(Minghui.org) In occasione del 25° anniversario dall'inizio della persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC), nel luglio 1999, i praticanti di 44 Paesi hanno presentato un nuovo elenco di perpetratori ai loro rispettivi governi, chiedendo di vietare loro il visto d'ingresso, e ai loro familiari, oltre a congelare i loro beni all'estero secondo la legge.
Tra i perpetratori elencati c'era Chen Wenqing, segretario del Comitato centrale per gli affari politici e legali (PLAC), membro dell'Ufficio politico del Comitato centrale del PCC e segretario del Segretariato centrale del PCC.
Nome completo del perpetratore: Chen (cognome) Wenqing (nome)Nome cinese: 陈文清Sesso: UomoData/anno di nascita: Gennaio 1960Luogo di nascita: Contea di Renshou, provincia del Sichuan
Gennaio 1998 - aprile 2002: direttore e segretario di partito del Dipartimento per la sicurezza dello Stato della provincia del Sichuan, vice segretario generale del governo provinciale (settembre 1998)
Aprile 2002 - agosto 2006: procuratore generale della Procura popolare della provincia del Sichuan.
Agosto 2006 - maggio 2011: membro del Comitato permanente del Comitato di partito della provincia del Fujian e segretario della Commissione provinciale per l'ispezione disciplinare.
Maggio 2011 - settembre 2011: vicesegretario del Comitato provinciale di partito del Fujian e segretario della Commissione provinciale per l'ispezione disciplinare
Settembre 2011 - novembre 2012: vicesegretario del Comitato provinciale di partito del Fujian
Novembre 2012 - aprile 2015: vicesegretario della Commissione centrale per l'ispezione disciplinare
Aprile 2015 - novembre 2016: segretario del Comitato di partito del Ministero della sicurezza interna
Novembre 2016 - maggio 2018: segretario del Comitato di partito e ministro del Ministero della sicurezza interna, membro del Comitato centrale per gli affari politici e legali
Maggio 2018 - ottobre 2022: vicedirettore dell'Ufficio della Commissione centrale per la sicurezza interna, segretario del Comitato di partito e ministro del Ministero della sicurezza interna, membro del Comitato centrale per gli affari politici e legali
Ottobre 2022 - Presente: segretario del Comitato centrale per gli affari politici e giuridici
Persecuzione del Falun Gong nella provincia del Sichuan
Il 15 gennaio 2003, in qualità di procuratore capo e segretario del partito della Procura provinciale del Sichuan, Chen ha presentato un rapporto di lavoro alla prima sessione del 10° Congresso del popolo della provincia del Sichuan, dichiarando l'obiettivo di reprimere "senza pietà" il Falun Gong. Il 14 febbraio 2004, durante la seconda sessione del 10° Congresso del popolo della provincia del Sichuan, ha riferito il "risultato" di aver approvato l'arresto di 150 praticanti del Falun Gong e l'incriminazione di 184 di loro.
Nell'aprile 2002 Zhao Yong, della città di Bazhong nella provincia del Sichuan, è stato arrestato nella città di Chengdu e recluso nel Centro di detenzione della contea di Pi. Nel marzo 2003 è stato condannato a 19 anni di prigione dal Tribunale distrettuale di Jinjiang. Dopo aver subito brutali torture nel centro di detenzione, il 6 agosto 2003 è stato rilasciato in punto di morte. Settimane dopo, il 31 agosto 2003, è deceduto all'età di 32 anni.
Persecuzione del Falun Gong durante il mandato di Chen nel PLAC centrale
Il PLAC centrale, che supervisiona i sistemi di pubblica sicurezza e quelli giudiziari, dal 1999 è stato il principale ente di comando per la persecuzione del Falun Gong.
Da quando Chen, nel mese di ottobre 2022, è diventato segretario del PLAC centrale, continua ad attuare la politica di persecuzione contro il Falun Gong, che consiste nel "rovinare la loro reputazione, distruggerli fisicamente e mandarli in bancarotta finanziariamente". I praticanti che sono stati picchiati a morte sono stati registrati come suicidi.
Nel breve periodo che va tra l'ottobre 2022 e lo scorso mese di giugno, sono stati riportati almeno 295 decessi di praticanti del Falun Gong, di cui 17 casi nel 2022, 209 casi lo scorso anno e 69 casi nella prima metà di quest'anno. I praticanti deceduti avevano un'età compresa tra i 23 e i 93 anni. Almeno 23 di loro sono deceduti mentre erano ancora in custodia.
Inoltre, sono stati segnalati altri 1.742 casi di condanna, di cui 107 da ottobre a dicembre 2022, 1.188 l'anno scorso e 447 nella prima metà dell'anno corrente. Nel mese di novembre dell'anno scorso Wang Liqun, della città di Qingyang nella provincia del Gansu, è stato condannato a 12 anni di prigione. Nello stesso mese, la signora Ma Yun, di 59 anni residente nella provincia dell'Heilongjiang, è stata condannata a otto anni di prigione e multata di 20.000 yuan (circa 2.600 euro).
Sempre tra ottobre e dicembre 2022 sono stati segnalati 669 casi di arresto e 1.221 episodi di molestie. L'anno scorso sono stati segnalati 3.629 arresti e 2.885 casi di molestie, e nella prima metà di quest'anno 1.470 praticanti sono stati arrestati e 1.244 molestati.
I casi di persecuzione hanno avuto luogo in tutta la Cina. Tra i praticanti presi di mira, alcuni sono stati portati nei centri per il lavaggio del cervello, ad altri sono state messe a soqquadro le abitazioni, altri ancora sono stati costretti a vivere lontano da casa e alcuni hanno riferito di aver subito la raccolta di dati biometrici contro la loro volontà, tra cui campioni di sangue e di urina, impronte digitali, impronte dei piedi, della voce e dei tratti facciali.
Caso 1: Ex conduttore radiofonico di 30 anni picchiato a morte in prigione
Il 2 dicembre 2022 un ex conduttore di 30 anni della stazione radiofonica del popolo del Sichuan è stato picchiato a morte, mentre stava scontando una pena di cinque anni nel carcere di Jiazhou, nella provincia del Sichuan.
Il corpo di Pang Xun era coperto di lividi dovuti alle percosse, oltre che di segni dovuti alle scosse elettriche e al fatto di essere stato strettamente legato con una corda. A causa delle torture era anche diventato incontinente. La prigione ha negato di aver torturato Pang, sostenendo che era deceduto per ipertiroidismo.
Il 27 luglio 2020 Pang è stato arrestato per aver distribuito materiale del Falun Gong e successivamente è stato condannato a cinque anni nella prigione di Jiazhou.
Caso 2: Donna del Sichuan muore mentre sta scontando cinque anni di prigione
Sei mesi dopo che Qing Liju è stata condannata a cinque anni per la sua fede nel Falun Gong, la donna di 51 anni un tempo in buona salute, residente a Pengzhou nella provincia del Sichuan, è deceduta.
Il 9 marzo 2021 Qing è stata arrestata, mentre stava distribuendo materiale informativo del Falun Gong. L'arresto è avvenuto a solo due anni dal suo rilascio, dopo aver scontato 10 anni per la sua fede.
Le autorità hanno proibito ai suoi familiari di farle visita. Solo due volte è stato permesso loro di consegnarle dei vestiti. In seguito, il centro di detenzione ha vietato loro di consegnare qualsiasi indumento, adducendo come scusa la pandemia. Il 21 giugno 2022 il Tribunale di Pengzhou ha condannato Qing a cinque anni di pena detentiva, da scontare nella prigione di Qionglai.
Il 1° ottobre la famiglia di Qing ha ricevuto una telefonata dal carcere, in cui si comunicava che la donna versava in gravi condizioni. Il giorno stesso i familiari si sono recati in carcere e sono stati autorizzati ad avere una videochiamata con lei. Tuttavia, quando hanno chiesto la libertà condizionata per motivi medici, le autorità carcerarie hanno rifiutato.
Due settimane dopo, il 14 ottobre, il carcere ha chiamato nuovamente i familiari, per informarli che Qing era stata ricoverata in ospedale. Il 16 ottobre la famiglia si è recata all'ospedale della prigione e ha avuto un'altra videochiamata con lei. A quel punto, la donna era diventata estremamente debole e aveva le gambe gonfie. I familiari hanno chiesto di nuovo la libertà condizionata per motivi medici, ma senza successo.
Settimane dopo la famiglia ha avuto un'altra videochiamata con Qing, e le sue condizioni erano ancora più gravi. Quando a metà novembre hanno fatto un'altra richiesta per vederla, il carcere ha rifiutato di nuovo, adducendo come scusa la chiusura per la pandemia.
L'ultima telefonata che i familiari hanno ricevuto dal carcere è stata l'11 dicembre, quando è stato loro comunicato che Qing era stata sottoposta a un trattamento d'emergenza in ospedale. Quando si sono precipitati in ospedale, la donna era già deceduta. Il medico ha detto che al mattino, quando Qing è stata trasferita dall'ospedale Zhengcheng, aveva già smesso di respirare.
Caso 3: Donna dell'Hubei muore pochi giorni dopo essere stata rilasciata dal centro per il lavaggio del cervello
Il 18 aprile 2022 Zong Ming è stata arrestata vicino a un supermercato e trattenuta in un centro per il lavaggio del cervello locale. Quando il 26 dicembre 2022, otto mesi dopo, i membri dello staff del centro per il lavaggio del cervello hanno ordinato alla sua famiglia di andare a prenderla, era già in punto di morte. Era emaciata, i suoi capelli erano diventati grigi e aveva difficoltà a parlare. Il 1° gennaio dell'anno scorso la donna è stata portata in ospedale, ma il medico si è rifiutato di curarla. Poche ore dopo è deceduta.
Caso 4: Uomo di 31 anni muore mentre sta scontando otto anni e mezzo per aver praticato il Falun Gong
Il 28 giugno 2021 Jiang Yong, residente a Changchun nella provincia dello Jilin, è stato arrestato e condannato a otto anni e mezzo di pena detentiva, con l'accusa inventata di "sovversione del potere statale". L'uomo è stato condotto nella prigione di Gongzhuling. Nonostante fosse in condizioni critiche a causa di un prolungato sciopero della fame per protestare contro la persecuzione, le autorità hanno rifiutato di rilasciarlo con la condizionale, adducendo il suo rifiuto di rinunciare al Falun Gong. Il 23 gennaio dell'anno scorso, il secondo giorno del Capodanno cinese, è decduto all'età di 31 anni.
Caso 5: La famiglia sospetta un illecito nella morte improvvisa di un uomo di 72 anni nella prigione di Jidong
Il 6 luglio 2019 Wang Jian, residente a Zunhua nella provincia dell'Hebei, è stato arrestato nella propria abitazione e successivamente condannato a sette anni di prigione e multato di 5.000 yuan (circa 650 euro). Il 19 marzo dell'anno scorso, quando i suoi familiari gli hanno fatto visita, sembrava stare bene ed era di buon umore, tuttavia il 3 aprile hanno ricevuto una telefonata a sorpresa dalla prigione con la notizia della sua morte. Wang aveva 72 anni.
L'uomo presentava ampie zone con lividi profondi, intorno alle orecchie e sulla schiena, oltre ad altri lividi sul dorso della mano destra. Aveva un segno circolare sul petto e alcuni graffi sulla schiena. Quando il medico legale ha girato il corpo, dall'orecchio sinistro è uscito del liquido.
Il carcere ha dichiarato che Wang era morto improvvisamente per un malore, ma senza specificare la malattia. Per la famiglia, i lividi sulla testa e sulla schiena sembravano insoliti e non causati da una normale malattia. Hanno chiesto se fossero stati causati da torture o altri maltrattamenti che il carcere stava cercando di nascondere.
Caso 6: Donna di 69 anni del Gansu muore settimane dopo essere stata rilasciata in punto di morte
Alla signora Li Fenglan, residente a Baiyin nella provincia del Gansu, è stata ripetutamente negata la libertà condizionata, nonostante soffrisse di cancro al seno metastatico. Nel mese di dicembre dell'anno scorso, quando è stata finalmente rilasciata, era troppo tardi per le cure. Settimane dopo, il 10 gennaio, è deceduta all'età di 69 anni.
Li era già malata di cancro quando, il 27 febbraio dell'anno scorso, è stata rinchiusa nella Prigione femminile della provincia del Gansu, per scontare una pena di un anno e otto mesi. Le guardie carcerarie l'hanno portata in ospedale per la chemioterapia, ma il cancro è andato in metastasi. La donna è stata anche torturata, costretta a restare in piedi per lunghi periodi di tempo e privata del sonno.
Il marito di Li e la prigione hanno chiesto di rilasciarla con la libertà condizionata per motivi medici, ma la polizia responsabile del suo caso ha respinto le richieste, sostenendo che le era già stata concessa una volta nel 2019. Le autorità hanno insistito sul fatto che non le sarebbe stata concessa un'altra libertà condizionata.
Arresto di gruppo a Rizhao nella provincia dello Shandong
Il 3 marzo dell'anno scorso il Dipartimento di polizia della città di Rizhao e la Divisione di sicurezza interna hanno lanciato il "Progetto speciale 303". Nell'ambito dell'operazione, il 12 e 13 maggio sono stati arrestati circa 50 praticanti. La maggior parte di loro è stata in seguito condannata alla prigione. In particolare 21 praticanti, tra cui Hong Meishuang, Guo Xin e Jiang Haibo, dal 4 al 6 dicembre sono stati processati dal Tribunale della contea di Wulian. Il 25 dicembre sono stati condannati a pene da uno a cinque anni e mezzo.
Il signor Ding Yuande e sua moglie, la signora Ma Ruimei, erano tra i praticanti fermati il 12 maggio. Dopo aver saputo del loro arresto il figlio, che attualmente risiede in Germania, si è adoperato instancabilmente per ottenerne il rilascio. Mentre la madre Ma è stata rilasciata in meno di due settimane, il padre è rimasto in prigione ed in seguito è stato condannato a tre anni.
Arresti di gruppo a Changchun nella provincia dello Jilin
Nella provincia dello Jilin sono stati segnalati due arresti di gruppo: tra aprile e maggio di quest'anno almeno 46 praticanti sono stati arrestati nella città di Changchun e, il 5 giugno, altri 35 sono stati arrestati nella città di Shulan. Gli arresti a Changchun sono stati orchestrati dal PLAC della provincia dello Jilin e dai sui subordinati PLAC e Ufficio 610 della città di Changchun.
Donna di 61 anni malata di cancro soffre di un continuo declino della salute, mentre sta scontando il secondo periodo di detenzione per aver praticato il Falun Gong
Nel mese di giugno dell'anno scorso Chen Cuizhu, di 61 anni residente a Leizhou nella provincia del Guangdong, è stata condannata a cinque anni di prigione e multata di 5.000 yuan. Subito dopo l'arresto, nel settembre 2022, le è stato diagnosticato un cancro al seno metastatico, ma le autorità non le hanno offerto alcun trattamento medico fino al processo del 4 maggio dell'anno scorso. Cinque giorni dopo l'intervento chirurgico è stata riportata al Centro di detenzione della città di Zhanjiang.
In data sconosciuta dopo la sentenza, Chen è stata trasferita nel Carcere femminile della provincia del Guangdong. Secondo gli addetti ai lavori, le sono caduti tutti i capelli, ma non è chiaro se ciò fosse dovuto al cancro o all'eventuale chemioterapia. La donna è diventata emaciata ed estremamente debole. Nonostante le sue condizioni, le autorità carcerarie si sono rifiutate di rilasciarla in libertà vigilata.
Prima dell'ultima condanna, in seguito al suo arresto nel gennaio 2002 le erano stati inflitti quattro anni di prigione, sempre per aver praticato il Falun Gong.
Tre residenti del Guangdong condannati alla prigione, uno a una lunga pena e una multa di 500.000 yuan
Il 27 ottobre 2022 sono stati condannati tre residenti della città di Huizhou, nella provincia del Guangdong. Zhao Tianhua è stato condannato a sette anni di prigione e multato di 500.000 yuan (circa 65.150 euro). Chen Hualiang e Lian Yueguang sono stati condannati a quattro anni ciascuno e multati di 20.000 yuan.
L'11 maggio 2021 i praticanti sono stati arrestati nella scuola privata di Zhao. La polizia li ha inizialmente accusati di aver intrapreso "attività illegali". Non avendo trovato prove sufficienti per sostenere l'accusa, l'ha cambiata in "minare l'applicazione della legge con un'organizzazione di culto", il pretesto standard usato per criminalizzare i praticanti del Falun Gong. I libri del Falun Gong confiscati ai praticanti sono stati usati come prova d'accusa contro di loro.
Coniugi condannati a pesanti pene per la loro fede
Nel mese di aprile 2020 Cai Xiuying e suo marito, Zhu Mingdi, della città di Harbin nella provincia dell'Heilongjiang, sono stati fermati durante un arresto di gruppo di praticanti locali del Falun Gong. Verao la fine di dicembre 2022 sono stati entrambi processati dal Tribunale della città di Daqing e presto sono stati condannati: il marito a 10 anni, oltre a una multa di 70.000 yuan (circa 9.120 euro), mentre Zhu a nove anni e otto mesi, con una multa di 60.000 yuan (circa 7.820 euro).
I coniugi hanno fatto ricorso, ma il loro appello è stato respinto. Il 15 maggio dell'anno scorso Cai è stata trasferita nel Carcere femminile della provincia dell'Heilongjiang, mentre Zhu è ancora rinchiuso nel Centro di detenzione della città di Daqing.
Donna di 45 anni dello Jilin condannata in segreto a tre anni e mezzo, la famiglia è stata informata della condanna solo dopo l'entrata in prigione
Il 15 aprile scorso Zhao Guokun, di 45 anni residente a Jilin nella provincia dello Jilin, è stata condannata a tre anni e mezzo di prigione. I familiari, tuttavia, sono stati informati della sua ingiusta condanna solo dopo che è stata rinchiusa nel Carcere femminile della provincia dello Jilin. Poiché la polizia e il sistema giudiziario non li hanno aggiornati sullo stato del suo caso, non sanno ancora quale procuratore abbia incriminato Zhao o quale tribunale l'abbia condannata. La prigione ha ricevuto l'ordine di informare i familiari solo riguardo alla durata della detenzione.
Zhao non è l'unica della sua famiglia a essere stata presa di mira per aver praticato il Falun Gong. Suo fratello, Zhao Guoxing, di circa 52 anni, è stato tenuto per tre anni in un campo di lavoro e imprigionato per 10 anni. La madre, Li Yan, il 5 febbraio 2012 è deceduta all'età di 61 anni, dopo aver ceduto alla paura e al disagio mentale derivanti dalla persecuzione.
Il 4 maggio dell'anno scorso i fratelli Zhao sono stati arrestati insieme al padre, Zhao Xudong, e poco dopo sono stati rilasciati su cauzione. Il 10 agosto dell'anno scorso Zhao Xudong è deceduto all'età di 77 anni, 10 giorni dopo essere stato molestato dalla polizia nella propria abitazione. Il 6 dicembre dell'anno scorso la signora Zhao è stata ripresa in custodia e successivamente condannata in segreto alla prigione.
Oltre al suo coinvolgimento nell'arresto e nella condanna dei praticanti, Chen ha anche partecipato alla diffusione della campagna di propaganda d'odio contro il Falun Gong.
Nel mese di aprile dell'anno scorso, sotto la guida del PLAC centrale e del quarto Ufficio del Ministero di pubblica sicurezza, si è tenuta una serie di eventi di "educazione alla consapevolezza anti-sette" nelle aree rurali di tutta la Cina. Gli eventi prevedevano la distribuzione di volantini e l'esposizione di cartelloni e striscioni con contenuti che diffamavano il Falun Gong.
Il 14 aprile dell'anno scorso si è svolta a Pechino la cosiddetta "Giornata nazionale dell'educazione alla sicurezza" con il tema "Educazione anti-sette". All'evento hanno partecipato dirigenti del PLAC centrale, del Ministero di pubblica sicurezza, del PLAC municipale di Pechino, dell'Ufficio di pubblica sicurezza municipale di Pechino e dell'Associazione anti-culto di Pechino.
Inoltre, il PLAC centrale ha finanziato diverse campagne di propaganda online. Ad esempio, il PLAC della provincia del Guangdong ha speso 1,9 milioni di yuan (circa 247.600 euro) per creare la "Base online di educazione anti-sette della provincia del Guangdong", in collaborazione con ilSouthern News Network, con l'obiettivo di diffondere false informazioni contro il Falun Gong.