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Praticante condannata a sei anni per aver postato sui social dei video che hanno avuto oltre 100 mila visualizzazioni

07 Ott. 2024 |   Di un corrispondente della provincia del Qinghai, Cina

(Minghui.org) Xua Shurong, una praticante di 49 anni residente nella contea di Huzhu, nella provincia del Qinghai, l'8 maggio di quest'anno è stata condannata a sei anni per aver postato informazioni riguardo al Falun Gong sui social media. Ora è rinchiusa nel Carcere femminile di Xining.

Era stata arrestata a casa il 6 luglio dello scorso anno da un gruppo di agenti guidati da Shang Chaoming, il nuovo direttore della Divisione sicurezza interna della contea di Huzhu. Non hanno mostrato alcun mandato di perquisizione o di arresto, le hanno confiscato il libri del Falun Gong, del materiale informativo e l'hanno portata via.

La polizia ha anche interrogato la figlia e il figlio e persino la suocera ultraottantenne costretta a letto.

La polizia ha tenuto Xue al Centro di detenzione di Sanhe a Haidong, città a cui la contea di Huzhu fa capo amministrativamente. La Procura della contea di Huzhu ha formalizzato in frettta l'arresto e ha spostato il caso alla Procura di Haidong. La donna è stata accusata di aver postato video del Falun Gong su Kuaishou, una popolare piattaforma di video brevi che ha attirato oltre 100 mila spettatori.

Xue è stata processata dal Tribunale intermedio di Haidong il 17 gennaio di quest'anno. Il giudice presidente Nima Zhaxi e il PM hanno detto che i loro superiori ritenevano il caso "significativo" e chiedevano pertanto una pena dai cinque ai sette anni, da ridurre a tre se la famiglia fosse riuscita a farle abbandonare il Falun Gong.

Xue durante il processo però ha detto chiaro e tondo che non era possibile per lei rinunciare al Falun Gong e il giudice Na, quattro mesi più tardi, l'ha condannata a sei anni; ha firmato il verdetto anche il giudice Ma Chunying.

In passato Xue aveva già avuto problemi con la giustizia a causa del Falun Gong. Nel 2015 aveva sporto denuncia contro Jiang Zemin, l'ex capo del regime comunista cinese che aveva ordinato la persecuzione. Invece di accettare la denuncia, a marzo del 2016 la Procura suprema del popolo l'aveva rimandata al Dipartimento di polizia di Haidong.

Gli agenti delle Divisioni sicurezza interna di Haidong e della contea di Huzhu, hanno perquisito la casa di Xue, le hanno confiscato i libri del Falun Gong e l'hanno caricata sulla volante.

Dopo averla portata alla Divisione sicurezza interna della contea di Huzhu, le hanno chiesto chi avesse scritto la denuncia. Lei è rimasta zitta. Gli agenti a turno l'hanno picchiata con tubi di gomma e le hanno dato la scossa coi bastoni elettrici, lasciandole ferite e lividi dappertutto. Non riusciva più a camminare e dei familiari sono andati a prenderla intorno alle 18:00. Le ferite aperte hanno continuato a sanguinare e trasudare pus ancora per una settimana.