(Minghui.org) Alla fine di novembre Han Yuzhen, una 74enne di Shulan nella provincia dello Jilin è stata condannata a un anno per la sua fede nel Falun Gong una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La donna era stata arrestata il 15 giugno di quest'anno durante un arresto di massa di oltre 50 praticanti locali del Falun Gong, molti dei quali erano ultrasettantenni come lei. Era stata rilasciata incondizionatamente, ma a settembre gli agenti del Dipartimento di polizia di Shulan avevano iniziato a molestarla di nuovo e avevano relazionato la Procura di Shulan sul caso.

Han è comparsa in aula al Tribunale di Shulan il 21 ottobre e alla fine dell'udienza le è stato concesso di tornare a casa, ma il 29 ottobre tre agenti sono piombati in casa sua e l'hanno minacciata di riportarla in carcere se non avesse cambiato la dichiarazione di non colpevolezza in una di colpevolezza. Lei ha detto con fermezza che non aveva violato alcuna legge praticando il Falun Gong e li ha sollecitati a non partecipare alla persecuzione.

Un dipendente del tribunale ha chiamato a casa di Han il 17 novembre scorso e le ha ordinato di recarsi in tribunale il 20 novembre per chiudere il caso. Lei ci è andata, ma è stata condannata a un anno con una multa di 2.000 yuan (circa 260 euro). Il Centro di detenzione dello Jilin l'ha però rifiutata a causa della sua pressione alta e la polizia l'ha riportata a casa in serata.

Han sta ora preparando il ricorso contro il verdetto.

Han soffriva di molti malanni fra cui malattie reumatiche, cistite e colecistite. Lei e il marito, anche lui malandato, riuscivano a fatica a prendersi cura dei loro genitori e dei loro due figli, ma quando nel 1998, all'età di 58 anni, ha intrapreso il Falun Gong ha subito riguadagnato la salute. Era grata per i benefici ricevuto ed è rimasta salda nella sua fede quando, un anno dopo, è iniziata la persecuzione.