Nome: Tian ZiqiangNome cinese: 田自强Sesso: MaschioEtà: 76 anniCittà: QiqiharProvincia: HeilongjiangOccupazione: Impiegato dell'ufficio delle imposteData di morte: Inizio 2024Data dell'ultimo arresto: Agosto 2023Luogo di detenzione più recente: Centro di detenzione locale
Un 76enne residente a Qiqihar, nella provincia dell'Heilongjiang, è deceduto all'inizio di quest'anno, alcuni mesi dopo essere stato arrestato per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina per il benessere del corpo e della mente perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Nell'agosto dell'anno scorso, Tian Ziqiang si è incontrato con la nuora nel distretto di Tiefeng per discutere di alcune questioni familiari private. È stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza, che la polizia ha usato come prova per affermare che “era uscito per promuovere il Falun Gong”. È stato presto arrestato e gli sono stati prelevati campioni di sangue, urina e impronte digitali. Nonostante avesse una pressione sanguigna di 200 mmHg (il valore normale è di 120 o meno), è stato portato in un centro di detenzione locale. Dopo otto giorni è stato rilasciato a seguito di una cauzione di 3.000 yuan (circa 400 euro).
La polizia del distretto di Jianhua, dove vive Tian, e le sue controparti del distretto di Tiefeng hanno continuato a perseguitarlo mentre era in libertà provvisoria e la sua pressione sanguigna è rimasta elevata. All'inizio dl quest'anno ha avuto un ictus ed è deceduto (l'ora esatta non è nota).
Prima dell'ultimo episodio di persecuzione, negli scorsi vent'anni Tian era stato ripetutamente arrestato per aver sostenuto la sua fede. Nel 2001 è stato condannato a un anno in un campo di lavoro e il suo datore di lavoro, l'Ufficio delle imposte della città di Qiqihar, durante la detenzione gli ha sospeso lo stipendio. Nel 2007, dopo la condanna a tre anni di carcere, è stato licenziato. Sua moglie, anch'essa praticante del Falun Gong, è stata condannata a una pena di cinque anni. Il figlio, che all'epoca aveva appena iniziato le scuole superiori, non ha potuto recarsi in carcere per visitarli e la polizia lo ha anche molestato. Il nonno materno è rimasto talmente traumatizzato dalle pene detentive di Tian e della moglie al punto di cadere e rompersi una gamba. È deceduto non molto tempo dopo il rilascio della figlia.
Il 28 giugno 2015 Tian ha presentato una denuncia penale contro l'ex dittatore cinese Jiang Zemin, per aver ordinato la persecuzione del Falun Gong, ma poi è stato arrestato altre volte e sottoposto a orribili torture durante la detenzione.
Il 1° gennaio 2001 Tian si è recato a Pechino per lanciare un appello per il Falun Gong ed è stato arrestato in Piazza Tienanmen. Dopo otto giorni di reclusione nel Centro di detenzione del distretto di Haidian a Pechino, è stato preso da Xu Huan, vice capo della Stazione di polizia di via Wenhua a Qiqihar. Xu e i suoi agenti, tra cui Gao Weixing, lo hanno interrogato alla stazione di polizia e gli hanno confiscato 1.000 yuan (circa 130 euro) che aveva con sé, insieme a un orologio Seiko e a una penna d'oro, che non gli sono mai stati restituiti.
Quella sera, la polizia ha spalancato una finestra per quattro ore in modo da far congelare Tian, che indossava vestiti leggeri, e poi gli hanno ammanettato le mani a un tubo per il riscaldamento. Un giovane agente di polizia del turno di notte ha stretto le manette talmente forte da provocare un dolore insopportabile a Tian. Gli sono state tolte soltanto alle ore 9:00 del mattino. Le sue dita sono rimaste intorpidite fino a tre mesi e non riusciva nemmeno a chiudere la mano.
Dopo due mesi di detenzione, Tian è stato sottoposto a un anno di lavori forzati e portato al Campo di lavoro di Fuyu dall'allora capo della polizia Hu Bin e dall'ufficiale You Chiqi. Lì è stato costretto a svolgere lavori manuali, tra cui scavare fossati di drenaggio e costruire fondamenta, oltre a trasportare pesanti sacchi da un luogo all'altro.
Nell'aprile 2002, circa otto agenti della stazione di polizia di Hubin, tra cui i vicecapi Zhang, Tian Chunli e Niu Gang, hanno fatto irruzione nell'abitazione di Tian senza un mandato di perquisizione e, oltre ad altri oggetti di valore, hanno confiscato del materiale informativo sul Falun Gong. Zhang ha rivelato che un superiore aveva ordinato a ogni stazione di polizia di arrestare 50 praticanti del Falun Gong.
Tian è stato fatto sedere sul freddo pavimento di cemento della stazione di polizia per un'intera notte. Il vice capo Zhang lo ha preso a calci e pugni. Tre giorni dopo, è stato trasferito al secondo Centro di detenzione della città di Qiqihar per scontare una pena di 15 giorni.
Il 3 aprile 2006 l'agente Chi Qi della Stazione di polizia di via Wenhua si è presentato all'abitazione di Tian e gli ha ordinato di recarsi alla stazione di polizia. Tian si è rifiutato di obbedire, quindi Chi ha chiamato altri agenti che hanno fatto irruzione in casa sua e hanno portato sia lui che la moglie alla stazione di polizia.
La moglie di Tian è stata rilasciata quella sera, mentre lui è stato portato al primo Centro di detenzione della città di Qiqihar, dove ogni giorno è stato costretto a confezionare stuzzicadenti. Non gli era permesso di dormire se non finiva la sua quota. È stato rilasciato 40 giorni dopo.
La notte del 25 agosto 2006, un gruppo di agenti della Stazione di polizia di Zhengyang ha ingannato Tian facendogli aprire la porta, sostenendo di dover controllare il suo contatore dell'acqua. L'agente capo era Zhao Shimin. Hanno fatto irruzione nell'abitazione e hanno filmato tutto.
Tian e sua moglie sono stati portati alla stazione di polizia. Tian si è rifiutato di rispondere alle domande della polizia ed è stato portato al Dipartimento di polizia del distretto di Longsha. Appena arrivato, l'agente Zhao ha ordinato ad altri ufficiali di ammanettarlo con le mani dietro la schiena e di appenderlo a una trave alta con delle corde collegate alle manette, in modo che i suoi piedi fossero sollevati da terra. Lo hanno fatto scendere solo 20 minuti dopo, per poi riappenderlo poco dopo. Hanno ripetuto questa tortura molte volte, e lui provava un dolore atroce. Durante la tortura dell'impiccagione, gli agenti gli hanno anche acceso sigarette vicino al naso, spalmato olio di senape nelle narici e solleticato le piante dei piedi, per farlo soffrire ancora di più.
Le torture sono terminate solo ore dopo, verso sera. Dopo una breve pausa, la polizia ha ripreso la sessione di tortura. Un agente ha proposto un nuovo metodo di tortura: ha costretto l’uomo a inginocchiarsi e poi gli ha legato le mani e i piedi dietro la schiena. L'ufficiale ha poi inserito una spessa barra di legno nella cavità tra gli arti legati e la schiena, con le due estremità della barra appoggiate su due tavoli. La parte centrale della schiena si è incurvata verso il basso e un agente l'ha calpestata per farlo soffrire ancora di più. Questa tortura è continuata fino a tarda notte.
Durante una sessione di interrogatorio, Tian si è rifiutato di ammettere la “colpa” e l'agente Liu Fushan lo ha colpito alla testa con le sue scarpe di cuoio. In quel momento, Tian aveva le mani ammanettate dietro la schiena, fissate a un tubo a terra, e non era in grado di muoversi. Liu lo ha colpito ripetutamente con calci. La testa sanguinava così tanto che i capelli si erano appiccicati al sangue. L’uomo perdeva sangue anche da bocca e orecchie. Liu gli ha tolto le manette e gli ha ordinato di lavarsi via il sangue, ma lui non riusciva a stare in piedi e a camminare in modo stabile. Il vice capo Tian Chunli è entrato per caso e gli ha chiesto cosa fosse successo. Prima che potesse parlare, Liu ha detto: “Ha sbattuto la testa contro il muro”.
Durante i cinque giorni di detenzione alla Stazione di polizia di Zhengyang, Tian non ha ricevuto acqua da bere e non ha potuto usare il bagno. Ogni notte gli venivano ammanettate le mani, che diventavano estremamente gonfie. Il 31 agosto 2006 è stato trasferito al primo Centro di detenzione della città di Qiqihar. Una volta un detenuto gli ha dato un calcio sul braccio, che stava ancora guarendo dalle ferite riportate alla stazione di polizia. La ferita si è aperta e il sangue è schizzato su tutto il letto.
Nel luglio 2007, Tian e la moglie sono stati condannati dal Tribunale del distretto di Longsha: lui ha ricevuto una pena di tre anni e la moglie di cinque. Poiché si rifiutava di farsi fotografare o prelevare il sangue, una guardia del centro di detenzione, di nome Fang, ha ordinato a un detenuto di tenerlo stretto e di fotografarlo. Un'altra guardia, di nome Wang Shuli, ha dato ordine ai detenuti di tenergli ferme le mani per prelevargli il sangue. Le guardie gli hanno poi messo addosso uno speciale dispositivo di tortura (simile alle manette, ma più doloroso per la vittima) e delle catene, con il dispositivo e le catene collegate in modo tale che non potesse raddrizzare la schiena o liberarsi da solo. Questa tortura è continuata per tre giorni, fino a quando un giorno dell'ottobre 2007 è stato recluso nel Carcere di Tailai. Il giorno prima del trasferimento ha chiesto di vedere sua moglie, ma Guo Zhenchuan, vicedirettore del centro di detenzione, lo ha respinto con la motivazione che entrambi i coniugi praticavano il Falun Gong.
Poiché Tian si è rifiutato di rinunciare alla sua fede, le guardie carcerarie lo hanno costretto a rimanere immobile ogni giorno dalle ore 5.00 alle ore 21.00 (poi prolungate fino alle ore 22.00 e poi a mezzanotte). Questa tortura in piedi è durata due mesi di fila, causandogli un forte gonfiore alle gambe. Per otto mesi, nel 2008, gli sono stati dati da mangiare solo panini al vapore, senza alcuna verdura o carne. A volte non gli veniva data nemmeno l'acqua per consumare i panini secchi al vapore.
Nella primavera del 2009, due detenuti hanno sorvegliato Tian ogni notte per circa tre settimane, senza permettergli di dormire. Non appena chiudeva gli occhi, i due detenuti tiravano il cuscino per svegliarlo. Il capo detenuto Song Changchun si è persino seduto sul suo letto e lo ha colpito con un pugno quando si è assopito. Poi, all'alba, doveva fare i lavori forzati. Era così assonnato che a volte cadeva mentre era in piedi.
Durante l'inverno, le guardie facevano lavare e conservare le verdure in cantina. Lì faceva freddo e umido e il cappotto di cotone che gli era stato dato era troppo sottile per tenerlo al caldo. In seguito alla prolungata permanenza in cantina, ha sviluppato un dolore al ginocchio. Gli era difficile salire le scale e un giorno non riusciva nemmeno a muovere il ginocchio destro, che era bloccato e congelato. Anche dopo il successivo rilascio, ha dovuto camminare saltellando sulla gamba sinistra, perché aveva ancora problemi con il ginocchio destro.
Tre agenti della Stazione di polizia di via Wenhua hanno arrestato Tian nel novembre 2009 e lo hanno portato in un hotel, una parte del quale è stata utilizzata come centro per il lavaggio del cervello. Li Jiaming e Zhao Ping, capi dell'Ufficio 610 della città di Qiqihar e del distretto di Jianhua, erano responsabili del centro per il lavaggio del cervello. Tian è stato costretto a studiare articoli che diffamano il Falun Gong. Non è chiaro quando sia stato rilasciato.