(Minghui.org) Ho lavorato in un progetto mediatico della Dafa per molti anni, sono stata coinvolta fin dal secondo anno della mia coltivazione. Questa è stata la benevola disposizione del Maestro per aiutarmi a recuperare il ritmo della rettifica della Fa, a coltivare me stessa, a permettermi compassionevolmente di aiutare a salvare gli esseri senzienti e ad adempiere al mio voto.
L’anno scorso il Maestro mi ha aiutato a capire il mio attaccamento all’indignazione nei miei pensieri e le mie nozioni nascoste. Credo che questi fossero indizi di problemi più grandi nel mio stato di coltivazione.
Quando è uscito l’articolo del Maestro “Brusco risveglio”, ho capito che non avevo rimosso completamente questi attaccamenti. Volevo salvare tutti gli esseri senzienti, ma nei miei pensieri e nelle mie azioni erano nascosti pregiudizi e giudizi sugli altri.
Ho giustificato questi pensieri pensando che “ci vuole tempo per rimuovere questi attaccamenti più profondi”. Era una scusa. L’articolo del Maestro ci ha ricordato che dobbiamo fare questo cambiamento adesso.
Nel suo articolo il Maestro ci ha istruiti circa la compassione:
“La compassione si manifesta nella società umana come gentilezza e benevolenza, questo è anche lo stato di vita che riflette le qualità interiori dei discepoli della Dafa.”(“Brusco risveglio”)
Essere altruisti significa vivere per gli altri e i nostri pensieri devono essere in grado di raggiungere quel livello, di pensare a tutti e non solo ad alcuni gruppi che potrei ritenere migliori di altri. Il livello iniziale consiste nel mostrare amore e gentilezza nei nostri pensieri e nelle nostre azioni a tutti quotidianamente. Se il mio pensiero non è all’altezza di questo standard, allora non importa quali siano le mie azioni (lavoro nei media), anche se non scrivo contenuti, ciò influirà comunque sulla salvezza degli esseri senzienti.
Il mio attaccamento nascosto al qing (sentimentalismo) è un riflesso del fatto che l’orientamento della mia famiglia è conservatore; quindi, vengo a contatto più spesso con tali persone. Sentivo di doverli salvare perché li capisco meglio. Pensavo che i praticanti con famiglie di orientamento liberale potessero raggiungere meglio queste persone. Sembrava logico, ma nascondeva un attaccamento più profondo e di non essere responsabile verso tutti gli esseri senzienti, che invece è qualcosa che un praticante della Dafa deve essere in grado di fare. Era il mio attaccamento nascosto alle emozioni di apprezzare o non apprezzare qualcuno o qualcosa.
Mi sono guardata dentro a lungo per trovare il motivo per cui non avevo sviluppato quel livello di compassione che il Maestro spiega in “Brusco risveglio”, e ho capito che era anche legato a un concetto più profondo che avevo maturato dall’infanzia, cioè che il male dovrebbe essere punito.
Non avevo capito quanto fosse immensa la rettifica della Fa e che mentre il cosmo va incontro alla distruzione il Maestro stesse salvando sia le cose “buone” che quelle “cattive”. Il ruolo che un essere svolge in questa vita può essere malvagio per alcuni, ma potrebbe non esserlo alla luce della missione di quell’essere.
Dalla Fa del Maestro, capisco che questo punto è stato sfruttato dalle vecchie forze e sta facendo sì che gli esseri senzienti che stanno giocando un “ruolo negativo” si spingessero troppo oltre nell’andare contro la Dafa, che è qui per salvarli. Devo cercare di guardare da un altro punto di vista il livello di compassione per salvare gli esseri. Tutti sono venuti per la Dafa e tutti sono persone e familiari del Maestro! Questo sarebbe già un livello più elevato di compassione.
Qualsiasi essere che interferisca con la rettifica della Fa e la salvezza degli esseri senzienti è il vero male, e se i discepoli della Dafa in qualche modo causano questo, allora commettono un crimine. Tutti gli esseri sono qui per la Dafa e stanno aspettando di essere salvati.
Lo sapevo, ma perché avevo queste discrepanze tra le mie azioni e i miei pensieri? In quel periodo ero bloccata nella memorizzazione del paragrafo della Sesta lezione dello Zhuan Falun “Generare demoni nella propria mente”.
Mi sono resa conto che ero bloccata perché non avevo compreso a fondo questa parte sull’interferenza demoniaca della nostra mente.
Il mio terzo occhio si è aperto un paio di mesi dopo aver iniziato a praticare e ho visto molte cose. Dopo un paio di mesi di pratica, durante la meditazione per due giorni di fila, ho visto dei demoni che cercavano di impedirmi di praticare. Ho avuto la comprensione di base che i demoni interferiranno con la nostra coltivazione e che dobbiamo perseverare a qualunque costo. Ho visto anche i Guardiani della Fa del Maestro, come anche divinità occidentali, divinità guerriere cinesi e un Drago d’Oro che mi ha aiutata in alcuni momenti intensi. Il Fashen del Maestro è apparso anche quando ho avuto due momenti difficili e mi ha incoraggiato a continuare a praticare e a seguire la Fa per tornare a casa con lui. Questo mi ha incoraggiato molto nella mia pratica, poiché sapevo di dover recuperare.
Così ho capito che i demoni esterni possono interferire. Dopo un certo periodo di tempo, ho smesso di vedere molto con il terzo occhio e sentivo soprattutto cose a caso, ma ho ignorato tutto questo come se i demoni esterni stessero interferendo nuovamente.
Mentre memorizzavo questo paragrafo, mi è venuto in mente che forse non avevo capito cosa sono i “messaggi”.
Il Maestro ha detto:
“Questo fenomeno riguarda in particolare le persone il cui terzo occhio si è aperto a un certo livello durante la coltivazione, è facile che costoro abbiano questo problema. E poi ci sono persone la cui mente è continuamente perturbata da messaggi esterni. Qualunque messaggio esterno ricevano, esse ci credono, e anche loro avranno questo problema. Così, per alcuni di noi, dopo l’apertura del terzo occhio, ci saranno messaggi esterni che interferiranno con ogni aspetto della nostra coltivazione.”(Sesta Lezione, Zhuan Falun)
Capire che molti dei miei pensieri o emozioni erano in realtà solo “messaggi” che cercavano di portarmi in questi differenti sentieri demoniaci senza che ne fossi consapevole, era qualcosa che non riuscivo a capire molto bene. Era perché non stavo misurando tutti i miei pensieri con la Fa, per vedere se erano davvero conformi alla Fa.
Mentre elaboro le informazioni provenienti dal cosmo, infondo molti di questi messaggi con le mie idee guidate dalle nozioni e dal mio ego. Questo origina lo stimolo dell’interferenza demoniaca dalla nostra mente, nella coltivazione. Quante volte mi è venuta in mente un’idea che sembrava buona? Ho verificato le ragioni più profonde per cui l’idea sembrava buona? Ho misurato l’idea con i principi della Fa? Queste domande mi hanno davvero fatto riflettere.
Una praticante veterana ha condiviso con me che rendersi conto che tutti noi siamo in questo stato demoniaco quando iniziamo a coltivare, l’ha aiutata; perché è questa natura demoniaca che dobbiamo reprimere. Ma comprendere la propria natura demoniaca è difficile, perché potrebbe volerci un po’ di tempo prima di accorgerci che qualcosa non va.
Ho anche capito che l’interferenza demoniaca nella propria mente accade a tutti noi in ogni momento della coltivazione, per vedere se prendiamo la Fa come guida e non il nostro pensiero umano imperfetto, che può essere guidato dalla nostra natura demoniaca e dalle nostre nozioni. Il sentiero che scegliamo è determinante.
Ho iniziato a esaminare i miei pensieri a un livello molto più profondo e ho scoperto che potevo isolare il karma del pensiero, le nozioni che avevo formato e poi quelli che sembravano essere messaggi spuntati nella mia coscienza apparentemente dal nulla. Ognuno di questi messaggi subliminali poteva originarsi dalle sensazioni che provavo durante le mie interazioni con gli altri oppure da pensieri casuali.
Durante questo processo ho trovato molti attaccamenti. Continuando a esaminarmi, ho scoperto che l’invio dei pensieri retti stava migliorando e anche il mio studio della Fa è molto migliorato. Credo che la ragione sia perché sono diventata consapevole dei miei schemi di pensiero e questa consapevolezza ha contribuito a rafforzare la mia coscienza principale. Quindi i pensieri retti si sono fatti strada, con più chiarezza mentale, ed erano composti da energia e purezza a livelli più elevati. Ci sono ancora giorni in cui non sono sempre così consapevole di tutti i miei pensieri, anche se dovrei esserlo, ma ora riesco a capire quando si tratta di pigrizia.
Un’altra intuizione su come eliminare il mio attaccamento al sentimentalismo ha a che fare con la convalida di sé stessi e con una forte componente della mentalità di mettersi in mostra. So che quello non è il mio vero sé, ma spesso ne subisco le interferenze e certe volte è piuttosto frustrante.
Mentre cercavo di capire perché mi sento in un certo modo nei confronti di alcuni praticanti, mi sono chiesta: che cosa voglio ottenere nelle mie interazioni con loro? Ho scoperto che molte volte, quando non andavo d’accordo con qualcuno o mi ero fatta un’idea su qualcuno, la causa era di come mi aveva trattato.
A volte è anche solo un’impressione che mi hanno dato, poi si forma un’idea; anche se so che questo è sbagliato, è come un riflesso incondizionato dove i pensieri e le nozioni si formano automaticamente. Anche se riesco a negare e allontanare l’idea, molte volte l’impressione permane e si riaccende in seguito nelle mie interazioni con loro.
Ho cercato consapevolmente di rimuoverle, ma comunque si sono riformate. Durante questo processo, ho scoperto che quello che volevo da queste persone era in realtà che convalidassero la mia esistenza; cercavo l’approvazione, ma a un livello più profondo, erano l’ego e il mio falso sé che volevano essere convalidati. Questo falso sé sa che sto cercando di eliminarlo e si aggrappa al bisogno di questa convalida. Questa era l’origine e il motivo per cui l’attaccamento al convalidare sé stessi sembrava mi seguisse sempre; il mettersi in mostra va di pari passo con quello, seguito dalla mentalità a competere e dall’invidia, ma per quanto riguarda me tutto era radicato all’attaccamento di convalida dell’ego.
Una volta trovata l’origine ho agito con un’altra mentalità e quando ho incontrato una persona della quale mi ero fatta un’impressione negativa, mi sono detta che non voglio nulla da questa persona, siamo amici praticanti; quindi, non posso avere alcuna idea su di lei. Una volta che ho avuto questa consapevolezza nella mia mente, le mie interazioni con lei sono state più serene e non ho più avuto pensieri negativi.
Anche se percepisco che a qualcuno non piaccio, la cosa mi aiuta e mi assumo la responsabilità nel conflitto invece di trovare le sue colpe. Su questo attaccamento ho appena iniziato a lavorarci; quindi, sento che c’è ancora molto da fare. Quest’ultimo anno è stato un processo costante di ricerca degli attaccamenti e a volte le cose sono andate velocemente, ma molte volte c’è stato un lungo processo per migliorare anche di poco.
Nella mia ultima condivisione, ho detto che avrei voluto praticare la serie di esercizi più lunga ed essere più diligente nel coltivare la mia xinxing. Posso dire che ho coltivato la mia xinxing, ma non ho raggiunto lo standard per fare l’esercizio del Falun in posizione statica in piedi, più a lungo. L’ho fatto per un po’, ma non con la costanza che avrei voluto. Lo ritengo dovuto alla mia pigrizia e al mio attaccamento alle cose facili e alla comodità. Continuerò a cercare di raggiungere i miei obiettivi nella coltivazione, poiché questo è un processo di miglioramento di me stessa e di rimozione degli attaccamenti.
Inciampiamo e cadiamo, ma ci rialziamo per diventare esseri illuminati.
Vi ringrazio per aver ascoltato la mia condivisione e vi prego di segnalare qualsiasi cosa non in accordo con la Fa.
Heshi, Maestro!
(Presentato alla Conferenza di condivisione delle esperienze della Falun Dafa negli Stati Uniti del Sud 2024)