal di pancia e diarrea, così le guardie lo hanno portato in ospedale, ma appena guarito lo hanno costretto a lavorare, e hanno continuato a torturarlo.

Una notte Wang è stato portato in bagno, dove è stato fatto piegare a 45 gradi con la testa premuta contro il muro, e costretto a rimanere in quella posizione per diverse ore, prima che due detenuti lo riportassero in cella, costringendolo a stare in piedi per non farlo dormire, fino a quando si è fatto giorno ed è stato costretto di nuovo ai lavori forzati.

Una volta una guardia ha portato il praticante in un ufficio, e lo ha schiaffeggiato per più di un'ora, facendo una pausa quando una mano si stancava, prima di passare a schiaffeggiarlo con l'altra mano.

Dopo essere stato rilasciato nel novembre 2004, Wang ha saputo dalla moglie che era stata arrestata all'inizio del 2003. La polizia aveva chiesto 2.500 yuan (circa 320 euro) in cambio del suo rilascio, e il padre aveva venduto la sua mucca per pagare, e ottenere il suo rilascio.

Condannato al carcere dopo l'arresto del 2005

Wang era stato nuovamente arrestato nel marzo 2005 e condannato al carcere. Sono state presentate al sito Minghui tre versioni della sua condanna: tre anni, tre anni e mezzo e quattro anni. Il termine esatto resta ancora da indagare.

Mentre scontava la pena nella Prigione di Tianshui, Wang è stato torturato come nel campo di lavoro, quindi la sua salute ha continuato a peggiorare, diventando così debole da non riuscire a tenere in mano una scopa per spazzare il pavimento, o a parlare in modo udibile. La prigione ha quindi convocato un funzionario del governo locale per prelevarlo.

Due agenti hanno molestato l’uomo a casa per cinque volte negli anni successivi, e anche l'Ufficio carcerario della provincia del Gansu ha inviato due volte delle persone a casa sua per verificare se fosse ancora devoto alla sua fede.

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