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New York: I praticanti chiedono di porre fine alla persecuzione in Cina durante l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite

07 Ott. 2024 |   Di un praticante della Falun Dafa di New York

(Minghui.org) Dallo scorso 22 al 30 settembre, si è svolta la 29ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite che ha discusso argomenti che vanno dall'intelligenza artificiale al cambiamento climatico. I praticanti del Falun Gong hanno protestato pacificamente davanti alla sede delle Nazioni Unite dal 25 al 28 settembre, chiedendo di porre fine alla persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC) che perdura da 25 anni.

I praticanti si sono riuniti tutti i quattro giorni nella Dag Hammarskjold Plaza tra le 7:30 e le 19:00, hanno eseguito gli esercizi ed esposto grandi striscioni contenenti informazioni sulla Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong) e sulla persecuzione. Inoltre auto che esponevano cartelli sulla Falun Dafa e sulla persecuzione sono passate vicino alla sede delle Nazioni Unite.

I praticanti hanno protestato pacificamente davanti alla sede delle Nazioni Unite, chiedendo di porre fine alla persecuzione del Falun Gong da parte del PCC

I praticanti hanno anche distribuito materiale agli incroci stradali a residenti e turisti, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla brutale repressione in Cina, hanno esortato i governi di vari Paesi ad agire per porre fine ai maltrattamenti dei praticanti in Cina, che sono sottoposti a detenzione illegale, lavaggio del cervello, tortura e prelievo forzato di organi.

I praticanti hanno protestato pacificamente a Manhattan durante l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite

Un tour in auto chiede di fermare la persecuzione e di porre fine al Partito Comunista Cinese (PCC)

Yi Zhongyuan dell'Associazione Falun Dafa di New York, ha raccontato che molti praticanti che hanno partecipato all'evento, sono fuggiti dalla Cina per evitare ulteriori persecuzioni. Migliaia di praticanti in Cina devono affrontare detenzione, tortura e prelievo forzato di organi.

Sorella detenuta per la sua fede

Chen Jingyu ha raccontato che sua sorella maggiore Chen Jinghui, è stata detenuta per più di sei mesi dalla polizia nel distretto di Chaoyang della città di Changchun, nella provincia dello Jilin. Alla sua famiglia non è stato permesso di farle visita, e i funzionari si sono rifiutati di aggiornarla sulla sua situazione. Come se non bastasse, da due mesi Chen Jingyu non riesce a contattare il figlio della sorella.

Chen Jingyu chiede il rilascio della sorella Chen Jinghui

Dopo aver visto di recente il documentario “Organi di Stato”, la signora Chen Jingyu ha appreso che i medici militari partecipano al crimine del prelievo di organi, e questo l'ha resa ancora più preoccupata per la situazione di sua sorella. Quando erano in Cina, Chen Jingyu e suo marito sono stati detenuti e torturati perché praticavano il Falun Gong. “Spero che più persone ci sostengano e ci aiutino a fermare la persecuzione. Sono 25 anni che va avanti e tutti i praticanti detenuti dovrebbero essere rilasciati senza condizioni”, ha detto.

La tutela della libertà di credo

Il signor Kong è arrivato da Pechino due settimane fa, una volta aveva un buon lavoro, ma nel 2003 è stato licenziato perché praticava il Falun Gong, e ha dovuto accettare lavori temporanei per mantenersi.

Anche se è negli Stati Uniti solo da pochi giorni, Kong ha detto di aver percepito la differenza nei diritti umani e nella libertà di credo al di fuori della Cina, e ha dichiarato: “Vorrei che tutti i praticanti in Cina potessero avere questa libertà. Spero che tutti i governi sostengano i diritti umani e aiutino i praticanti del Falun Gong”.

Detenuti e torturati ripetutamente

La signora Xia, della provincia dello Shandong, ha avuto diversi aborti spontanei, e non riusciva ad avere un bambino. Dopo aver praticato il Falun Gong, la sua salute è migliorata e ha avuto un figlio. È stata ripetutamente portata in centri di lavaggio del cervello e di detenzione perché si è rifiutata di rinunciare alla pratica e suo marito ha anche perso il lavoro.

La donna ha raccontato di essere stata brutalmente torturata, e di essere stata alimentata forzatamente quando ha iniziato lo sciopero della fame in un centro di lavaggio del cervello. Il suo naso era ferito e il suo viso era coperto di sangue. Quando la sua pressione sanguigna è scesa a un livello pericolosamente basso, i funzionari l'hanno rilasciata per non essere ritenuti responsabili della sua morte.

Sebbene la praticante sia ora libera negli Stati Uniti, sa che la persecuzione nella sua città natale, vicino al campo petrolifero di Shengli, è ancora grave, e ha spiegato: “Alcuni praticanti hanno ricevuto una condanna a tre anni di carcere diversi mesi fa, e altri sono ancora detenuti. Questo è il più grande abuso dei diritti umani in Cina e spero che si fermi presto”.

Prelievo forzato di sangue

Il signor Chen, formatore finanziario di Shanghai, un giorno del 2022 è stato convocato in una stazione di polizia e costretto a sottoporsi a un prelievo di sangue. Gli addetti erano agenti di polizia, non personale medico, e gli hanno stretto le dita ripetutamente per prelevare due provette di sangue, mettendoci quasi un'ora. “Quando ho chiesto il motivo del prelievo, la polizia mi ha risposto che non lo sapeva, e che stava solo eseguendo gli ordini dei suoi supervisori”, ha raccontato Chen.

All'epoca il signor Chen aveva 42 anni ed era in ottima salute, sapendo del prelievo forzato di organi avvenuto agli amici praticanti, ha avuto paura e ha lasciato la Cina a luglio.

Vivendo negli Stati Uniti, Chen è felice di praticare liberamente, ma è preoccupato per i praticanti in Cina, che possono essere imprigionati arbitrariamente semplicemente per aver distribuito un volantino del Falun Gong. Spera che anche loro possano un giorno godere della libertà.

Persone parlano con un praticante del Falun Gong

Sempre più persone si stanno risvegliando

La signora Yi ritiene che le atrocità in Cina, come il prelievo di organi, siano orribili, e ha affermato: “Sebbene il PCC si rifiuti di parlare del Falun Gong, ha continuamente represso questa pratica. Queste tragedie, specialmente il prelievo forzato di organi, sono orribili e dovrebbero cessare”.

Negli ultimi 25 anni, i praticanti hanno lavorato per spiegare alle persone i benefici della pratica del Falun Gong, e hanno chiarito la propaganda diffamatoria del PCC. Dopo la pubblicazione dei Nove Commentari sul Partito Comunista nel 2004, oltre 430 milioni di cinesi hanno abbandonato le organizzazioni del PCC, tra cui la Lega della Gioventù e i Giovani Pionieri. “Questo significa che sempre più persone si sono risvegliate, e hanno fatto la scelta giusta”, ha aggiunto.