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Heilongjiang: Uomo di 60 anni muore in custodia, cinque giorni dopo essere stato incarcerato

22 Ott. 2024 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dell'Heilongjiang, Cina

(Minghui.org)

Nome: Ren ChangbinNome cinese: 任长斌Sesso: UomoEtà: 60 anniCittà: JiamusiProvincia: HeilongjiangOccupazione: Impiegato in una fabbrica di vetroData della morte: 28 settembre 2024Data dell'ultimo arresto: 14 settembre 2023Luogo di detenzione più recente: Prigione di Shuangyashan

Ren Changbin, di 60 anni residente a Jiamusi, nella provincia dell'Heilongjiang, è deceduto cinque giorni dopo essere stato incarcerato, in seguito alla condanna a una pena di tre anni per la sua fede nel Falun Gong. Il suo corpo presentava contusioni e ferite multiple, aveva gli occhi tumefatti e diversi punti di sutura in testa.

Ren Changbin

La sorella del praticante, intorno alle 8:00 del 28 settembre scorso, ha ricevuto una telefonata dalla prigione che la informava che Ren era deceduto a causa di un'emergenza medica. La donna ha chiesto il motivo specifico, ma la guardia si è rifiutata di fornire ulteriori dettagli, se non che il corpo del fratello era già stato portato a un’agenzia di pompe funebri.

La sorella ha immediatamente informato gli familiari della tragica notizia e tutti si sono precipitati alle pompe funebri, dove hanno visto le ferite sul corpo di Ren.

Quando i familiari hanno chiesto alle guardie carcerarie se il loro caro fosse stato torturato a morte, queste hanno affermato che Ren era già molto debole, quando è stato incarcerato, e hanno fatto in modo che due detenuti si occupassero di lui. Hanno anche detto che l'uomo è caduto mentre faceva la doccia, causandosi così le ferite sulla testa e sul corpo.

I familiari hanno sostenuto che Ren era in ottima salute quando è stato arrestato, e si sono chiesti come avesse potuto diventare così debole dopo appena una settimana di detenzione. Se il carcere aveva effettivamente predisposto due detenuti per accudirlo, perché non hanno impedito che cadesse durante la doccia?

Arresto e condanna alla prigione

La sera del 14 settembre scorso Ren, ex dipendente di una fabbrica di vetro, è stato arrestato durante una perquisizione della polizia. L'uomo è stato convinto con l'inganno ad aprire la porta e gli agenti che sono entrati gli hanno confiscato i libri del Falun Gong, il materiale informativo, le carte bancarie, il telefono cellulare, i documenti d'identità e il furgone, senza esibire alcun mandato di perquisizione. La polizia ha restituito il furgone, ma nessuno degli altri oggetti confiscati.

Alla notizia del suo arresto, molti colleghi e vicini hanno firmato una petizione per chiederne l'immediato rilascio.

In seguito la Stazione di polizia di Qianjin ha sottoposto il suo caso alla Procura distrettuale di Xiangyang, accusandolo di “minare l'applicazione della legge con un'organizzazione di culto”, il pretesto standard usato per criminalizzare i praticanti del Falun Gong. Lo scorso mese di marzo Ren è stato incriminato e, il 25 luglio, condannato a tre anni dal Tribunale distrettuale di Xiangyang. Il 23 settembre è stato trasferito nella Prigione di Shuangyashan, dove cinque giorni dopo è deceduto.

La prigione di Shuangyashan, precedentemente nota come prigione di Bijiashan, è un carcere a gestione rigorosa, designato per la detenzione dei praticanti del Falun Gong. Tutti i praticanti maschi condannati nella provincia dell'Heilongjiang vengono portati nella Prigione di Shuangyashan, dove vengono sottoposti a mesi di torture per costringerli a rinunciare alla loro fede, prima di essere assegnati a varie prigioni nella provincia.

Prigione di Shuangyashan

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