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Alcune riflessioni su come utilizzare in modo appropriato le nostre risorse

23 Dic. 2024 |   Di un praticante della Falun Dafa di Middletown, New York


(Minghui.org) Nei primi anni, quando i praticanti non erano sufficienti a coprire i vari ruoli per i nostri progetti, chiedevamo di partecipare principalmente a chiunque desse la disponibilità, che fosse qualificato o meno. Ora che abbiamo un numero maggiore di praticanti, ritengo che sia giunto il momento di prestare maggiore attenzione alla scelta di chi è più adatto, che sarà più efficace. Una questione che ho notato è che a volte, per selezionare qualcuno da destinare a un incarico, i praticanti utilizzano come criterio i rapporti familiari.

Molti anni fa, nonostante la carenza di manodopera per i nostri progetti, i praticanti cooperavano bene con cuore puro per assistere il Maestro nella rettifica della Fa. I contrasti che potevano sorgere allora erano dovuti principalmente alla diversa comprensione dei principi della Fa. Tuttavia, con l’aumento del numero di praticanti al di fuori della Cina, ho visto che alcuni dei nostri progetti hanno subito l’influenza della mentalità delle persone comuni e dei rapporti di parentela. La maggior parte di noi non è consapevole che, il nostro modo di operare è più lento se paragonato agli standard delle aziende della società comune. Una cosa che si nota immediatamente è che quando qualcuno assume un ruolo di comando, la sua famiglia tende a comportarsi come un vice capo e anche gli altri all’esterno lo percepiscono allo stesso modo.

Nell’antica Cina, quando veniva nominato un ministro, gli altri funzionari di corte non seguivano gli ordini della moglie, come se anche lei fosse al comando. Tuttavia, al giorno d’oggi questo fenomeno è abbastanza comune nei nostri progetti, dove sono coinvolte molte persone. Per esempio, ogni volta che sorge un problema, alcuni praticanti tendono a contattare il familiare del coordinatore, il che non solo è inopportuno ma può anche portare conseguenze negative, sebbene in quel momento possa sembrare conveniente.

Anni fa, i coordinatori selezionavano il personale principalmente in base alla Fa e allo stato di coltivazione dei praticanti. Al giorno d’oggi, tali decisioni sono spesso influenzate dai rapporti di parentela, un comportamento che non solo non è in linea, ma nel tempo, può anche portare a contrasti. Di conseguenza, si spendono tempo ed energie per equilibrare le relazioni invece di migliorare la nostra efficacia nel salvare le persone.

Solo se riusciremo ad affrontare razionalmente le questioni relative al personale, invece di cercare di ottenere ruoli di rilievo per poter vedere il Maestro Li e sentire ciò che dice a una ristretta cerchia di persone, potremo ripristinare modalità ragionevoli e razionali per impiegare chi ha le giuste competenze per garantire migliori risultati del progetto ed evitare lacune.

I comportamenti che ho menzionato sopra evidenziano molti elementi della cultura del Partito Comunista Cinese (PCC) che è ancora prevalente in molti praticanti della Cina continentale: prendere per sé stessi tutto ciò che è buono, indipendentemente dalle conseguenze per gli altri. Alcuni coordinatori fanno addirittura le cose in questo modo. Da un altro punto di vista, non si tratta forse di una tattica usata dalle spie del PCC che cercano di controllare risorse e posizioni essenziali e di estromettere gli altri? Una delle ragioni per cui possono farlo è che hanno approfittato degli attaccamenti ai rapporti familiari, che i praticanti della Dafa non hanno lasciato andare.

Alla fine, potremo compiere la nostra missione di assistere il Maestro nella rettifica della Fa? Quanto non saremo riusciti a realizzare? Come faremo a rendere conto al Maestro e agli esseri senzienti di cui siamo responsabili?