(Minghui.org) Recentemente si è appreso che una donna di 54 anni, originaria della città di Liaoyang nella provincia del Liaoning, è stata ammessa nella prigione femminile della provincia del Liaoning per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Il 14 settembre 2022 Dong Yanmei è stata arrestata nel suo appartamento in affitto ad Anshan, nella provincia del Liaoning, e portata nel centro di detenzione della città di Liaoyang. Solo di recente i suoi familiari hanno saputo che è stata condannata dal tribunale della città di Dengta, ma non conoscono ancora l’esatta durata della pena. Non hanno nemmeno idea di quando sia stata trasferita in prigione.
Secondo un informatore, Dong è attualmente detenuta nella squadra 4 della divisione 8 della prigione. A partire dal mese di maggio dell’anno scorso, i capi sezione Xiao Meiqi e Liu Xiaoyan, nonché il capitano Yao Lin, le hanno impedito di lavarsi i denti, di fare la doccia, di fare il bucato, di telefonare alla famiglia o di ricevere visite dai familiari. Ogni giorno, dalle 6:00 fino alle 21:30 è stata anche sottoposta a varie forme di abuso. Non le veniva data nemmeno la carta igienica.
Non è la prima volta che Dong viene perseguitata per la sua fede. In precedenza era stata condannata due volte per un totale di 11 anni e mezzo, subendo anche brutali torture.
In precedenza Dong lavorava come assistente ingegnere presso la fabbrica di poliestere di Liaohua. Nel 1998 ha iniziato a praticare il Falun Gong e, dopo un anno dall’inizio della persecuzione, è stata presa di mira dalle autorità.
Nel gennaio 2002 è stata arrestata a casa e portata al Centro per il lavaggio del cervello nel distretto di Hongwei, dove non le è stato permesso di dormire per quattro giorni consecutivi. Dopo essere stata trasferita al centro di detenzione della città di Liaoyang, in molte occasioni è stata picchiata selvaggiamente.
L’11 aprile 2002 il tribunale distrettuale di Hongwei ha condannato Dong a una pena detentiva di sette anni e in seguito è stata ammessa nel carcere femminile della provincia del Liaoning, nella capitale Shenyang.
Le guardie carcerarie Liu Yingjie e Chen Jing le hanno ordinato di rinunciare al Falun Gong. Al suo rifiuto, la donna è stata sottoposta a varie forme di tortura. Per protestare, ha iniziato uno sciopero della fame ed è stata legata a un letto in posizione divaricata. Liu e Chen hanno fatto inserire alle detenute un tubo di plastica nella narice di Dong per alimentarla a forza per una settimana. Liu l’ha anche presa a calci e pugni diverse volte, oltre a schiaffeggiarla ripetutamente.
In molte occasioni Liu e Chen hanno colpito Dong con i bastoni elettrici. Un’altra guardia, Ma Ying, una volta le ha versato addosso una tazza d’acqua, per rendere le scosse elettriche ancora più insopportabili. Le braccia di Dong erano coperte di vesciche sanguinanti, ma Liu ha continuato a percuoterla sul collo con i bastoni elettrici. L’ultima scossa è stata così forte che Dong è crollata a terra e sul collo le si è formata una vescica grande come un uovo.
Subito dopo le sessioni di tortura, le tre guardie hanno costretto Dong a fare lavori forzati. A causa delle violenze subite, la donna ha sviluppato una grave malattia cardiaca ed è stata ricoverata d’urgenza in ospedale.
Il 28 aprile 2013 è stata nuovamente arrestata e successivamente è stata condannata a quattro anni e mezzo, trascorsi sempre nel carcere femminile della provincia del Liaoning.
Dopo l’ingresso in prigione, è stata assegnata alla divisione di gestione rigorosa, dove il capo divisione Guo Xiaorui, il capo sezione educazione Li Yan, il capo sezione disciplina Chen Shuo e il capo sezione affari carcerari Chen Ying hanno indotto la spacciatrice Li Xiaofang e la truffatrice Li Jing a maltrattarla.
A causa degli abusi Dong ha sviluppato un disturbo mentale ed è stata trasferita alla squadra 4 della divisione 5. Il capo della sezione disciplinare, Li Zhe, e il capitano Meng Yahong hanno indotto l’assassina condannata Sun Yazhi a continuare a torturarla, causando un peggioramento dei suoi disturbi. In seguito le hanno ordinato di fare i lavori forzati. Quando la donna si è rifiutata di obbedire, le è stata data una misera quantità di cibo ogni giorno. Ben presto è diventata emaciata e si chiusa in se stessa; non ha detto una parola per più di un mese. Le guardie l’hanno portata in ospedale e le è stato diagnosticato un’atrofia dei muscoli facciali e una depressione clinica.
Il capo sezione Chen Ying e il capitano Li Han hanno ordinato a Dong di assumere farmaci che avrebbero danneggiato il suo sistema nervoso centrale. Lei si è rifiutata di farlo e loro hanno minacciato di mandarla in un reparto psichiatrico. L’hanno costretta a guardare propaganda anti-Falun Gong e hanno istigato la spacciatrice Li Xiaofang e la truffatrice Li Jing ad abusare di lei.
In preda a un disturbo mentale, Dong ha scritto una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong. Dopo aver recuperato la lucidità, ha dichiarato che la sua precedente dichiarazione non era valida. Per ritorsione, le guardie l’hanno maltrattata ancora di più causandole, per un breve periodo, uno stato di squilibrio mentale.